
Originariamente Scritto da
fausto l'aquila
Come tutti sapranno L'Avatar è l'immagine che possiamo associare al nostro nickname e che quindì compare in ogni post che scriviamo.Lo stesso Avatar si può cambiare a ns.piacimento e pertanto può variare ogni qualvolta lo desideriamo;nel mio caso più volte ho effettuato tale cambio e molti di QUELLI che sono più anziani del forum ne ricorderanno alcuni.I più frequentatori del forum si ricorderanno pure che il nick "fausto l'aquila" in realtà è un doveroso tributo che feci al capoluogo Abruzzese in occasione del drammatico e tragico sisma dell'Aprile 2009...BENE ora ci tengo a specificare che l'attuale Avatar si riferisce sempre alla mia città d'origine e non alla regina degli uccelli.Per questo allego la spiegazione del significato dell'immagine del mio attuale Avatar.
Ps.sarebbe cosa gradita se altri spiegassero il perchè della scelta del loro attuale avatar.
Immota manet
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Immota manet, letteralmente Rimane immutata, normalmente tradotta in Resta ferma, ben salda, è una locuzione latina attribuita all’umanista aquilano Salvatore Massonio (1559-1629) che a sua volta la prelevò da un brano delle Georgiche di Virgilio in cui si celebra la capacità della quercia di radicarsi fortemente nel terreno e, dunque, di rimanere ferma.
Il poeta latino utilizza la stessa locuzione anche in alcuni punti dell'Eneide: la sua variante più celebre è infatti contenuta nel libro IV in forma di invito ad Enea a non lasciarsi smuovere dalle proprie decisioni e rigettare indietro le lacrime per l’abbandono di Didone.
(LA)
« Mens immota manet, lachrimae vulvuntur inanes. »
(IT)
« Resta immutato nel tuo pensiero, lascia scorrere inutilmente le lacrime. »
(Virgilio, Eneide, IV, 449)
In questo caso il detto completo sarebbe Mens immota manet, traducibile in Rimane fermo nelle sue scelte, nel suo pensiero. Nella sua forma abbreviata (Mens immota) essa compare su una medaglia dei Gonzaga (signori di Mantova, città natale di Virgilio) insieme alla data del 1638.
Il motto nello stemma dell’Aquila [modifica]
Uno riproduzione dello stemma dell'Aquila
Per approfondire, vedi la voce Stemma dell'Aquila.
Per mezzo di Massonio, il motto di Virgilio venne rapidamente fatto proprio dalla comunità ed arrivò, sin dal XVII secolo, a campeggiare sullo stemma cittadino. È storicamente accostato alle sequenze di terremoti cha hanno colpito e distrutto L’Aquila sin dalla sua fondazione nel XIII secolo e, di conseguenza, al desiderio di risorgere dei suoi abitanti ed al fatto che la città è sempre stata ricostruita e abbia sempre conservato la sua posizione geografica e la sua centralità sociale nella valle dell’Aterno. Nella sua accezione negativa (Rimane immobile) il detto critica un atteggiamento di chiusura della città e dei suoi abitanti in una sorta di conservatorismo locale.
La locuzione compare nello stemma comunale lateralmente all’emblema dell’aquila linguata, simbolo della città, con le due parole separate nel mezzo dal trigramma PHS, sulla cui origine e significato sono state formulate varie ipotesi. La più conosciuta è quella che associa alle tre lettere le parole Publica, hic e salus che formerebbero, nel complesso, la frase Immota publica hic salus manet, letteralmente La salute pubblica qui rimane immutata; una variante di questa ipotesi è la locuzione Immota publica his salus manet, traducibile con Rimane salda a difesa della pubblica salute, dell’interesse della comunità.
Locuzioni latine