Una delle cacce più affascinanti in Alto Adige è quella al gallo forcello. Tale caccia che ora si pratica dal 20 ottobre fino al 15 dicembre, un tempo (fino a circa 20 anni fa) veniva praticata in primavera, da maggio a giugno e veniva chiamata appunto caccia al canto.
Infatti si utilizzava il canto d'amore del gallo, nel corso della cui ultima strofa in seguito all'allungo del collo, l'animale diventa per pochi secondi assolutamente sordo.
Questi secondi venivano utilizzati per avvicinarsi al selvatico.
Di solito si sale sopra il limite della vegetazione dove appunto vive, in piena notte (verso le 3) e si prende posto sotto un cosiddetto ombrello (postazione coperta da mughi) in attesa che alle prime luci dell'alba inizi il canto.
Si pratica solitamente con la carabina di piccolo calibro (5,6 oppure 222) ma anche a pallini.
Una volta individuato il gallo si cerca di farlo avvicinare riproducendo il suono di un maschio avversario. Il forcello è molto severo nella difesa del proprio territorio e arena d'amore e molto spesso si avvicina con fare minaccioso.
Arrivato a distanza di ca 70 m. si può tentare il tiro.
Oggi si utilizza un secondo periodo d'amore che appunto cade in autunno, ma è molto più difficile avvicinare un gallo in quanto in questo periodo soltanto pochi esemplari vanno in amore