Durante l’ultima “chance”, che ci eravamo data per le mitiche Cesene (sempre attese a fine stagione) sta scomparendo per chiudere un’annata non esaltante per il passo dei nostri amici alati durante la fase “post nuziale” della loro migrazione. Almeno in Italia, perché nei Balcani, per quelle considerazioni meteorologiche in precedenza svolte (v. note su questo giornale del 23/11/2010), dove l’alta pressione l’aveva fatta da padrone, mentre da noi le perturbazioni avevano respinto quei fantastici corridoi del passo provenienti dal nord/est del Paleartico Occidentale. Pensavamo veramente che tutta l’Europa (ad eccezione della parte estrema del Mediterraneo e dei Balcani), rimasta interessata dalla morsa del gelo con temperature diurne anche sottozero, specie nei Paesi Scandinavi, e con forti nevicate in Belgio, Francia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Lituania, ci potesse regalare la discesa in lidi più ospitali del nostro grande Turdide, la Cesena, ci ha disilluso e vi è veramente la necessità di iniziare i primi conteggi di fine stagione, incominciando – ad esempio – dal recente mese di novembre dove all’Osservatorio di Arosio della FEIN è andata male rispetto ad anni ragguardevoli come il 2003 con 1.286 inanellamenti, seguiti dal 1998 con 1.047 ed, anche solo, il 1994 con 925. Quest’anno gli uccelli inanellati sono stati 376 esemplari, e cioè 4 esemplari di più rispetto al 2009 (272). Come si può notare nulla di nuovo sotto il cielo, perché anche il 2006 fu solo con 373 inanellamenti e il 2000 con 450. Sono le alternanze meteo che deviano le correnti migratorie dei nostri amici alati, ma di questo ritorneremo nella prossime settimane, quando l’esame sarà più completo ed esaustivo. Lunedì 06/12/10 - ore 12,00
informazione tratta dal sito anuu.org