Avendo a disposizione solo il sabato e la domenica per poter portare a sgranchirsi le zampe della mia Sila, (purtroppo con le giornate corte in inverno non riesco a portarla fuori in mezzo alla settimana) anche questo sabato e domenica mi sono andato a fare due passeggiate di un'oretta circa dietro casa (con il cane al guinzaglio). Sabato pomeriggio sono stato in alcune buchette di acqua piovana che si sono formate per le numerose piogge di questi ultimi tempi, di solito, ma in particolare in questo periodo, c'erano sempre frullini e beccaccini (una volta ci ho trovato anche un'alzavola ferita probabilmente causata dall'urto contro una linea elettrica di alta tensione) ma a conferma che quest'anno non è stato prodigo di questi due selvatici, non ne ho alzato neanche uno, solo qualche allodola, ho proseguito il mio cammino costeggiando una scolina (fosso di scolo delle acque piovane non molto profondo che normalmente si trovano nelle campagne) con ancora un po’ di acqua che scorreva, ma nulla neanche li. Per tornare a casa decido di passare lungo una sponda di un canale ma niente anche qui, solo una gallinella d'acqua che non si era accorta del mio arrivo ed un merlo che si era nascosto nelle folte spine dell'altra sponda, non si sono visti neanche i tordi, che di solito sono presenti dopo la chiusura della caccia.
Domenica mattina sono uscito verso le 10.30-10.45, con destinazione un altro canalone sempre vicino casa, dove non c'è acqua nel letto, ma al contrario sulle sue sponde e nelle vicinanze delle sponde ci sono dei posti ideali per le rimesse delle Beccacce. Infatti mio padre erano un paio di sere che mi diceva che vedeva passare una Beccaccia nei dintorni di casa, così quale miglior occasione di fare una bella passeggiata in campagna sapendo che c'è la possibilità di poter vedere ancora una volta il volo della regina del bosco, di sentire il suo inconfondibile sbatter d'ali per alzarsi in volo ed allontanarsi dal possibile seccatore di turno, in una bellissima mattinata di sole.
Purtroppo per me e per tutti noi cacciatori, ma per fortuna delle Beccacce, quest'anno il freddo e la neve che questo porta con se, è arrivato con almeno 15 giorni di ritardo, così dopo le abbondanti nevicate della settimana scorsa, le Beccacce si sono decise a tornar giù a valle per trovare cibo e una temperatura sicuramente più gradevole.
Incomincio la mia passeggiata all'interno di questo canalone, e si vede che era un'altra musica rispetto all'uscita del giorno prima, diversi merli sfrecciano lungo i folti rovi lungo le spallette, ed anche qualche tordo si alzava abbastanza controvoglia dal terreno per portarsi di vedetta sulle piante più alte ormai totalmente spoglie dalle foglie, così cammina cammina immaginando di sparare di qua e di la, arrivo alla fine dove non si poteva più proseguire perché i rovi erano troppo folti e chiudevano tutto il passaggio, così mi fermai a vedere se c'era la possibilità di passare da qualche altra parte, ma nulla, c'era solo una specie di sentiero fatto da qualche altro cacciatore in tempo di caccia aperta che si era azzardato a traversare 7-8 metri di rovi alti un altro paio, in un punto un po’ meno fitto, che separavano il canalone dal terreno pulito, mi giro dietro perché non avevo voglia di fare lo stesso, e faccio appena un metro indietro che alle spalle sento un fragoroso rumore che mi fa girare di scatto e che confermava la presenza di una Beccaccia in quel posto. Proprio al centro di qui rovi dove c'era l'eventuale punto di attraversamento, la vidi che mi sarà stata si e no a 2-3 metri alzarsi a candela per circa 2-3 metri (giusto per alzarsi sopra i rovi) e poi via dritta costeggiando il canalone per altri 150-200 metri fino a scomparire dietro delle piante di mimose orami in fiore. Non eravamo nella giusta posizione per poter far fiutare al cane l'emanazione, però vi posso dire che l'ha sentita frullare per terra e si è girata anch'essa di scatto per poter accertarsi di cosa stesse accadendo, come vide che una possibile preda stava volando via dopo qualche secondo, che penso impiegò per capire se era pericoloso o no (non ne ha trovata ancora nessuna) provò a partire verso quel viottolo che si era formato, ma non fece molta strada (un paio di metri del guinzaglio). E così ho avuto la fortuna e il piacere di rivedere il suo volo che sembrava quasi non temere la mia presenza, quasi sapesse che non correva pericolo diretto, ritornammo così contenti a casa, io perché avevo visto una Beccaccia, e sopratutto perché il cane sembrava interessato al selvatico, anche se non l'ha trovata direttamente e non l'ha potuta abboccare, però almeno l'ha sentita e vista. Speriamo bene per il prossimo ottobre.