Re: Fucili: mimetici, classici,o.... –
18/12/2009,18:47

Originariamente Scritto da
top-igno
Salve a tutti.
I fucili con colorazione mimetica ed in polimero nascono da una esigenza venatoria enon da una moda. Ognuno di noi esercita una tipologia di caccia diversa: c'è chi va in riserva a fagiani con il cane da ferma, chi va a tordi tra gli ulivi, chi a colombacci da appostamento, chi a conigli tra i rovi e a beccacce nei forti di spine. Ora vi chiedo, l'arma sarà uguale per tutti? Credo proprio di no...
Chiaramente le armi di pregio, soprattutto a due canne sono una poesia solo a guardarle, per non parlare del costo! Bene, secondo voi chi è il possessore di tali armi disposto a venire con me a conigli facendosi largo tra le ginestre e i rovi camminando sulla lava (asciutta si intende)
dove spesso si fa qualche caduta? La risposta ve la siete dati da soli...
Anche ad anatre e colombacci (caccia che faccio da più di 15 anni) i fregi, le incisioni e le bascule nichelate, sono come "lampioni" nella notte.....Avete mai notato le canne come brillano anche da una montagna ad un'altra quando si muove un cacciatore? E dimirchi non mi venga a dire che le gazze si spaventavano del legno che teneva in mano ma chiaramente dell'uomo che lo brandiva!Oltre al camouflage dell'arma, anche l'abbigliamento, il capanno (nel caso dei colombi o anatre) fanno la differenza tra sparare o guardare gli animali a 70 metri di distanza. Quindi il succo è che se si vuole "fare carniere" bisogna essere attrezzati per il tipo specifico di caccia che si fa: fucile mimetico ed in polimero (il fango lo lavo via con la retina per i piatti) per le cacce più dure e di appostamento dove essere "invisibili" fa la differenza; fucili di pregio con venature e quant'altro per cacce più tradizionali e con il cane da ferma ( ma attenzione quando passate qualche recinzione con il filo spinato.....)
Chiaramente questo è solo il mio modesto parere frutto di esterienze personali.
Un caro saluto a tutti.
La storia delle gazze l'ho scritta io non dmirchi e ti posso assicurare che è cosi. I selvatici del resto non riconoscono i colori, quindi...
Si può dire che la caccia è sempre una questione d'amore.
Il cacciatore è innamorato della selvaggina; i veri cacciatori sono realmente amici degli animali. Mentre è a caccia, il cacciatore oltrepassa il suo ruolo; è infatuato dall'animale che ha avvicinato e che vuole catturare - null'altro esiste per lui, al mondo.
Tania Blixen