Riferimento: Deontologia della caccia
infatti è vero, siamo trattati come degli assassini delle macchine da distruzione, non pensando che non siamo noi i piromani che distruggono migliaia di ettari di bosco ogni anno uccidendo anche la fauna che li aveva il suo habitat, quando invece il vero cacciatore è colui che per primo ama la natura ed ama passare con essa più tempo possibbile , anche misurandosi con la stessa. :AN1175:
Riferimento: Deontologia della caccia
il cacciatore deve essere prima di tutto un amante della natura e della sua fauna, poi segue tutto il resto. amandola la si rispetta e cosi la sua fauna! dobbiamo dare noi il buon esempio anche se per colpa delle poche pecore nere ci vanno di mezzo un po tutti.
sono orgoglioso di essere un cacciatore:icon_buttrock:
Riferimento: Deontologia della caccia
Una regola importante per tutti coloro che praticano la caccia agli ungulati è quella di non tirare il grilletto se non si è certi di sicuro e veloce abbattimento dell'animale. Tiri molto lunghi aumentano a livello esponenziale la possibilità di gravi ferimenti e perdita del capo con inutile sofferenza dell'animale. Poi la distanza oltre ad aumentare la difficoltà di mira diminuisce l'energia cinetica del proiettile rendendo più difficile l'abbattimento. Guardate che il cervo maschio adulto a 100 metri , e sono pochi, con un .300 W.M. o con un 7 mm Rem. M.
non si ferma subito! Esperienza insegna.