Ciò che l’Arcicaccia-CSAA ha avuto intenzione di ottenere con l’organizzazione di quella che possiamo definire la più importante manifestazione zootecnica dedicata al cane per l’attività venatoria, in merito agli aspetti funzionali nella nota delle prove a selvaggina, è evidenziare colui che, qualificato e certificato, assume la posizione più alta, il leader del Master, (derivazione latina della locuzione Magister Navis, appunto il principale, quello che in epoca romana era indicato come il migliore e degno del comando), quel soggetto scelto tra i “migliori”, in funzione delle risultanze ottenute nella più selettiva delle palestre di questo contesto. Colle Val d’Elsa, 27, 28, e 29 agosto 2010, immersi nel meraviglioso teatro delle dolci colline toscane che si stende per noi tra le Provincie di Firenze, Siena, Livorno, e Pisa. Grazie alla collaborazione del Gruppo Cinofilo Senese e delle rispettive Amministrazioni Provinciali, il regista Marco Ciarafoni si ripete nell’eccezionale evento che ogni anno vede impegnati una gran moltitudine di cani. Insieme a Silvano Cantini, (Presidente Arcicaccia di Colle Val d’Elsa), e Massimo Logi, (Presidente Regionale Arcicaccia), e a tutti i volontari collaboratori, coordina ben cinquecento cani che si impegnano nelle tre giornate, divisi in cinquantaquattro batterie che interessano una ventina tra Zone di Ripopolamento e Cattura e Aziende Faunistico Venatorie. Situazioni scelte non a caso: inseguendo il particolare scopo zootecnico, l’Arcicaccia si adopera nella tutela ambientale in un lavoro di gestione compatibile, all’interno della quale convivono attività venatoria, tutela della fauna e dell’ambiente, e allevamento di selezione canina. Un impegno che ha voluto coinvolgere i migliori, coloro che, grazie ai riconoscimenti ottenuti in passato, di diritto si sono cimentati nelle verifiche funzionali. Enci e FCI patrocinano la manifestazione, affidando l’incarico di controllo ai Delegati Giampiero Borchi e Paolo Andreini, ai quali si aggiunge Roberto Ciorilli che invece si è occupato della parte inerente i Raduni di razza. Ad arricchire tutto ciò appunto anche i Raduni di Razza, (le verifiche morfologiche), volute da CIBF, WCI, SABI, CISP,e CIGK. Da corollario il pensiero si rivolge anche all’Essere Umano, a chi ieri ed oggi ha deciso di fare della cinofilia la sua ragione di vita: “Memorial Franco Logi” e “Oscar della Cinofilia” rappresentano i due importanti riconoscimenti che vengono assegnati al Master della Cinofilia. Scendiamo nei terreni: condizioni climatiche ideali, cielo sereno e temperature che oramai non sono più quelle insopportabili della calura estiva, e buona ventilazione, che garantiscono i migliori presupposti di un buon successo. In campo razze da ferma continentali ed inglesi, oltre alla partecipazione degli Spaniels per le prove di cerca e riporto, divisi in un programma articolato magistralmente e che non lascia nulla di inevaso grazie anche alla collaborazione delle Associazioni Specializzate di razza. Venerdì 27 Coppa delle Regioni, sabato 28 Coppa dei Campioni CAC/CACIT per inglesi da ferma, springer e cocker, (questi con il CAC), oltre alle prove speciali Internazionali per bracchi francesi, weimaraner, bracco italiano, spinone, e korthals, per chiudere poi domenica 29 ancora con la Coppa dei Campioni destinata ai continentali. Alla funzione, volendo donare completezza, si aggiungono i test morfologici: nel pomeriggio del 28 bracchi francesi, weimaraner, korthals, e spinoni si impegnano nei rispettivi Raduni Nazionali. La Coppa del primo giorno viene assegnata nella categoria “Italiani” a Re di Cascina Croce. Per gli “Esteri” nel barrage tra Mito di San Mamiliano, Celine del Cecchetto, e Avion, è Mito di San Mamiliano che guadagna l’ennesimo riconoscimento. I migliori setter e pointer della giornata sono Inca del Zagni’s, Zaira, Ottone della Sughera, e Areta dei Morbidi, tra i quali è proprio quest’ultima che ottiene la Coppa. Nei cocker il campione è Nuvola, e negli spinger è Scheggia. Le speciali del secondo giorno vedono alla certificazione internazionale Boss delle Surie e Telma delle Surie nei bracchi francesi, e Arthus du Molocart nei korthals, mentre il CAC va a Alceo nei bracchi italiani. La Coppa dei Campioni è assegnata negli inglesi a Sirio condotto da Giovanna Sassoli, e nei continentali italiani a Quasimodo di Casa Massima, mentre nella categoria esteri Benito del Cecchetto risulta il vincitore. Il Memorial “Franco Logi” è invece guadagnato da Vento di Cascina Croce. Una passerella di Campioni sul tappeto toscano, un evento che racchiude in se argomenti tecnici di livello e motivi sociali, evento particolarmente probante ed utile che non ha mancato del designare i vari leader del momento tra i tanti eccelsi che si sono alternati nelle prestazioni a tu per tu con difficili target. Piacevole riconferma di profonda soddisfazione, e dovuta gratitudine che si ripete nei confronti di Arcicaccia-CSAA per la magistrale organizzazione del torneo di prove su selvaggina più importante dell’anno.


tratto dal sito dell'ENCI, articolo a cura di Marco Ragatzu