Orme e tracce per il cacciatore. –
01/04/2010,11:56
Spero di non annoiarvi troppo con questo post, mi è venuta l'idea guardando una discussione nella quale si discuteva di segni di mangiata di beccacce.
Quanti di noi, nelle fredde e umide giornate invernali, dopo che i fucili sono già riposti negli armadietti, vanno a fare delle passeggiate in campagna, sperando di imbattersi in una bella pista da seguire, magari senza l'aiuto di un ausiliare?
Quante volte, affacciandoci in giardino abbiamo visto delle piccole tracce, piume cadute, fatte di animali che ci hanno incuriosito?
Sono ormai 5 anni che mi diletto nell' "arte del seguire tracce" come mi disse qualcuno, e non perdo occasione per farlo, se ho un attimo libero, ma...come si fa?
Da certi film sembra che seguire tracce sia un'arte mistica, quando è solo un ragionamento fatto su indizi più o meno accessibili.
Iniziamo col dire che ci sono vari tipi di tracce, tra cui le più importanti sono (a mio avviso):
- Orme dei piedi sul terreno: ci possono dare una grande quantità di informazioni sia sull'animale che sul momento di passaggio. Su molti tipi di terreno, sono sufficienti per seguire a lungo la preda.
- Anomalìe del terreno: ad esempio piantine rovesciate, pietre smosse, radici scorticate, rugiada caduta. Bisogna stare molto attenti con questi segni, perchè spesso possono essere causati da noi stessi o dal vento, dalla caduta di ghiande dagli alberi ecc.
- Segni in eccesso: ad esempio della sabbia vicino a delle impronte su terra, può indicare che la preda ha attraversato prima la spiaggia e quello potrebbe essere il luogo migliore per iniziare le ricerche, o del fango in un ambiente asciutto, che sta a significare che l'animale ha attraversato un fiume di recente, ecc..
- Luce riflessa: soprattutto su erba verde, si notano le impronte avvicinandoci al suolo e guardando in "controluce" se non si riesce a seguire la pista tramite le impronte.
- Cose cadute: tipiche, anzi tipicissime dell'uomo, che lascia cadere sigarette, bucce di caramelle o bottiglie (in tal caso recuerare la bottiglia e ficcarla nel naso di chi l'ha lasciata
) - Fatte: sono forse le tracce più utili per capire il tipo di animale e soprattutto i luoghi frequentati. Non è un bel lavoro, ma osservare i resti di alimento ci farà capire le zone in cui si nutre.
- Tane: difficilissime di norma da trovare, a meno che non ci si trovi in un "vivaio" di quella specie..
Seguire questi segni, ha un chè di "mistico" se mi passate il termine, e spesso mi è capitato di non accorgermi del tempo che passava, seguendo qualche animale.
Seguire la traccia accuratamente, soprattutto nel folto del bosco, è una cosa che richiede infatti tempo e va fatto con calma, perchè spesso se la zona è frequentata, si possono confondere le impronte fresche con quelle più vecchie. Quando si perdono le tracce, consiglio di ritornare all'ultima trovata e iniziare a girarvi attorno a spirale crescente stando attenti a non calpestare le altre.
La cosa più importante è forse capire da subito qual' è l' animale in questione,
in modo da cercare di ragionare come lui: verrà molto più semplice seguirlo, poi.
All'inizio sembrerà una cosa molto stupida, io ogni tanto mi alzavo e mi mettevo a ridere, ma poi ci si rende conto che è in effetti una cosa utile...
Ci sarebbe da parlare su questo argomento per pagine intere, e spero che qualcun altro scemo come me lo faccia, in modo da poter imparare qualcosa io...un ultimo consiglio per il momento è di portarsi sempre dietro un coltello, non importa quanto grande, ma è molto utile innanzi tutto per sganciarci da eventuali rovi (cosa che mi succede puntualmente) ma soprattutto perchè quando ci sono detriti sulla terra, è sempre meglio spostarli con un coltello o un ramoscello: i segni di questi oggetti che facciamo inavvertitamente, si notano subito, mentre un dito troppo calcato potrebbe essere confuso come parte della traccia stessa...
Detto questo, la smetto di annoiarvi
L'unico modo per allungarsi la vita è vivere al meglio quella che ci è data.
Death is sure, Life is not.