OSIMO (Ancona). Contrariamente a quanto dichiarato dalla portavoce dell’Associazione degli Amici degli Animali, il Comune di Osimo, sia con la precedente che con l’attuale amministrazione, già da tempo sta cercando di porre rimedio alla forte espansione numerica dei piccioni sul territorio Osimano. Basti pensare al divieto di alimentazione dei piccioni in tutto il territorio comunale (e ciò non per far morire di fame i volatili, ma per rispettare le condizioni dell’ecosistema in cui vivono), secondo quanto disposto dall’Ordinanza del sindaco prot. 36077 del 21.10.2008, il ricorso ai falconieri che tuttavia ha sortito un risultato insufficiente, il piano di bonifica delle Mura Civiche mediante installazione di dissuasori meccanici, puntali e reti antintrusione a chiusura di locali e nicchie di nidificazione, da via Cinque Torri fino a lago Trieste ed anche l’installazione, in posizioni ritenute strategiche, di postazioni di cattura a scopo diagnostico.
Inoltre, nel mese di ottobre, questa amministrazione ha commissionato uno studio, ad una ditta specializzata, finalizzato all’individuazione numerica di piccioni sul territorio comunale e in particolare nel centro storico. A risultati ottenuti, è emersa in maniera inequivocabile l’entità del problema e si sta procedendo ad individuare un programma di interventi finalizzati alla riduzione dell’attuale popolazione di piccioni. Tali interventi verranno adottati nel pieno rispetto delle esigenze dei cittadini osimani, in particolare quelli del centro storico, delle associazioni degli agricoltori, degli animalisti e della conservazione del nostro patrimonio architettonico. Il tutto si deve considerare nella situazione economica in cui versa il nostro paese con il patto di stabilità che non concede alle pubbliche amministrazioni adeguate risorse finanziarie.
L’amministrazione comunale è comunque disposta a valutare, congiuntamente con le varie associazioni di animalisti, che sempre si sentono calpestate quando si cerca di risolvere il problema, interventi che non prevedano l’abbattimento degli animali, purchè le medesime associazioni si prendano carico delle problematiche sia economiche che gestionali che tali soluzioni possano comportare per non costringere il Comune a scegliere tra “piccioni o persone”.
(tratto da '' sei favorevole alla caccia?'')