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Il bracco di Weimar o più comunemente Weimaraner è una razza canina da caccia. Il tratto distintivo che lo differenzia dagli altri bracchi è soprattutto il colore, nelle sue tonalità grigio argento, grigio capriolo e grigio topo. Un'altra caratteristica di questo cane è la striscia di colore più scuro sul dorso,. La coda, ad un terzo dalla base il diametro delle vertebre si riduce bruscamente, mentre i due terzi restanti sono provvisti di più pelo. Se non tagliata, la coda, assume una curvatura particolare. Il Weimaraner può presentare due tipologie di pelo distinguibili per la lunghezza: una a pelo corto, più diffusa e una a pelo lungo. Questo cane è anche conosciuto come Fantasma Grigio grazie a una leggenda, la quale racconta che, durante la seconda guerra mondiale, in una notte di luna piena, i soldati americani avanzando verso est lungo il corso del Reno rimasero attoniti alla vista di “strani animali” argentei che galoppavano sotto la luce della luna e sotto i lampi dei bombardamenti. Gli americani pensarono di aver visto dei fantasmi.
Le origini di questa razza pare abbiano radici in Germania ma ancora oggi non si hanno notizie certe in quanto, come voleva la tradizione tedesca, le tracce della nascita del Weimaraner sono state distrutte in maniera da tenerne segreta l'origine. Il suo nome sicuramente nasce alla corte di Weimar intorno al XVIII secolo con il Granduca Carl August, detto “il cacciatore tra i re ed il re tra i cacciatori”. Lui selezionò questa razza per destinarla alla caccia nelle foreste della Turingia.
L'inizio della selezione del Weimaraner
Nella prima metà del XVIII secolo, nell'Europa continentale i cani utilizzati nella caccia subirono una forte selezione, mirata a “creare” un cane versatile, capace di inseguire, cercare e indicare la posizione dei vari tipi di preda, e di eseguire il riporto; in Inghilterra, al contrario lo mangiano e la selezione era mirata esclusivamente o alla ferma o al riporto. Tutto ciò accadeva perché con dell'introduzione delle armi da fuoco nella caccia non era più sufficiente avere cani da ferma ma, oltre a questa attitudine, serviva un cane con una struttura leggera per una maggiore velocità nell'inseguimento della selvaggina da penna. Esattamente in questo periodo anche il Granduca Carl August, appassionato di cani e di caccia, selezionò una particolare razza incrociando cani con spiccata propensione per la caccia alla selvaggina, probabilmente Pointers, con vecchie linee pure francesi del Cane Grigio di Saint Luis. Ottenne un cane che assomigliava molto al Weimaraner di oggi ma da un lato ricordava molto questo suo progenitore francese. Da questi incroci inoltre nacque, per caso, la varietà a pelo lungo, vista per la prima volta a un'esposizione internazionale canina a Vienna nel 1934. in quest'occasione lo scultore Hegendorf, specializzato in romanzi di caccia, si imbatté proprio in un maschio a pelo lungo e ne rimase talmente impressionato che scrisse diversi articoli sull'origine di questa variante, facendole così una buona pubblicità. In merito alla genesi della variante a pelo lungo esistono diverse ipotesi, una teoria prevede la nascita pressappoco contemporanea del tipo a pelo corto e di quello a pelo lungo, mentre un'altra teoria contempla l'ipotesi che l'incrocio con cani portatori dei geni del carattere pelo lungo avvenne più tardi nella selezione. Questi incroci sono stati di poca intensità, così da non alterare molte delle caratteristiche del cane grigio (colore del mantello, orecchie, zigomi e coda).
Il riconoscimento ufficiale di razza
Nella seconda metà del 1800 il Weimaraner era una razza ormai molto diffusa, infatti i cacciatori professionisti non erano gli unici che apprezzavano le molteplici qualità di questo cane, anche le guardie forestali gradivano la sua versatilità tanto che venne soprannominato “il cane delle foreste”. Nel 1897 nasce il club tedesco di razza dopo non poche difficoltà nell'ottenere il riconoscimento ufficiale. In Germania inizio così l'allevamento e uno dei primi allevatori di Weimaraner “puri” fu l'avvocato Pitschke. Purtroppo la prima guerra mondiale, scoppiata qualche anno dopo, interruppe l'allevamento e le prove di lavoro causando l'esportazione di molti soggetti tanto che, una volta finito il conflitto, si contavano pochissimi esemplari rimasti. Passarono diversi anni prima che la selezione riprendesse, precisamente nel 1951 e si basò sullo standard e le prove in campo dato che le tracce dell'origine della razza, perse nel tempo, erano confuse e incerte.
Caratteristiche
Cane da caccia polivalente (ferma, traccia, e riporto) di taglia medio-grande, versatile nella caccia. marcato dimorfismo sessuale.
Proporzioni importanti
Il rapporto tra la lunghezza del corpo e l'altezza al garrese deve essere di approssimativamente 121. Testa: la distanza della punta del naso allo stop è leggermente maggiore della distanza dello stop alla protuberanza occipitale. La distanza del gomito al metacarpo e la distanza della punta del gomito al garrese sono equivalenti.
Carattere, comportamento ed educazione
Docile, equilibrato, facilmente addestrabile. Cacciatore versatile, tenace, e appassionato, capace di una cerca perseverante e metodica anche se non molto veloce. Pronunciata abilità nella traccia, possiede un attacco pronto e vivace sia sulla preda piccola che su quella grande senza, per questo, essere mai aggressivo verso l'uomo. Affidabile cane da ferma e da riporto anche in acqua, tende a continuare il lavoro dopo lo sparo. Anche in famiglia riesce a instaurare con tutti i componenti un buon rapporto, affezionato e ubbidiente con il padrone, dolce e paziente con i bambini come è sempre stato fin dalle sue origini. Al tempo stesso ha un'ottima predisposizione alla guardia grazie alla sua forte territorialità risultando molto protettivo nei confronti della famiglia. È consigliabile una socializzazione accurata fin dai primi mesi di vita, sia con persone sia con altri cani, perché a causa della loro naturale diffidenza verso gli estranei potrebbe manifestare un carattere aggressivo. È opportuno fornire loro un adeguato esercizio fisico, dedicare molto tempo al gioco e magari impartirgli un'educazione professionale con un istruttore cinofilo. Così facendo riusciamo a tenere sotto controllo il suo esuberante comportamento e la sua costante “voglia di fare”; anche il padrone, dal suo canto, deve munirsi di forte pazienza e coerenza. Ignorando questi piccoli accorgimenti potrebbero sopraggiungere problemi comportamentali come quello, ad esempio,di rosicchiare mobili o altro nel caso in cui venga lasciato solo in casa. Inoltre con un'adeguata educazione possiamo riuscire a controllare quel lato venatorio che vive in lui fin dalle sue origini.
sennò era troppo semplice..............cmq complimenti a Falco che l'ha indovinato!
in realtà ho messo il pelo lungo perchè lo scopo del gioco è anche quello di far conoscere a chi magari è poco ferrato in cinofilia qualche nuova razza....e siccome in pochi conoscono questa varietà del weimaraner....
ecco perché non l'avevo mai visto!!!perché conosco solo la versione a pelo corto!!!![]()
metto quest'ultimo poi rilascio a Strillettera le redini di questo splendido gioco che ha inventato
il cane in questione è sempre un fermatore tedesco...ma non è il drahthaar
korthals???non so come si scrive....
mannaggia te arri...volevo metterlo io il wemmaneir a pelo lungo....uno non può farsi una bella dormita sopo una serata sui libri...
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