questa cosa mi ha lasciato senza parole, voglio vedere che effetto fa su di voi
Sicilia, oasi di Ponte barca
Venerdì, 30/10/2009, è apparso un articolo su “La Sicilia” che informava della nascita dell’Oasi Ponte Barca, in territorio di Paternò in provincia di Catania.
L’Oasi Ponte Barca è stata istituita dall’Assessorato per l’Agricoltura e le Foreste, lo stesso Assessorato che in CINQUE mesi è riuscito a subire ben SEI ricorsi contro suoi Decreti, per non essere riuscito a svolgere nei tempi e modi corretti gli adempimenti previsti dalla legislazione vigente.
A parte le solite roboanti frasi di circostanza, sull’importanza dell’area per la sopravvivenza di centinaia di specie animali, quasi tutte, ovviamente, a rischio d’estinzione, ma guarda un po’, la realtà è ben diversa.
Infatti, l’area denominata Ponte Barca è già oggetto di tutela, essendo inserita tra i Siti di Importanza Comunitaria e le Zone di Protezione Speciale con codice ITA070025 denominato “Tratto di Pietralunga del Fiume Simeto” di ben 675 ha, nell’ambito della Rete Natura 2000, costituita in ossequio alle Direttive Comunitarie.
In effetti, la protezione del relativo habitat è ampiamente soddisfatta dai vincoli apposti dalla legislazione vigente in materia, in particolare: la Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, la Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”, il DPR 357/97 e succ. modifiche, nonché il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 17/10/2007 e succ. modifiche; infatti, tali vincoli sono stati istituiti al fine di ottenere il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
In ossequio a tali disposizioni, è stato già nominato un Gestore da parte dell’Assessorato Ambiente e Territorio, con l’incarico di tabellare, vigilare, censire e migliorare l’area di competenza, in una parola “gestire”, a fronte di un cospicuo contributo finanziario di provenienza europea.
I più smaliziati tra chi ci legge, allora si chiederanno perché aggiungere un ulteriore e formale vincolo nell’identica area protetta?
Noi non lo sappiamo.
Ma, coscienza c’impone d’informare chi ci legge che, a fronte dell’istituzione di un’Oasi, è necessaria la nomina di un Gestore con l’incarico di tabellare, vigilare, censire e migliorare l’area di competenza, in una parola “gestire”, a fronte di un cospicuo contributo finanziario da parte della regione Sicilia.
Quella stessa regione Sicilia che piange miseria e non riesce a comprare la carta per i propri uffici, ma questa è un’altra storia.
A.S.C.N.