Io non ho avuto mai il piacere di vederla e di cacciarla.
Penso che se da noi c'è sarà sicuramente in qualche parco.
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voglio correttamente completare il discorso sulla coturnice e quindi...
nome:Alectoris graeca graeca(Meisner) il primo nome latino(alectoris)si riferisce al genere alquale è iscritta la specie,il secondo nome(graeca) è il suo vero nome,il terzo indica la sottospecie;se il secondo nome è ripetuto significa che si tratta della specie tipica.il nome tra parentesi(MEISNER) è quello del primo naturalista che la studiò.
della coturnice ALECTORIS GRAECA GRAECA(coturnice dell'Appennino) esistono due sottospecie nel nostro paese:
-ALECTORIS GRAECA SAXATILIS(coturnice delle Alpi);
-ALECTORIS GRAECA WHITAKERI (coturnice di Sicilia);
gli ornitologi ritengono che la coturnice sia arrivata in italiadall'India,durante 'era quaternaria,attraverso l'istmo,allora esistente all'altezza del Gargano,fra la penisola balcanica e quella italica.si suppone che l'insediamento della cotunice si sia limitato alle montagne dell'appennino italiano e del nord della grecia ,per l'identità di costituzione geologica e di condizioni climatiche.le coturnici furono imossibilitate a raggiugere la sardegna,perchè già distaccatasi dalla penisola italica,dove per altro già si era insediata la pernice BARBARA proveniente dall' africa;furono ostacolate,inoltre,nell'espansione verso ovest,perchè la francia era stata invasa dalla pernice ROSSA proveniente dall'africa attraverso Gibilterra e la Spagna.
la coturnice si attestò bene in sicilia,mentre rimase "tollerata"nell'arco alpino-orientale.Si può affermare che i soggetti esistenti nell'Appennino centrale e nel nord della grecia ,rappresentano i diretti discendenti del ceppo originario di ALECTORIS GRAECA GRAECA proveniente dall'india
i sessi della coturnice sono molto simili,ma nel maschio dopo il primo anno di vita,compare uno sperone corto sul tarso,che poi si accentuerà durante il corso della vita e quindì negli adulti.lo sperone è assente nella femmina.l'appenninica si differenzia da quella delle alpi(saxatilis)per una tinta vinata sul mantello,le redini nere,le copritrici castane sui fori auricolari e presenta colori generalmente più vivaci.il suo piamaggio è bellissimo per la complessa colorazione:la schiena grigia con puntine vinate;il petto grigio cenere con riflessi e sfumature azzurrine;la zona del ventre è color nocciola chiaro(color fulvo nella saxatilis);sui fianchi la colorazione è di un grigio azzurro con fasce di colori alternati:nero bianco crema,nero ,tutte sfumate da un castano acceso.la gola e la parte inferiore della testa sono color bianco sporco,cerchiate da una evidente fascia circolare nera,che partendo dalla fronte e dalle redini attravrsa gli occhi e si allarga sui lati del collo per poi unirsi alla base dello stesso.il becco,le zampe e le dita sono color rosso corallo vivo.l'apertura alare è 48/50 cm;la lunghezza 32/38 cm;il peso medio è 500/800 grammi,ma sono stati rinvenuti in capi abbattutti oscillazioni dai 450-925 grammi.
questo è quanto posso dire basandomi su fonti sicure e sul la mia esperienza diretta,per quanto riguarda la tecnica di caccia,i luoghi dove praticarla,i cani e i fucili vi..RINVIO ad altro post :purtroppo il tempo è tiranno e doveri di famiglia mi chiamano.
cordiali saluti.
complimenti
Ciao giordi avevo gia letto di questa vostra partenza....t tengo info ;)
beati coloro che abitano in un posto dove possono cacciare la vera coturnice e per vera intendo non quella dentro riserve ma in zone libere.
hai propio ragione beati loro....in sicilia c sono ma sono momentaneamente sospese dal calendario venatorio...e pensare ke nelle alpi e' cacciabile ke paradosso madornale qui ke sono tantissime kiuse li ke sempre piu cacciatori vogliono ke venga kiusa per sta scomparendo resta aperta......l italia cari miei e' questa
avendo prediletto la caccia alla coturnice per oltre 25 anni ad ogni altra ho accumulato un'esperienza che mi permette di affermare che le decisioni in merito di calenda ri venatori vengono prese a "c...o di cane".posso garantire che in montagne abruzzesi ci sono tante di quelle cotorne da essere a rischio di epidemia!queste stupende montagne sono ovviamente tutte precluse alla caccia,ma vi assicurc che quando si poteva andare i cacciatori che incontravi erano non pochi ma rari,data l'asprezza e il sacrificio richiesto da quei monti,e le cotorne c'erano e pure tante.ora le zone aperte sone pochissime e si incontrano tanti cacciatori,ma pochissime cotorne che non ti va più neanche di..spararle.quest'anno poi non hanno aperto...ormai non resta che vivere di ricordi e rassegnarsi a scrivere dei racconti delle giornate vissute!"che andassero af......"
allora sei d'accordo con me fausto?
certo che si!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!