Re: striscia...hai davvero rotto!!! –
Questa è la mia
Egregia Redazione
Sono anni ormai che seguo Striscia la Notizia, praticamente da quando è nata, e devo dire che il successo della trasmissione sia sempre stato dovuto dall’imparzialità dimostrata in tutta la sua vita storica e dalla voglia di mostrare le cose come sono davvero e non come alcuni poteri voglio che siano viste per loro convenienza, mostrando e dimostrando sprechi di denaro pubblico o cattiva gestione di spazi e risorse, sia umane, sia di materiali, e di raggiri nei confronti delle persone psicologicamente più deboli, di questo Vi sono stato sempre molto grato perché comunque si vuol dimostrare che non tutta la tv è di convenienza, ma c’è anche chi cerca di essere dalla parte dei cittadini e dell’opinione tutta pubblica avvisandola su eventuali truffe per cercare di prevenirle con delle semplici ma chiare comunicazioni.
Sabato 1 Maggio 2010 avete mandato in onda un servizio che, invece, mi ha lasciato a bocca aperta, non mi sarei mai immaginato di vederlo nella Vostra trasmissione, parlo del servizio dove si chiedeva ad alcuni parlamentari che cosa ne pensavano riguardo la riforma della caccia, e soprattutto riguardo la richiesta di prolungare i calendari venatori in Italia, per finire in bellezza con le considerazioni dei due conduttori Ficarra e Picone, palesemente contrari . Innanzi tutto prima di mettere in onda un servizio, come penso spesso vi capiterà di fare, bisognerebbe accertarsi di cosa si sta parlando, e non buttare sul fuoco notizie false, che contribuiscono alla disinformazione e non certo all’informazione.
È senza dubbio sotto gli occhi di tutti che ci sono stati grossi cambiamenti da un secolo a questa parte, e parlo sia della fuga dalle campagne verso le città con il relativo abbandono di molti terreni coltivabili e le relative modifiche apportate dall’evoluzioni al modo in cui si coltiva oggi, spesso in modo continuativo senza lasciare il tempo alle specie animali di poter concludere il loro ciclo riproduttivo, ma anche cambiamenti alle zone montuose dove sono stati persi importanti pascoli. Questi tipi di cambiamento, insieme agli evidenti cambiamenti climatici hanno portato alcune specie cacciabili in Italia (e all’estero, sia nella Comunità Europea, sia al di fuori) a modificare le loro abitudini adattandosi ai nuovi habitat e alle nuove condizioni climatiche, il che vuol dire che la selvaggina (migratoria e stanziale) ha semplicemente fatto quello che la natura gli ha sempre chiesto nel corso dei secoli e che continua a chiede anche a noi essere umani, l’evoluzione naturale ha fatto il resto, nel bene e nel male, alcune specie sono scomparse o si sono ridotte molto di numero, altre invece sono subentrate al loro posto, anche in numero massiccio. Poi è risaputo che tutti addossano la colpa ai cacciatori per la di munizione di alcune specie fino a portarle alla loro estinzione, ma di fatto, oggi le problematiche che portano una specie all’estinzione non è la caccia che l’uomo gli da, ma i continui cambiamenti di cui sopra ho scritto e la relativa diminuzione dei terrei a loro adatti. Il problema non è il cacciatore, ma l’uomo nella sua totalità, non in una singola categoria, che paradossalmente è la prima a salvaguardare la natura in generale sia per quanto riguarda la flora, sia per quanto riguarda la fauna.
Le modifiche che erano state proposte riguardo i calendari, e da quello che ho potuto capire non sono poi state accolte, se non come al solito, in modo praticamente insignificante, non erano basate così perché l’Onorevole Orsi si è svegliato una mattina ed ha deciso, oggi propongo al Parlamento di modificare una legge che ormai vecchia di quasi venti anni in modo da allungare i tempi di caccia, ma dopo aver valutato dati e statistiche e appurato sul campo determinati riscontri. Il fatto di aver letto e sentito praticamente dovunque, sia in TV, sia sui giornali, che la modifica permetteva di cacciare tutto l’anno è stata un’enorme assurdità messa in giro da chi è contro la caccia (che per assurdo, praticamente nella quasi totalità dei casi, non ha nessuna competenza o esperienza in merito). Si era chiesto di poter anticipare l’apertura della stagione alla fine di Agosto, e questo perché a seguito di quelle modifiche climatiche che hanno comportato la modifica dei flussi migratori, e soprattutto permetteva di cacciare SOLO alcune specie in questo periodo, e sottolineo SOLO, che una volta si cacciavano anche a settembre inoltrato e che invece negli ultimi anni anticipano le migrazioni per la fine di agosto, le stesse specie che sono poi cacciabili in altri Stati, nello stesso periodo, ma che noi invece non abbiamo più alcuna possibilità di cacciare. Altra modifica richiesta riguardava l’allungamento della stagione venatoria al mese di Febbraio SOLO per alcune specie, e ci tengo a risottolineare SOLO per alcune specie che in questo caso non sono ancora entrate nel periodo riproduttivo, ma sono ancora nel periodo di svernamento, le ragioni di questa richiesta sono le stesse dell’anticipo dell’apertura, i flussi migratori per alcune altre specie normalmente cacciabili in Italia (ma anche e soprattutto all’estero) si sono sposati vero il mese di febbraio.
Ora avendo letto quanto vi ho detto, mi spiegate perché si insiste a parlare di caccia tutto l’anno, di enorme disastro ambientale se si fosse accolta la proposta di modifica? Vogliamo parlare degli storni che affollano le città Italiane? Certo sono bellissimi quando fanno tutte le loro evoluzioni le serate autunnali-invernali all’imbrunire alla ricerca di un posto dove passare la notte, ma poi come mai i cittadini si lamentano della loro presenza? Vogliamo parlare dei loro ricordini che lasciano durante la notte sui marciapiedi, o sulle auto in sosta sotto gli alberi? Sappiamo tutti che sono in continuo aumento e che stanno diventando addirittura stanziali, con presenze sempre più numerose nelle nostre città durante tutto l’anno? Sappiamo anche che danni arrecano ai vigneti e/o agli uliveti? Sappiamo tutti che fino a sei sette anni fa erano regolarmente e liberamente cacciabili in tutta Italia, oggi invece in molte regioni la caccia a tale specie è stata interdetta, ed in alcune si può cacciare dietro specifica richiesta. Questo è solo uno degli esempi che si potrebbero esporre, anche perché è quello più lampante e sotto gli occhi di tutti, ma tutti fanno finta che non esista nessun problema.
Spero di essere riuscito a darvi un ulteriore punto di vista su cosa sia la caccia e cosa ruota intorno al mondo venatorio, che non è solo fucile, cartucce e carnieri, ma anche e soprattutto amore per la natura, profumi e sapori antichi che solo chi li ha provati almeno una volata nella vita può assaporare cercando di portare avanti antiche tradizioni, e rispetto per quello che la natura stessa ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà in futuro, e magari riuscire ad avere due paroline di chiarimento per correttezza nei confronti di tutti coloro che seguono la Vostra trasmissione e che si sono sentiti, come me, offesi e giudicati senza aver avuto modo di poter dimostrare la propria posizione in merito.
Distinti Saluti
Re: striscia...hai davvero rotto!!!
