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mmmmmm.....
Vi racconto la storia di quella foto:eravamo io e un mio amico in arrivo di fine giornata vicino alle auto,in tutta la mattina avevamo fatto 3 fagiani e 2 quaglie ,il mio amico aveva con se la digitale appena acquistata e figuriamoci quale occasione migliore per collaudarla in una giornata venatoria.Mi squilla il cellulare,rispondo e nel mentre mi avvicino alla strada dove avevamo parcheggiato la nostra autovettura" Davide ,Davide hai Onda in ferma",urla lui ,io penso, un'altra quaglia e chiudo la comunicazione , mi avvicino per servire la bretoncina,intanto con la digitale scatta foto e Onda sempre in ferma,cosa assai difficile che una lepre tenga cosi' tanto la ferma, era statuaria, bellissima,contorta,con il nasino al vento a sniffare l'emanazione,un attimo, parte, con mio grandissimo stupore imbraccio la doppietta e sparo,la lepre si aggomitola avvolta dalla rosata e il mio amico anche lui sorpreso e' riuscito a scattare le foto in sequenza...le rivediamo sul display e con grande felicita' si vedono nitidamente,un ricordo indelebile e ancor oggi mi commuovo a guardarle....ciao Davide...
wow.. bellissimo!!!
Già, le soddisfazioni della lepre. Una delle ultime giornata di questa stagione mi è capitata una cosa analoga. C'era molta neve, ca. 40 cm, e con Tex siamo usciti anche se senza molta convinzione perchè ritenevo che la notte l'orecchiona non sarebbe uscita. Quando è partito con la canizza ho pensato a qualche capriolo. Mi sono avvicinato e l'ho trovato su una scarpatina dove si vedevano nitidamente arrivare le tracce della lepre che finivano in un cespuglio ma non ne uscivano. Il cane però (aveva ancora 11 mesi) non riusciva a riannodare. Mi sono avvicinato al cespuglio ed ho atteso senza influire sul lavoro del cane che da solo piano piano riusciva a sbrogliare la matassa e avvicinarsi al cespuglio. Quando è arrivato ad un metro dal cespuglio ho sentito l'urlo del cane e la lepre che per fuggire quasi mi passa sotto le gambe. Il primo colpo è finito nella neve mentre il secondo...nel freezer!
Un complimento a Davide per l'ottima spiegazione. Vorrei unicamente, giusto a titolo informativo, focalizzare l'attenzione sulle quattro fasi nelle quali si divide il lavoro del segugio su lepre, che poi sono quelle che vengono anche giudicate nelle prove di lavoro: la passata, l'accostamento, lo scovo e la seguita.
Nella passata il cane cerca la passata notturna della lepre, ossia il luogo dove la lepre ha pasturato durante la notte. Solitamente si trova in un prato. A questa prima fase fa seguito la fase più difficile, quella dove molti ausiliari falliscono: l'accostamento.
Questa fase risulta particolarmente difficile per le varie astuzie che vengono messe in atto dall'orecchiona, la quale per far perdere le proprie tracce nella fase di rientro al covo, compie dei balzi laterali, fa dei cerchi concentrici che mandano letteralmente nel pallone i cani meno smaliziati ed esperti. Qualora l'accostamento abbia effetto positivo, si assiste allo scovo, ossia al momento in cui la lepre viene colta nel suo covo e da qui inizia la fase più emozionante, la seguita. Questa fase è caratterizzata dalla canizza molto più melodica, a volte addirittura drammatica da parte del cane o della muta e può durare anche ore.
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