E' difficile oggi immaginare il cacciatore alpino, che è consapevole della propria responsabilità, andare a caccia senza binocolo.
In montagna poi, sia per le grandi distanze che per le favorevoli condizioni di luce, il cannocchiale è di notevole aiuto. Su ogni arma a canna rigata si monta oggi un cannocchiale da puntamento.
Binocoli, cannocchiali, cannocchiali da puntamento hanno, come le armi, impressi dei dati tecnici che permettono di stimare il loro rendimento.
Questi constano di due numeri, ad es. 8 X 30. Il primo numero indica l'ingrandimento (otto volte), il secondo il diametro dell'obiettivo (30 mm). Con un ingrandimento di otto volte la distanza che ci separa dal bersaglio ci sembra che sia solo un ottavo di quella reale. Più grande è il diametro dell'obiettivo e più luce viene sfruttata.
Questo numero ci dice pertanto se la prestazione del binocolo è sufficiente anche con luce crepuscolare. Ciò è dato dalla radice quadrata del prodotto che si ottiene moltiplicando l'ingrandimento per il diametro dell'obiettivo.
Esempio per un 10 X 40: 10 X 40 = 400 la cui radice quadrata è pari a 20.
Esempio per un 7 X 56: 7 X 56 = 392 la cui radice quadrata è pari a 19,8
Il binocolo 10 X 40 ha un migliore rendimento crepuscolare.
Nella scelta del binocolo il cacciatore tiene conto delle caratteristiche della riserva e della selvaggina che caccia e così pure nell'acquisto del cannocchiale. Chi vuol portarsi dietro un solo pezzo accetti il suggerimento e si indirizzi verso un 10 X 40.
I più esigenti si procurano un cannocchiale ed in più un 7 X 42.
Chi vuole sfruttare la luce crepuscolare fino all'ultimo istante (caccia alla volpe, al cervo) dovrà indirizzarsi verso un 8 X 56. Il cannocchiale non gli sarà di alcun aiuto causa la luce insufficiente.
Per il cannocchiale da puntamento è più che sufficiente ai bisogni del cacciatore, se le condizioni di luce son buone, la combinazione 4 x 32. Eppure si vedono sempre più cannocchiali da 8 ingrandimenti, con obiettivi di grosso diametro. Con ciò i fucili perdono in maneggevolezza e si fanno piu pesanti.
I cannocchiali hanno diversi reticoli. Le barre grosse sono da preferire nei tiri a selvaggina in fuga o quando la luce scarseggia, quelle sottili invece per tiri di precisionea grandi distanze o per tiri su piccoli bersagli. Con l'aiuto del reticolo è possibile inoltre stimare approssimativamente le distanze: a 100 m un capriolo, limitatamente alla parte compresa fra la punta del petto fino allo specchio (zona anale) copre esattamente la distanza che corre fra le due barre orizzontali.
Circa la funzionalità di un cannocchiale da puntamento e la sua rispondenza agli usi di ogni giorno va detto che non di rado questa e quella dipendono dalla qualità del montaggio. Per molto tempo il montaggio Suhl ad incanstro ha rappresentato lo standard. Di recente va prendendo piede l'attacco a pivot.