Re: Come fa ad esistere la LAC? –
15/01/2010,09:52

Originariamente Scritto da
ludwig
Nella infinita categoria di ignoranti che popolano il mondo dei "verdanimalambientalisti" (termine caro a ll'amico Big) quelli della LAC (lega per l'abolizione della caccia) sono quelli che più di tutti risiedono sull'organo s.m..
Infatti mi chiedo, vi chiedo e chiedo, soprattutto ai nostri rappresentanti di categoria, come fa ad esistere una associazione per l'abolizione di un' attività legale prevista dalla normativa di uno stato?
Se taanto mi da tanto allora possiamo fondare tutte le associazioni più astruse di questo mondo atte ad abolire qualcosa che a quacluno o a tanti di noi non piace....qualche esempio? la LAB (lega per l' abolizione delle bici), la LAS ( lega per l'abolizione della scuola, per la contentezza di molti giovani)la LAM (lega per l'abolizione delle mutande) la LAC(lega per l'abolizione dei cretini).ecc.
Però la prima che si potrebbe fondare è soicuramente la LALAC (lega per l'abolizione della lega per l'aboliizione della caccia)



Ludwig
Una voce fuori dal coro ci deve pur essere (e chi se non il sottoscritto rompic....?). Leggendo anche in altri forum leggo spesso di questi interventi.
Di una cosa però bisogna dare atto a questi signori: di coerenza e compattezza.
Caratteristiche che non sono nostre. Nel senso che la compattezza fra i cacciatori non c'è: i selecontrollori contro i cinghialai, i cinghialai contro i postaioli, i postaioli contro i beccacciai e chi più ne ha più ne metta.
Sono infatti convinto che fintanto che la nostra categoria sarà cosi frammentata questi signori avranno sempre più visibilità della nostra. Prendo ad esempio il caso dei cavalli salvati in provincia di Padova e riportato ampiamente da "Striscia la Notizia". Alla fine del servizio si vedeva un indirizzo email "lacpd@abolizionecaccia.it". Ovviamente grazie a questa trasmissione questi signori (qui però mi chiedo cosa centrino coi cavalli) hanno goduto di grande visibilità. Ma io mi chiedo. Ma i cacciatori di Padova dove cavolo erano? E' possibile che nessuno passando per quelle campagne abbia mai visto tale scempio? O forse è perchè noi pensiamo sempre e solo al nostro carniere e ce ne freghiamo di quello che ci accade intorno?
Si può dire che la caccia è sempre una questione d'amore.
Il cacciatore è innamorato della selvaggina; i veri cacciatori sono realmente amici degli animali. Mentre è a caccia, il cacciatore oltrepassa il suo ruolo; è infatuato dall'animale che ha avvicinato e che vuole catturare - null'altro esiste per lui, al mondo.
Tania Blixen