La mia cara nonna, oltre ad avermi regalato bellissimi ricordi sul mare e sulla pesca, mi ha anche saputo regalare, anzi soprattutto questo, bellissimi ricordi di passeggiate tra campi, boschi, prati... alla ricerca della natura e ogni tanto dei suoi frutti... come per questa stori i funghi...
Era uno dei tanti bellissimi gorni, in cui sapevo che la nonna mi avrebbe portato con sè...
Ero nel mio letto caldo, nella casa di campagna... ma non riuscivo a dormire, tanta era l'agitazione nel mio cuore..
sapevo che la nonna era in piedi già da un pò ed era già uscita per scovare i primi funghi...
Aspettai paziente fino alle otto, poi non ce la feci più e scesi in cucina...
Non avevo nemmeno la forza di fare colazione, preparai uno zainetto, con dentro del succo di frutta e dei biscotti, li avrei mangiati per strada..
Finalmente la sentii.. stava arrivando.. evviva!!!
Aprii la porto e le corsi incontro..
Lei mi abracciò, e io le dissi felice che avevo già tutto pronto...
Partimmo... lei bella, con il suo fedele bastone, io armata di tana voglia ed entusiasmo...
Decidemmo di andare in un bosco, che io lei avevamo soprannominato "il bosco di Semola"...
Camminammo per lunghe strade sterrate in mezzo alle colline tra i boschi...
Finchè arrivammo al'ingresso del bosco...
Una stradina d'erba faceva il suo ingresso nel bosco.. era tanto bella, ricoperta della brina del mattino.. camminando sentii l'odore delle foglie cadute dagli alberi...
Mi divertii ad ascoltare il rumore della natura e di suoi abitanti...
Arrivammo nel bosco dove uno spiazzo si apre davanti a noi..
Lì c'era una casetta, che solo in seguito scoprii essere una posta per i cacciatori...
Entrammo e ci sedemmo lì a consumare la nostra colazione... che sebrava molto più buona del solito mangiata lì...
Riprendemmo a camminare e ad un certo punto lo vidi..
Un fungo enorme... mia nonna mi disse che era una mazza di tamburo e che non ne aveva maiviste di così grandi..
Io la guardai affascinata.. era enorme.. e siccome io ero piccola, avevo cinque anni, mi sembrava ancora più grande...
Ero assorta a studiare quel fungo, cos' enorme da sembrarmi irreale..
Mia nonna mi disse che così grosso, non sarebbe probabilmente stato buono da mangiare, anche perchè era molto vecchio..
Così lo staccò dalla terra con cura e me lo diede...
Quanto ridere!!!!!
Io lo presi in mano e sembrava un enorme ombrello!!!
Rdendo, ci incamminanmmo per tornare acasa, ormai la fame cominciava a farsisentire e c'era ancora un bel pezzo di strada da fare a piedi...
Io tenevo sempre il mio fungo-ombrello alto sopra la testa e mi facevo grandi risate..
Purtroppo però ad un certo punto, il mio "ombrello" si ruppe e mi cascò sulla testa... ci rimasi così male!!!
Scopiai a piangere.. il mio ombrello si era rotto!!
Mia nonna seppe consolarmi nel modo giusto.. mi disse che il fungo era vecchio, mi aveva fatto giocare, ma poi stanco aveva deciso di restare lì nel bosco e quindi si era lasciato cadere...
Io mi lasciai convincere dalla sua storia.. così lo raccolsi... e lo appoggiai nascosto sul margine del bosco e gli dissi fai la nanna...
Coaì di nuovo ridendo, tenendoci per mano, tornammo a casa, da un'altra splendida avventura..
Laura