Sabato pomeriggio si decide di fare una passeggiata con i cani in cerca di qualche fagiano che era stato lanciato in estate con la tecnica delle voliere a cielo aperto, ovvero delle voliere grandi costruite con il consenso dell'ATC LT1 (al suo primo anno di lavoro) in queste voliere sono stati lasciati non so quanti fagiani che avevano a disposizione acqua, cibo e riparo, in modo che potessero ambientarsi senza essere eccessivamente traumatizzati dal lancio e poi non trovare rifugio dai predatori, in un determinato periodo questi fagiani prendono possesso del territorio ed hanno la libertà di poter uscire dalla voliera quando si sentono pronti, sembra che abbia avuto un buon risultato a detta di diversi cacciatori che regolarmente si recavano in zona per controllare che tutto fosse in ordine. Così come dicevo in precedenza con Tiziano siamo andati a farci una passeggiatina, come accennato in un altro post, come faccio scendere la pointer è andata subito in ferma, pensando che fosse qualche quaglia mi recai li vicino per farle capire che ero con lei, ed invece mi accorgo che dopo un poco rompe la ferma e va ad annusare in un posto dove c'erano piume di fagiani, subito penso che fosse stato qualcuno che non c'è l'avesse fatta ed era rimasto preda di qualche volpe molto fortunata, riprendiamo ed ancora altre penne per terra, alchè mi venne il dubbio ricordando che mi dissero che si erano ambientati per bene, chiamo un amico che mi dice che il giorno prima avevano fatto dei lanci pronta caccia per l'apertura generale e che dove ero era proprio uno dei posti di lancio. Proseguiamo nella passeggiata costeggiando un canale che non potevamo attraversare, purtroppo avevano dato fuoco alle stoppie e quindi era praticamente quasi tutto bruciato, sempre sull'argine del canale mi va l'occhio più avanti e vedo una sagoma nera che corre e scompare dietro dei rovi, proseguendo parte un tenebroso che con il suo batter d'ali e canto mette in subbuglio i cani e sui padroni, si va a rimettere lontano in un boschetto, noi proseguiamo il nostro lungo argine. Questa volta è Tiziano ad avere la sensazione di aver visto qualcosa di strano muoverci circa quattrocento metri più avanti, continuiamo fino al posto in cui più o meno sembrava esserci un altro fagiano, Tiziano entra in un boschetto ed io proseguo ancora un centinaio di metri più avanti come entro sento uno sfrullare fragoroso in mezzo ai rami e il classico canto del maschio, che si rivelerà essere un bellissimo maschio, grande con una bellissima coda e altrettanto piumaggio, mi passa ad una quindicina di metri sopra la testa, qualche secondo dopo il pointer che correva sotto in mezzo al boschetto con la testa all'insu per cercare di vedere dove andava, impossibile vederlo per me, che son alto figuratevi per lei li in mezzo al folto, va bhe, ci facciamo una passeggiatina li con la speranza di incontrare ancore qualche polletto, ma per quella giornata era abbastanza. Così ci incamminiamo per rientrare alla macchina, ma c'era ancora il tempo per far si che un coniglio quasi mi gambizza, per quanta velocità portava li in mezzo, non mi aveva ne visto ne sentito, se non tiro indietro il piede preso di sorpresa da quell'improvviso essere comparsomi a non più di due metri, avrebbe dato una botta contro lo scarpone che non so chi dei due avrebbe avuto la peggio
Il mercoledi successivo alle 18.20 ero arrivato a casa, prendo i cani e vado a fare la solita passeggiata dietro casa, poi però ci ripensai e volli andare a vedere un posto, sempre vicino casa, dove potevano essersi rimessi i fagiani, tutt'al più vedevo se i passaggi tra i rovi e canaletti c'erano ancora oppure se bisognava andarci da un'altra parte, e così mi faccio un quarto d'ora di passo spiccio e arrivo dove volevo andare, i passaggi erano ancora aperti e vado con i cani nel campo abbandonato dove l'erba era abbastanza alta e c'era anche qualche rovo per riparo, una diecina di minuti e davanti il naso della setter un bel maschio si alza e se ne va tutto contento, provano a rincorrerlo, ma lo sporco le fa desistere e ritornare subito indietro, le faccio cercare bene per vedere se sentivano dove era stato e intanto che cercano li intorno sotto il naso della setter ne parte un altro che se ne va dalla parte opposta all'altro, la sfiga ha voluto che in entrambi i casi, anche se avevo i cani a portata di mano, una ventina di metri scarsi, stavo guardando sempre la pointer e non ho visto il lavoro della setter negli istanti prima dell'involo, va be, vorrà dire che sarà per la prossima.
Tirando le somme, sono abbastanza contento, in due uscite, se avessi avuto possibilità avrei riportato, salvo clamorose padelle4 fagiani e un coniglietto, però mentre tornavo a casa il mercoledì, che stavo solo con i cani, pensavo che erano i primi fagiani che alzavo da solo, e mi chiedevo se valeva veramente la pena sparargli oppure se non era meglio lasciarli liberi, con la speranza di ritrovarli altre volte, altra cosa che mi piacerebbe capire, è come mai su quattro involi, tutti e quattro maschi, e nessuna femmina, ora è vero che sono pronta caccia, è vero anche che io non ricordo lanci degni di nota da quando ho la licenza, e questo vuol dire negli ultimi dieci anni, ma le femmine le lanciano
non è che lanciano solo maschi appositamente
mettiamo che qualche fagiano abbia avuto la fortuna/bravura di salvarsi, durante stagione venatoria, poi avrebbe avuto il meritato conforto di una sua consorte
oppure è voluta questa mancata possibilità di accoppiamento
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