Orme e tracce per il cacciatore.
Spero di non annoiarvi troppo con questo post, mi è venuta l'idea guardando una discussione nella quale si discuteva di segni di mangiata di beccacce.
Quanti di noi, nelle fredde e umide giornate invernali, dopo che i fucili sono già riposti negli armadietti, vanno a fare delle passeggiate in campagna, sperando di imbattersi in una bella pista da seguire, magari senza l'aiuto di un ausiliare?
Quante volte, affacciandoci in giardino abbiamo visto delle piccole tracce, piume cadute, fatte di animali che ci hanno incuriosito?
Sono ormai 5 anni che mi diletto nell' "arte del seguire tracce" come mi disse qualcuno, e non perdo occasione per farlo, se ho un attimo libero, ma...come si fa?
Da certi film sembra che seguire tracce sia un'arte mistica, quando è solo un ragionamento fatto su indizi più o meno accessibili.
Iniziamo col dire che ci sono vari tipi di tracce, tra cui le più importanti sono (a mio avviso):
- Orme dei piedi sul terreno: ci possono dare una grande quantità di informazioni sia sull'animale che sul momento di passaggio. Su molti tipi di terreno, sono sufficienti per seguire a lungo la preda.
- Anomalìe del terreno: ad esempio piantine rovesciate, pietre smosse, radici scorticate, rugiada caduta. Bisogna stare molto attenti con questi segni, perchè spesso possono essere causati da noi stessi o dal vento, dalla caduta di ghiande dagli alberi ecc.
- Segni in eccesso: ad esempio della sabbia vicino a delle impronte su terra, può indicare che la preda ha attraversato prima la spiaggia e quello potrebbe essere il luogo migliore per iniziare le ricerche, o del fango in un ambiente asciutto, che sta a significare che l'animale ha attraversato un fiume di recente, ecc..
- Luce riflessa: soprattutto su erba verde, si notano le impronte avvicinandoci al suolo e guardando in "controluce" se non si riesce a seguire la pista tramite le impronte.
- Cose cadute: tipiche, anzi tipicissime dell'uomo, che lascia cadere sigarette, bucce di caramelle o bottiglie (in tal caso recuerare la bottiglia e ficcarla nel naso di chi l'ha lasciata :D )
- Fatte: sono forse le tracce più utili per capire il tipo di animale e soprattutto i luoghi frequentati. Non è un bel lavoro, ma osservare i resti di alimento ci farà capire le zone in cui si nutre.
- Tane: difficilissime di norma da trovare, a meno che non ci si trovi in un "vivaio" di quella specie..
Seguire questi segni, ha un chè di "mistico" se mi passate il termine, e spesso mi è capitato di non accorgermi del tempo che passava, seguendo qualche animale.
Seguire la traccia accuratamente, soprattutto nel folto del bosco, è una cosa che richiede infatti tempo e va fatto con calma, perchè spesso se la zona è frequentata, si possono confondere le impronte fresche con quelle più vecchie. Quando si perdono le tracce, consiglio di ritornare all'ultima trovata e iniziare a girarvi attorno a spirale crescente stando attenti a non calpestare le altre.
La cosa più importante è forse capire da subito qual' è l' animale in questione,
in modo da cercare di ragionare come lui: verrà molto più semplice seguirlo, poi.
All'inizio sembrerà una cosa molto stupida, io ogni tanto mi alzavo e mi mettevo a ridere, ma poi ci si rende conto che è in effetti una cosa utile...
Ci sarebbe da parlare su questo argomento per pagine intere, e spero che qualcun altro scemo come me lo faccia, in modo da poter imparare qualcosa io...un ultimo consiglio per il momento è di portarsi sempre dietro un coltello, non importa quanto grande, ma è molto utile innanzi tutto per sganciarci da eventuali rovi (cosa che mi succede puntualmente) ma soprattutto perchè quando ci sono detriti sulla terra, è sempre meglio spostarli con un coltello o un ramoscello: i segni di questi oggetti che facciamo inavvertitamente, si notano subito, mentre un dito troppo calcato potrebbe essere confuso come parte della traccia stessa...
Detto questo, la smetto di annoiarvi :p :cin
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
...Bellissimo e interessantissimo post, la lettura del terreno e' qualcosa di mistico e fondamentale nella caccia e non solo quando e' chiusa,soprattutto quando e' aperta....la mia lettura inizia gia' nelle stradelle,per capire se gia' la zona e' stata battuta....e poi analizzo tutto il resto...
..Spesso in base alla vegetazione siamo convinti che la zona e' quella giusta,ma l'assenza di fatte e altri segni chiave (per chi sa' interpretarli) ci induce a ricrederci...conosco tanta gente che accusa i propri ausiliari perche' sono convinti che la zona e' ottima e sono i cani inutili...ma in realta' sono loro cacciatori medi e inutili...
..da noi si dice che cu mangia fa' muddichi (chi mangia fa' molliche).....
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
grazie ky, quano puoi approfondisci anche il discorso quando puoi
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
Citazione:
Originariamente Scritto da
ilfalco
..da noi si dice che cu mangia fa' muddichi (chi mangia fa' molliche).....
Questo detto lo avevo già sentito dire, appunto a questo proposito!! :)
Wood... :D
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
lud:?:?:?:?:?:?:?
Kyran gran bel thread!!!davvero complimenti...per me é importante soprattutto per seguire le volpi!!:D
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
Grazie Ky... bellissimo thread, davvero molto interessante, altro che annoiarsi!!!
A dire la verità, a ma piace molto guardare le orme e indovinare di che animale si trtta, ma non sono mai andata alla ricerca degli animali seguendo le tracce....
Quindi se vuoi raccontarci altre cos, da parte mia sono più che gradite!!!
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
Citazione:
Originariamente Scritto da
sirók
lud:?:?:?:?:?:?:?
Kyran gran bel thread!!!davvero complimenti...per me é importante soprattutto per seguire le volpi!!:D
...riguardo la volpe se e' passata da poco riconosci l'odore caratteristico
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
[QUOTE=Kyran;41429]Questo detto lo avevo già sentito dire, appunto a questo proposito!! :)
..ti diro' di piu':
le orme..........le chiamiamo...........ràsti
la scavatina del coniglio e le fatte............ manìu
le tane................................fùliari
le striscie di terreno battute e schiacciate dal selvatico nel folto........vìoli
il posto dove il selvatico e' solito nascondersi e passa gran parte
della notte e della giornata schiacciando la vegetazione.......... jazzu
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
grazie per il thread Kyran, veramente interessante, complimenti
Ps: anche se non è facile seguire le piste (tracce) dei selvatici, io ancora oggi qualche volta ho grosse difficoltà per i più svariati motivi
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
beh big, sebbene mi dia fastidio, a volte abbandono le piste più complesse perchè non riesco a seguirne del tutto...a volte sembra che gli animali le vascondano appositamente, e a volte sembra che una traccia che 10 metri prima era bella marcata, scompaia nel giro di pochi passi...
E' per questo che sono sempre in cerca di consigli...ma per ottenerli credo sia meglio andare di animale in animale... :)
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
io di solito guardo le ''cove'' come le chiamiamo noi...dove trovo erba battuta con gli escrementi(fagiani o starne) o i buchi fatti dalle lepri...
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
Da noi di cove si trovano soprattutto quelle delle pernici e dei merli, i fagiani provarono ad inserirli qualche anno fa. Risultato? Al posto delle cove trovavo spesso tante tracce di allegre volpi, maschio, femmina e volentieri piccoli, e una gran quantità di (meno allegre) piume colorate...
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
é quello che succede anche qui...e credi che ci sia qualcuno che uccide qualche volpe????
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
Dato che ho qualche minuto di riposo per digerire l'ottimo capretto di mia nonna, continuo con qualche riga questo piccolo manuale sulle piste.
Molto importante per la determinazione di una pista è l'andamento delle serie di impronte, soprattutto quado queste sono visibili per qualche metro senza bisogno di fare un' accurata analisi di ogni singola traccia. Molto spesso, infatti, le piste vengono analizzate dal cacciatore (a volte anche inconsapevolmente in momenti esterni alla caccia) da un punto fisso, guardando una serie di impronte che particolarmente in terreni morbidi o su neve, sono in grado di dare molte informazioni sul comportamento di quell'animale.
Le andature possono essere riassunte fondamentalmente in:
Passo: spazio tra due orme successive dello stesso piede;
Scarto: distanza tra i due piedi posteriori.
- Andamento circospetto: estremamente importante in quanto riconoscere questo andamento spesso ci permette di individuare una tana, in quanto l'animale tente ad avvicinarsi a questi luoghi stando attento a non portarvi dei predatori. Questo andamnto lascia tracce ben marcate, nelle quali negli ungulati non sono presenti le dita esterne (o speroni, quindi quelle posteriori) a meno che non ci si trovi sul fango o sulla neve. Il passo è medio, e misurandolo si può avere un'idea abbastanza precisa della lunghezza dell'animale. Lo scarto è invece un pò più largo della larghezza del corpo.
- Marcia: possiamo indicarla come il normale andamento dell'animale in esplorazione, anche qui le tracce sono ben marcate o a volte leggermente sfumate sui bordi, ma generalmente anche in questo caso non sono presenti le orme degli speroni. Nella marcia il piede posteriore viene spesso poggiato sull'orma di quello anteriore, o nelle sue immediate vicinanze, e così è difficile determinare la grandezza precisa dell'impronta stessa, che viene distorta. Il passo è breve e lo scarto abbastanza rilevante.
- Trotto: è generalmente l'andatura preferita dagli animali in spostamento (e non in esplorazione) in quanto spendono poca energia in confronto allo spostamento. Caratteristica particolare di quest'andatura è che l'orma del piede posteriore è messa davanti a quella del piede anteriore, e maggiore è la distanza tra le due più alta è la velocità del trotto. Quest'ultima si può ricavare anche dal rapporto tra il passo (molto più lungo rispetto agli altri andamenti) e lo scarto (che invece è più stretto man mano che la velocità aumenta).
- Galoppo: andatura tipica di un animale spaventato, in allarme o in fuga. E' generalmente abbastanza chiara da capire in quanto le tracce si trovano molto più indistinte che negli alri andamenti (compreso il salto) anche se questo dipende molto dal terreno: in un terreno duro infatti, le tracce del galoppo saranno abbastanza chiare e poco sfumate al contrario di quelle di una marcia che nello stesso terreno risulteranno spesso solo come spostamenti della terra. Altra particolarità di questo passo è il passo, estremamente lungo e lo scarto che invece è ridottissimo. Nel gran galoppo, addirittura, le orme sembrano quasi sulla stessa linea (un paio di volte all'inizio mi pareva che l'animale avesse 4 zampe al centro del corpo :D )
- Salto: è lo spostamento tipico dei piccoli animali con zampe posteriori potenti (coniglio, roditori) e si può ricondurre anche all'andamento della lepre. Nei grossi animali è usato per superare ostacoli. In questo particolare tipo di andamento la traccia può risultare confusa, ad esempio in un terreno troppo morbido l'impronta può essere solo un profondo fosso informe. Caratteristica del salto è il fatto che in una fase dello stesso, l'animale risulta sospeso in aria; alla fine di questo momento, l'animale atterra prima con le zampe anteriori e poi con le posteriori, che vengono lasciate in genere poco davanti e spostate lateralmente rispetto alle anteriori; particolare della lepre è che le due zampe anteriori non stannno una accanto all'altra, ma una davanti all'altra, in modo che le orme formano una sorta di T. Le orme delle anteriori sono più fonde.
Come si vede, un terreno morbido non sempre aiuta l'identificazione della pista ;)
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
Questi giorni continuerò questo thread, aggiungendo volta per volta gli animali (o gruppi di animali) più comuni e trattandoli singolarmente in dettaglio...
Se riuscirò posterò anche un pò di foto per vedere le differenze, anche se in molte di quelle che ho fatto non si distingue bene soprattutto la profondità dell'orma e cercavo, ma invano, un modo per risolvere la cosa.
Per inciso: questo è uno dei periodi migliori per cercare tracce e fare "allenamento" in quanto gli animali non sono ancora troppo infreddoliti da stare troppo al coperto e quindi girano e con le prime piogge il terreno è abbastanza morbido da mettere in evidenza anche i segni minori...
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
per rendere idea della profondità metti una monetina da un centesimo e fai una foto da poggiato al terreno
Re: Orme e tracce per il cacciatore.
Iniziamo a scendere nel dettaglio partendo da qualcosa che può trovare chiunque abbia una casa o un terreno in campagna. Molti piccoli animali, in particolare ricci, ratti, topi, e altri piccoli roditori amano vivere in vicinanza di case o altre opere, spesso basta un pozzo o la casa per un'autoclave ecc.
Di questi, senz'altro i più facili da riscontrare sono i ratti, che possono essere di varia specie: ratto delle chiaviche, ratto nero, topo selvatico, topo delle case.
gli ultimi due si possono trovare nelle legnaie, nei giardini o nelle fioriere. Il ratto delle chiaviche si trova soprattutto vicino a immondezzai, o comunque zone dove si depositano rifiuti, mentre il ratto nero si arrampica in particolare in sottotetti o travi degli ultimi piani degli edifici.
Tutti questi sono plantigradi, ossia camminano poggiando a terra tutto il piede; possiedono 4 dita nelle zampe anteriori e 5 in quelle posteriori e camminano sia utilizzando l'andatura di marcia che il salto, il che si traduce col fatto che spesso le tracce si ritrovano in gruppi di 4, abbastanza ravvicinate l'una all'altra e con una marcata differenza di dimensione tra quelle anteriori (più piccole) e quelle posteriori (più grandi). Solitamente il passo è abbastanza maggiore dello scarto.
Frequenti da trovare sono le fatte e i resti degli alimenti. Mentre i primi sono relativamente facili da individuare (presentano, da freschi o per lo meno se non è piovuto in quantità) delle - anche se a volte per questi animali minime - differenze, per quanto riguarda i segni di alimentazione è meglio discuterne in seguito e paragonarli alle altre specie simili, in quanto si tratta di un argomento ben più complesso.
Le fatte dei ratti si trovano generalmente vicino alle tane, che possono essere buchi nei basamenti delle costruzioni o nel terreno, spesso vicino alla roccia o può trattarsi anche di buchi in terra non troppo profondi e coperti da un tetto di sterpaglie, quando queste siano a disposizione. Da notare che uno dei principali segni che rendono visibili queste tane sono i detriti e il sovrappiù di terriccio, pietroline, sterpi, che si trovano all'entrata delle tane stesse; diciamo che si tratta dei "detriti di scavo".
Le fatte in se sono simili se si parla del ratto nero e del ratto delle chiaviche, in quanto: entrambe le fatte hanno una lunghezza di c.ca 3 cm, sono arrotondate ad un'estremità e hanno l'altra appuntita. La punta è più dritta nel ratto delle chiaviche mentre risulta leggermente curvata ad uncino nel ratto nero. In questa specie inoltre le feci sono più scure, più sottili e compatte.
Spesso nel mezzo vi si trovano bucce di semi o pezzi di corteccia o di involucri di semi (pigne, noci, nocciole). Le fatte sono per queste due specie in 2-3 pezzi, molto ravvicinati o l'un sopra all'altro.
Per quanto riguarda il topo selvatico o il topolino delle case, le feci si trovano in legnaie, sulla base si alberi o di travi, in verande che abbiano parti in legno. Sono di dimensioni notevolmente ridotte rispetto le precedenti, e in numero grandemente maggiore: la fatta è piccola, della forma e della dimensione di un chicco di riso ed è chiara nel topo selvatico e nell'arvicola agreste e più scura e leggermente sparpagliata invece nel topolino delle case.
Ovviamente non è facile riconoscere una specie dall'altra solo dalle impronte, ma è più semplice farlo dalle fatte, anche se è da notare che queste risentono molto delle condizioni ambientali e soprattutto della pioggia o dell'umido che possono gonfiare le feci e farle sembrare di diversa forma, facendo sembrare le fatte di ratto nero come fatte di ratto delle chiaviche...ma in fondo, cambia poco :D