Sabato 14 agosto, vigilia di ferragosto, che si fa di bello, mi sono affacciato al lavoro, tanto le previsioni del tempo non promettevano nulla di buono, uno sguardo a cosa si diceva di bello sul forum, e poi una malsana idea per la mente mi ha balenato. Sono le 9.30 chiamo Onesimo, per vedere cosa diceva e che stava facendo, ridendo e scherzando gli ho detto che gli volevo fare una proposta indecente, un attimo di silenzio e poi "sentiamo" fu la sua risposta, gli dico che partivo da casa passavo da lui e poi andavamo a farci una passeggiata a San Marino, altro attimo di silenzio, e questa volta mi rispose "sai che potrebbe anche piacermi .... anzi mi piace proprio ... dai che ti aspetto", detto e fatto salgo in macchina e parto, a mezzogiorno meno 20 ero a casa sua, mi ha presentato i genitori e poi tutti i suoi cani, tutti rigorosamente segugi italiani, davvero belli, si rientra a casa che nel frattempo aveva fatto fare il pranzo e mi ha fatto vedere il laboratorio di ricarica (pensavo ad essere il solo ad avere cartucce sparse in camera da letto ma a quanto pare siamo almeno in due) poi di veramente bello e immenso era il trofeo di un cinghiale che è spettacolare, davvero imponente, chissà a vederlo corre dal vivo che emozione vederlo correre, mangiamo e per le 14 siamo di nuovo in marcia, prendiamo l'autostrada da Scafa (PE) per poi prendere l'adriatica e proseguire su, è stato bellissimo, seppur guidavo, vedere tutte le colline marchigiane che spesso ci circondavano e che noi attraversavamo, praticamente quasi tutte coltivate a girasoli, e il pensiero non faceva altro che andare immancabilmente alle tortore, non mi ricordavo di aver visto mai così tanti girasoli. Il traffico era abbastanza sostenuto salvo un piccolo rallentamento i cui abbiamo proceduto incolonnati piani piano, probabilmente a causa di alcuni lavori che costringevano al restringimento delle carreggiate, arriviamo all'uscita Pesaro-Urbino li il traffico si ripianta di nuovo, qualche goccia di pioggia, in lontananza di vedeva la statale praticamente libera da qui la decisione di uscire dall'autostrada e proseguire fuori, scelta che probabilmente si è dimostrata azzeccata visto che dopo un bel po' di chilometri abbiamo reintersecato l'autostrada e stavano ancora incolonnati, il tempo era variabile, intanto entravamo in terra romagnola, anche qui posti bellissimi, con tantissimi campi intorno dove si poteva cacciare dove ci immaginavamo lepri, fagiani e beccacce beatamente nascosti, a proposito di fagiani, una cosa che a raccontarla così non ci crederà nessuno, neanche io, però ero li per cui non posso che certificarlo, avevamo appena attraversato dei campi che ci avevano dato proprio l'impressione che dovevano essere abitati da tanti fagiani, poi il tempo si era appena aperto, si erano fatte le 17 minuto più minuto meno, tra una discussione e l'altra Onesimo fa: certo che però è proprio strano non aver visto in questi posti bellissimo un fagia- che lo interrompo e gli dico eccolo eccolo, l'hai vista, quasi si buttava sotto la macchina, hai visto che bella
-no finisce lui la frase, no ma dove, cavolo ero talmente concentrato a pensare (e secondo me ad immaginare i campi con i fagiani in mezzo, come del resto stavo facendo anche io) che gli è sfuggita, una bellissima femmina con una coda davvero lunghissima, mai vita una femmina con tutta quella coda, fatto sta che da che voleva buttarsi in mezzo alla strada mentre passavamo noi, ha fatto un balzo al lato e si è rimessa in un frattoncino, proseguiamo e arriviamo all'armeria che volevo visitare, ad Onesimo non avevo detto che volevo andare a fare, ma aveva già capito cosa cercavo già da quando lo chiamai la mattina!
Sapevo che l'armeria in questione fosse sotto un supermercato, e quando lo lessi la prima volta pensai, ma che strano, sotto un supermercato, possibile che non avevano altro spazio per costruire, mah boh, arriviamo vediamo il supermercato, ma non c'era nessuna indicazione riguardo l'armeria, o magari non l'abbiamo vista entrambi (stranamente) vediamo una stradina che gira intorno al centro commerciale e che scende, gli faccio vedrai che sta li sotto, scendiamo, c'era il parcheggio, ovviamente tutto occupato, ma di insegne o indicazioni neanche l'ombra, così chiedo ad un passante visto che eravamo fermi ad aspettare che si liberassero i posti, e il signore gentilmente ci disse di entrare dentro al supermercato ed andare in fondo. Io pensavo a si, allora sarà come nei centri commerciali da noi, un unico polo con tanti negozi dentro, facciamo ancora un paio di giri intorno e finalmente troviamo posto, scendiamo ed entriamo, un supermercato in piena regola, con tanto di stufette, armadietti ed un sacco di articoli per la casa, in fondo scorgiamo lo stemma della Beretta, proseguiamo e con nostro stupore niente negozio, era un reparto tutto dedicato all'armeria, abbigliamento, accessori, un sacco di cartucce di tutti i tipi e per tutti i calibri, un sacco di fucili nuovi e usati e pistole, solo questi ultimi dentro delle vetrine, anche se non ho fatto caso se erano chiuse a chiave oppure no, la gente girava li dentro con il carrello per la spesa, solo che al posto di prendere una scatola di pasta, una di zucchero una di farina, prendeva una scatola di Fiocchi, una di RC, una di Nobel Sport e così via. Poi in fondo c'era il bancone con tre o quattro ragazzi che servivano la gente, e alle loro spalle una montagna di polvere da sparo, di tutti i tipi, una sorta di paese dei balocchi per un ricaricatore, davvero uno spettacolo, fortunatamente c'era quello che cercavo io, ci accingiamo alla cassa paghiamo e ripartiamo verso casa. Fuori ancora pioggia, come seguiamo le indicazioni per l'autostrada la strada saliva sempre più fin quando incontriamo oltre alla pioggia pure un banco di nebbia che nasconde la montagna e che condente di vedere si e no venti metri davanti a noi, poi fortunatamente, dopo pochi chilometri sparisce tutto rimane una leggera pioggerellina, ancora una coda per andare a prendere l'autostrada ed ancora una uscita dal percorso ideale per uno alternativo, praticamente riattraversiamo ancora le splendide campagne romagnole, con passaggi davvero bellissimi per poi praticamente risbucare di fronte alla fila di macchine che portavamo davanti, con la differenza che non ci siamo fermati mai, avremmo anche allungato ma ne è valsa veramente la pena. Imbocchiamo l'autostrada a Rimini e proseguiamo diretti verso casa, questa volta senza alcun rallentamento, alle 21. 30 lasciavo Onesimo a casa due minuti per sgranchire le gambe e poi di nuovo in macchina verso casa, raggiunta alle 00.00 circa, senza alcun risentimento di stanchezza, tant'è che a letto ci sono andato alle 2.00
Ma dove si trovano due matti come noi![]()