Descrizione di un Internet Troll

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Chensamurai, se lo conosci lo eviti


Tratto dal sito scrivendo.it


Esiste un autentico teppista in questo sito, il suo nome è Chensamurai. Non intendo qui discutere con lui delle fesserie che scrive. Mi interessa solo sottolineare qual'è il suo modo di rapportarsi agli altri, la sua maniera di discutere. Mi interessa mettere a nudo i trucchi dialettici di cui si serve per cercare di apparire ciò che non è: una persona con cui valga la pena di scambiare delle idee. Lo confesso, mi sono deciso a fare questo dopo l'intervento arrogante, provocatorio e saccente di Chen in una civile discussione che stavo sostenendo con Ethasimon sullo scritto: Il silenzio di Dio. Non mi sono accorto subito che l'intervento era di Chen, non lo avrei letto in questo caso, pensavo fosse di Eta. Quando, dopo poche parole ho capito di chi si trattava era troppo tardi: la curiosità mi ha spinto a bere fino in fondo l'amaro calice.


  1. Chen non discute, non parla. Insulta, provoca, cerca di innervosire l'interlocutore. Perché lo fa? Non lo so. Per lui la discussione non serve per scambiarsi delle idee. Lui discute al solo fine di litigare, cerca non di convincere ma di fare a pezzi l'avversario. Così si rende antipatico ma a lui questo non interessa: se fa davvero a pezzi l'avversario tutti i lettori dovranno riconoscere che lui è il più bravo, il più forte, il più colto ecc. ecc. Per lui questo è il massimo della vita, probabilmente.
  2. Non so chi sia davvero Chen, cosa faccia, come viva. Però è evidentissimo che si tratta di una persona che si è costruita una nuova identità: conosce tutto, parla di tutto, eccelle in tutto. E' una sorta di semidio. E, come ogni semidio che si rispetti, ha assoluto bisogno che tutti riconoscano la sua superiorità. Se qualcuno ne ha voglia si rilegga qualcosa di Chen (lo so che chiedo un sacrificio non indifferente). Vedrà che nei suoi scritti abbondano frasi come: sei in difficoltà, sei nella merda, tutti capiscono che stai facendo una figuraccia, eccetera. Distruggere l'interlocutore e strappare l'applauso degli spettatori: questo è discutere per Chen. Tipico comportamento da mitomane.
  3. Al fine di distruggere l'avversario Chen usa tutti i mezzi, compresi quelli più disonesti, esaminiamoli.
    Il primo consiste nell'opporre all'avversario argomentazioni e citazioni che non hanno nulla a che vedere con quanto egli dice. Discutendo pacatamente con Ethasimon io avevo detto, per esemplificare la mia affermazione che l'esistenza è accidentale: “di ogni esistente si può pensare che potrebbe non esistere. Tranne che di Dio, per coloro che sostengono la validità della prova ontologica”. Poi proseguivo dicendo che la dimostrazione della necessità di Dio (prova ontologica) non mi convince, e su questo ovviamente ci sarebbe stato da discutere. Cosa ha opposto invece Chen alla mia argomentazione? Ha forse difeso la prova ontologica? No, ha affermato questo: “Quell'essere al quale non può opporsi ni-Ente io lo chiamo Dio”. Ha usato contro di me lo stesso argomento che io avevo usato, cioè che Dio, a differenza di tutti gli altri enti, è l'essere necessario.
    Altro esempio. Discutendo della logica io ho affermato a suo tempo che la logica trascendentale di Kant non contraddice la logica formale classica. E  cosa ha fatto Chen? Mi ha letteralmente sepolto con lunghissime citazioni in cui si afferma che la logica trascendentale di Kant è diversa dalla logica aristotelica, come se io avessi mai sostenuto il contrario, come se dire che A non contraddice B significasse dire che A è uguale a B.
    Ed ancora. Si parla della violenza e di come combatterla ed io affermo che non sarà mai possibile una totale eliminazione delle violenza dalle relazioni umane. Cosa risponde Chen? Cita un mare di cifre, fatti e fatterelli di cronaca per dimostrare che la violenza è brutta. Bella scoperta, ma ... non si parlava di questo. Gli esempi potrebbero continuare ma la sostanza è sempre la stessa: tutto va bene per combattere l'avversario. Lui dice A? e tu seppelliscilo di citazioni in cui si critica B. E' vero che B non c'entra nulla con A ma se si riescono ad intorbidire abbastanza le acque il giochetto può riuscire.
  4. Ma Chen riesce a fare di peggio. Riesce a distruggere i presupposti stessi che rendono possibile la discussione. Io posso discutere con Tizio se e solo se entrambi ragioniamo seguendo più o meno le stesse regole, se abbiamo una esperienza in comune, se accettiamo come dati una serie di fatti ed eventi, se diamo lo stesso significato alle parole. Potrei forse discutere di calcio con una persona che affermasse che Diego Armando Maradona è stato un grande pugile o che il Real Madrid è una squadra italiana della serie cadetta? No evidentemente. Ora, affermare ad esempio che Kant considerava una cagata la logica formale o che proposizioni come “il Cervino è un monte” non possono essere sottoposte ad analisi logica o che gli Stati Uniti non sono una democrazia (non che hanno un sacco di difetti, su questo si può discutere) equivale a dire che Maradona è stato un grande pugile. E' chiaro che se io contesto i dati e le regole che rendono possibile la discussione mi metto al riparo da ogni confutazione. Nessuno potrà mai dimostrare nulla contro di me, divento invincibile. Cosa a cui Chen aspira sopra ogni altra.
  5. Chen non approfondisce mai un argomento. Non prosegue la discussione fino ad arrivare ad un punto fermo, fino a poter dire: “Ecco, su questo concordiamo, su questo no”. Saltella. Tu gli parli dell'esperienza del comunismo? E lui ti risponde parlando della criminalità negli Usa. Tu esamini certi modi sbagliati di ragionare oggi tanto diffusi? Lui si aggrappa al fatto che una volta hai usato il termine “violenza”  e stra parla per ore della stessa. Gli fai notare che ha detto una bestialità sull'argomento A? Risponde sparando cazzate su B, gli fai notare che su B dice cazzate? Dice idiozie su C e così via.. all'infinito. Di nuovo, lui è sempre il vincitore. Non puoi bloccarlo perché la sua capacità di saltellare da una scemenza all'altra è illimitata.
  6. Con questi mezzucci Chensamurai sostiene le sue battaglie “teoriche”. In queste è sostenuto dalla  sua grande alleata: la rete. Chiunque abbia una conoscenza anche superficiale di qualcuno degli argomenti con cui si misura Chen capisce subito che egli non conosce affatto le cose di cui parla. Si limita e cercare in rete i vari argomenti e a raffazzonare citazioni. E' comprensibile in fondo questo modo di fare. Questo mitomane pretende infatti di discutere ad altro livello di matematica, filosofia orientale ed occidentale, teologia, fisica, medicina, psicologia, psichiatria, psicanalisi, antropologia, storia, politica, letteratura, informatica, arti marziali (che pratica ad altissimo livello), ermeneutica, epistemologia, logica classica e contemporanea, geometrie non euclidee, musica e moltissime altre cose ancora. Nessuno, o al massimo pochissime persone al mondo, può discutere ad alto livello, o anche solo ad un livello medio-basso di tutte queste cose. Se non ci fosse la rete a fornirgli dati, citazioni e qualche nozioncina Chen sarebbe il più silenzioso degli esseri umani.  Però la rete esiste e lui  può giocare a  moltiplicare le citazioni, le date e le nozioncine contro  chi è tanto sciocco da discutere con lui. In questo modo non conclude niente, fa solo un gran casino? Certo, ma questo è il suo fine.
    A Chen interessa solo vincere e per vincere discutendo di cose che non conosce egli ha solo un mezzo: fare un gran casino, impedire che la gente capisca qualcosa di ciò di cui si parla. Come tutti gli ignoranti Chen è convinto che la profondità coincida con la incomprensibilità. “Meno la gente mi capisce più io appaio colto e profondo” pensa con ogni probabilità questo ignorante. Più casino faccio più salgo nella considerazione del pubblico. Io non credo che abbia ragione. Credo che la grande maggioranza delle persone abbia abbastanza buon senso da capire come stanno realmente le cose.
  7. Nell'avviso in cui dicevo che non avrei più letto le scemenze di Chen avevo anche detto che forse avrei scritto qualcosa su di lui, su di lui, non a lui o sulle scemenze che dice. Qui ho fatto questo e solo questo. Non intendo assolutamente aprire alcun discorso con Chen. Con lui è impossibile discutere. Si può parlare di lui ma non con lui. Si può parlare delle cose che dice non per confutarle ma solo usandole come esempio dei suoi trucchi sofistici. Per questo continuerò a non leggere ciò che scrive e a non rispondergli. Se conosci Chen lo eviti, se lo eviti puoi anche discutere pacatamente di cose interessanti con persone intelligenti. Se gli dai retta ogni discussione diventa impossibile. Purtroppo egli si intromette in ogni dibattito, anche in quelli in cui nessuno lo ha chiamato in causa e così rovina tutto. Non può sopportare che Caio e Tizio discutano in maniera civile. Deve intervenire, con i suoi insulti e i suoi risolini, deve dire: “ci sono anch'io! Ora sistemo tutto!!” Per questo va ignorato ma va anche smascherato, presentato per quello che è: un piccolo sciocco e presuntuoso mitomane.