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Ti assicuro che mio padre ci coglieva e bene, sopratutto allo schizzo, ma quando ci spostavamo e sopratutto quando dovevamo fare dei passaggi pericolosi, come da corretta procedura, abbassava i cani e a volte capitava che partisse qualcosa all'improvviso e non aveva il tempo di ricaricare, a quei tempi qalche tordo si poteva anche lasciarlo andare.
io non metto in dubbio la doppietta a cani esterna, ma la mira di mio cuginoera alle prime armi ed ancora le padelle erano frequenti, però ti posso assicurare che dopo qualche stagione di assestamento poi è diventato davvero un ottimo tiratore, diciamo la scuola della doppietta lo ha preparato molto bene.
Mio padre pur di preservare i suoi fucili ne usava una vecchia che aveva problemi con il percussore della prima canna...che doveva essere avvitato di mezzo giro, l'azione di armamento consisteva nell'alzare i cani e con il pollice ruotare il percussore.......una barzelletta!!....ancora peggio quando dimenticava il mezzogiro,....l'azione consisteva nell' alzare i cani....cilecca
...tiro di seconda canna....padella!!.....riarmo dei cani...mezzo giro....puntamento...e selvatico ormai sparito
da un po' di anni pero' il problema e' stato risolto e ci coglie alla grande facendo cadere tutte le teorie su lunghezza, foratura e strozzature...infatti e' una 72 ++ con + e nello stretto grigi e regine cadono lo stesso.
non la vedo molto utilizzabile per lui perchè è un fuscello, alto 1.85 quasi e pesa 70 kg bagnato...e poi per la caccia vagante, noi facciamo molto allo schizzo, la vedo lenta...certo, la poesia non si discute...ma noi non abbiamo i fagiani(e quando hanno provato a metterli, di fagiani non se ne vedevano...ma quanto erano grasse le volpi!
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Tralasciando il suo impiego venatorio ,che dipende dalle preferenze personali di ciascuno di noi,credo che sia opportuno spendere qualche parola per spiegare come funzionano i cani esterni .
Nei primi fucili a cani esterni a pecussine centrale i cani erano del tipo detto A DOPPIA MONTA con un aprima tacca di sicura(prima monta del cane) ed una seconda,a fine corsa,che costituiva la posizione di sparo.In seguito tale sistema venne abbandonato e si preferì ad esso il meccanismo DEL RIMBALZO.
Negli acciarini per fucili a cani esterni esiste infatti un dispositivo,detto DEL RIMBALZO,che ne costituisce anche il sistema di sicurezza.
Agendo sul grilletto si provoca il disimpegno del dente di arresto e la conseguente partenza del cane che va a colpire la testa del percussore .A questo punto il cane prosegue ancora in avanti per inerzia ,lungo un breve tratto,finchè viene fermato dalla vite di braghetta che agisce sull'arresto della noce.
Durante l'ultimo tratto di movimento in avanti viene ad essere superata la normale posizione del cane ;cosa questa,che consente al dente di rimbalzo di rimettere parzialmente in tensione il mollone,il quale,subito si ridistende riportando la noce ed il cane in posizione di riposo con il dente di sicurezza posto davanti all'estremità anteriore della stanghetta di scatto.
Quando il cane è disarmato si viene a trovare distanziato dalla testa del percussore di circa uno o due millimetri e non può venire a contatto con essa perchè impedito dal dente di sicurezza presente sulla noce.Essendo la noce solidale con il cane si evitano pertanto accidentali partenze di colpi dovute ad urti sui cani.
Evidenzio che per verificare se il meccanismo del rimbalzo funziona in modo regolare è necessario,a cane abbassato,spingere quest'ultimo in avanti a fine corsa tenendo contemporaneamente premuto il grilletto,che va rilasciato subito dopo per consentire ,appunto,il rimbalzo che deve avvenire con rumore secco e deciso.
Nella pratica venatoria il fucile a cani esterni offre alcune doti decisamente positive:la sicurezza è la principale.
Con cani disarmati e fucile carico si può entrare bel bosco più fitto senza temere che rami,o altro,agendo sui grilletti possano provocare colpi accidentali quanto pericolosi.
Per contro,così come è possibile dimenticarsi di armare i cani(..e conseguentemente fare cilecca..)è altrettanto facile omettere di togliere la sicura in una doppietta a cani interni,ma anche nel semiautomatico,ed è risaputo che,una volta abituati ad un'arma queste manchevolezze sono meno frquenti di quanto si creda.
Personalmente non ho mai avuto il piacere di possedere un'arma a cani esterni,ma ho amici che ci sparano regolarmente e i selvatici vengono giù "come supplì in un tegame pieno di olio bollente",direi semplicemente : anche qui è una questione di manico....beati i migliori.
gli arancini son sempre ben voluti...
ma quanto può pesare un fucile simile? e soprattutto: ci sono fucili a cani esterni "contemporanei" ?
Sarà come dici tu,ma quando sono stato con te in Sicilia mi hai bloccato appena arrivato al settimo arancino![]()
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