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Il 243 Winchester: il piccolo diavolo
Con l’avvento della Caccia di Selezione sull’Appennino, si è verificata una vera e propria “corsa all’oro” nelle armerie della zona tutt’altro che ben fornite, dove i titolari erano più abituati a consigliarti quale cartuccia tirare con il vento di tramontana che ad indicarti un calibro per la caccia a palla.
La stragrande maggioranza dei Neo-selecontrollori, dovendo acquistare una carabina per praticare la caccia al capriolo ed al daino, non ci hanno pensato su molto: ne hanno comperata una idonea ad un safari africano.
Conosco alcuni cacciatori che per la caccia al “folletto rosso”, usano calibri come: il 257 e il 270 Weath. Magnum, il 7mm RM, il 300 WM e addirittura l’ 8 x 68 S.
Quei seguaci di Diana, perché non ho voglia di chiamarli cacciatori, non sanno dove sta di casa l’Etica Venatoria e non hanno un minimo di rispetto per il selvatico che vogliono cacciare.
Un maschio adulto di capriolo non supera i trenta chili di peso, mentre un grosso “palancone” di rado passa il quintale. Se vi dicessi che esiste un calibro 6mm in grado di abbatterli entrambi in modo netto e pulito, ci credereste?
Questo calibro è il 243 Winchester.
Il 243 Winchester deve la sua nascita al genio creativo di Warren Page, notissimo tiratore, scrittore ed esperto d’armi americano che, agli inizi degli anni cinquanta, volle realizzare un calibro con il quale poter cacciare dai piccoli nocivi al cervo mulo.
Page non ebbe molta fantasia, si limitò a prendere un bossolo del .308 W e a restringerne il diametro del colletto da 7,62 a 6 mm, .244 millesimi di pollice. Egli riteneva quel diametro di palla un connubio perfetto tra velocità e massa ed il bossolo usato era giusto della capienza voluta. Nella sua categoria il 243 W. non ha rivali, sia come prestazioni che come versatilità.
Esistono altre ottime munizioni calibro .244 come il 6mm Remington, il 240 WM il 244 H&H M e il 6 x 62 Freres, ma anche se tutte sono nettamente più potenti del 243, nessuna di loro ha eguagliato il successo ottenuto dalla creazione di Warren Page. Le palle con cui può essere caricato il 243 vanno dalle leggere 55 grani alle pesantissime 115 grani. Questa varietà di caricamenti lo mettono in grado di affrontare selvatici dalla taglia di un cane della prateria a quella di un orso nero, con un buon margine di sicurezza.
Per la caccia al capriolo vanno molto bene le 70-80 grani, mentre le 95-100 grani in configurazione “robusta” svolgono un lavoro più che sufficiente per abbattere animali della mole di un grosso daino o di un giovane cervo rosso.
A dimostrazione della micidialità del 243 W voglio citarvi cosa mi disse uno dei migliori accompagnatori di caccia sloveni che ho mai avuto l’occasione di conoscere: “Il 243 è il mio calibro preferito, mi ha sempre servito bene dalla volpe al muflone e all’occorrenza anche sul cinghiale”
Se un Selecontrollore nostrano è armato con una bella carabina calibro 243 W. ed ha scelto in modo oculato il tipo ed il peso della palla, non avrà nessun problema a cacciare i selvatici che gli verranno assegnati in base ai piani di abbattimento.
Nella caccia a palla dobbiamo sempre ricordare che il potere lesivo di una munizione dipende fondamentalmente dal tipo di palla impiegata in rapporto al selvatico che vogliamo cacciare.
Nel caso specifico della nostra 243, è impensabile cacciare un grosso selvatico della mole di un muflone, di un cinghiale o di un daino, con una piccola Hallow Point da 55-60 grani che potrebbe esplodere al primo impatto superficiale, mentre viceversa non è bene utilizzare una Round Nose da 100 grani per cacciare la volpe.
Per la caccia che ci interessa in particolare: quella al capriolo, da esperienze personali, posso dire che ho riscontrato un ottimo comportamento con quelle palle che, pur dimostrando un’espansione piuttosto precoce, hanno conservato buona parte del loro peso originario, necessario a garantire, quando serve, una notevole penetrazione.
Tanto per citarne qualcuna vorrei ricordare: le Nosler Ballistic Tip e Solid Base, le Hornady Spire Point, le Remington Core Lokt e Hallow Point PL, le Winchester SP e le Norma SP.
Se nel nostro piano di abbattimento rientrano anche animali più robusti, come appunto il daino, la scelta del tipo e del peso del proiettile è obbligatoriamente diversa.
In questo caso dovremo orientarci verso una palla molto dura, in grado di raggiungere gli organi vitali del selvatico anche se prima ha colpito delle grosse ossa o dei fasci muscolari particolarmente compatti.
A questo scopo non hanno rivali: le Nosler Partition, le X-Bullet della Barnes, vere e proprie “punte al vidia”, le Kegelspitz della RWS, le Round Nose e le Grand Slam della Speer, le Twinhead della Sako e le Game King della Sierra.
Il piccolo, grande 243 W., con qualsiasi tipo di caricamento, anche il più spinto, ha sempre un rinculo molto modesto, e questa a mio parere è una caratteristica da non sottovalutare, specialmente per chi, per un motivo o per un altro, non riesce a sopportarlo.
Ricaricare il 243 è facile e piacevolissimo, i Dies, come tutti gli altri componenti, vengono prodotti da tutte le ditte specializzate.
Per la scelta delle polveri dobbiamo ricorrere a quelle maggiormente idonee e di facile reperibilita.
Ottime sia come costanza che come precisione sono:
- Le Norma 202, 204 e MRP
- Le VihtaVuori N 140 e N 160
- Le IMR 4320 e 4350
- La Winchester 760
La scelta degli inneschi è limitata ai Large Rifle Standard o al limite ai L.R. Bench Rest quando si è alla ricerca della massima precisione sconsiglio vivamente l’uso die magnum anche con le dosi piu elevate di polvere, perché la loro forte vampata contribuisce in modo negativo alla precisione.
Elencherò alcuni dati di ricarica specifiche per l’uso venatorio che ci siamo riproposti di fare con il 243 W. : La caccia di Selezione, trascurando appositamente i pesi di palla agli estremi della gamma.
Per non complicare troppo il nostro studio tratterò quattro tipi di palle: 70, 80, 90 e 100 grani. Chi è intenzionato ad usare granature maggiori o inferiori di 5 grani (75, 95, 105 grani) può tranquillamente usare le dosi indicate per il peso più vicino a quello delle palle scelte.
Tali dosi sono da considerarsi MASSIME e quindi da raggiungere per gradi. Sono pubblicate a puro titolo informativo e sia l’Autore che la Redazione declinano ogni responsabilità per un uso errato di esse.
POLVERE |
DOSE(grani) |
PALLA(grani) |
Vo(m/sec) |
|
|
|
|
Norma202 |
38 |
70 |
1000 |
Norma202 |
36,5 |
80 |
950 |
Norma202 |
35 |
90 |
890 |
Norma204 |
47 |
70 |
1000 |
Norma204 |
46,5 |
80 |
990 |
Norma204 |
45 |
90 |
950 |
Norma204 |
44,1 |
100 |
920 |
NormaMRP |
50 |
80 |
960 |
NormaMRP |
49 |
90 |
950 |
NormaMRP |
48,1 |
100 |
945 |
Vht.N140 |
41,7 |
70 |
1045 |
Vht.N140 |
38,4 |
80 |
975 |
Vht.N140 |
36 |
90 |
900 |
Vht.N160 |
47,7 |
70 |
1030 |
Vht.N160 |
46,3 |
80 |
950 |
Vht.N160 |
45,4 |
90 |
960 |
Vht.N160 |
42,3 |
100 |
865 |
IMR4320 |
43 |
70 |
1070 |
IMR4320 |
41,5 |
80 |
1020 |
IMR4320 |
39,5 |
90 |
960 |
IMR4320 |
38 |
100 |
885 |
IMR4350 |
45,5 |
70 |
1075 |
IMR4350 |
44 |
80 |
970 |
IMR4350 |
43,5 |
90 |
955 |
IMR4350 |
42 |
100 |
880 |
Win.760 |
47,3 |
70 |
1050 |
Win.760 |
44,5 |
80 |
995 |
Win.760 |
42,5 |
90 |
940 |
Win.760 |
41 |
100 |
890 |
Trattare il calibro 243 Winchester è stato per me un piacere. E’ uno dei miei calibri preferiti se non il preferito in assoluto, con esso ho abbattuto di tutto: volpi, caprioli, daini, cinghiali e giovani cervi senza mai aver rimpianto un calibro superiore.
Da diversi anni uso sempre la stessa ricarica alternando le Nosler Partition da 100 grani alle Ballistic Tip da 95 grani ma mantenendo sempre inalterati tutti gli altri componenti:
Bossolo Winchester, innesco CCI Bench Rest e 48 grani di Norma MRP. lunghezza totale della cartuccia finita (OAL) con palla NP 66,5 mm e con palla BT 68 mm.
Con la mia fida Remington 700 BDL, dotata di ottica Swarovsky 3 - 12 x 50, scatto Caniard, canna flottante e bedding; le suddette ricariche danno tranquillamente delle rosate di 5 colpi a cento metri in 2,5 centimetri.
Marco Benecchi
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243 Winchester e "seguaci di Diana"
Caro Marco,
Ti ringrazio per aver finalmente movimentato questo forum che sembrava prossimo al letargo. Complimenti per l'articolo sul 243, molto professionale come nelle tue abitudini. Tuttavia, non posso concordare con te nel criticare chi usa il 7 Remington Magnum (o altri calibri a tiro teso) al capriolo. In zone alpine, dove si può incontrare il camoscio durante un'uscita al capriolo il 7 RM è una scelta alquanto diffusa (anche l'umile sottoscritto lo usa). E poi, che male c'è a usare una cartuccia potente? Se il portafoglio e le spalle lo permettono anche un 460 Weatherby o un 700 sono ammissibili. Sempre meglio che un 22 Hornet (che qualcuno caldeggia) oppure un 222 Remington, che in maggio si "perde" nell'erba alta e fa lavorare il cane da traccia. Potrei capire le critiche a chi tira alla lepre o al coniglio con un cartuccione, facendo solo un mucchietto di brandelli pelosi e insanguinati, ma i danni del 7RM sul capriolo, con la palla giusta, sono modestissimi. Infine vorrei osservare che non tutti possono permettersi una batteria di mezza dozzina fra carabine, basculanti e automatici, quindi per molti l'arma va scelta in base al selvatico più grosso o più lontano.
A favore del 243 ricordo ai colleghi (a te no perchhè sei informatissimo) che si tratta del calibro più impiegato in Scozia per cacciare il cervo. E' vero che il cervo scozzese è grande come un daino e che si caccia nel pulito (quindi l'eventuale ferito si recupera "a vista" e senza cane), ma colpito dal 243 cade "sull'ombra".
Weidmannsheil!
Marco Benecchi x A. VERTA
Alessio, scusami se mi permetto di risponderti io al posto dell'amico Bans,
Anche perchè sono stato anche io a volerlo "trascinare" nel nostro bel sito.
L'affermazione di Bans , più o meno felice, è molto comune tra gli appassionati di caccia a palla che da anni hanno "abbandonato" un poco le altre forme di caccia e/o addirittura non si dedicano alla pesca...
Tutto quà
Niente di offensivo, né di personale..........
Saluti
Marco B