..Come tanti di noi ho avuto la fortuna di un padre cacciatore, era il 2 novembre di 28 anni fa' ,avevo sei anni e nonno mi fece trovare appena sveglio, tra tanti regali subito accantonati ,la tanto richiesta doppietta montecarlo, quella coi botti fulminanti che si mettevano nelle cartucce da mettere all'inteno come un fucile vero,completa di cartuccera e cinghia...dopo avere provato l'imbracciata e quattro fulminanti andai nella stanza ripostiglio che profumava e profuma ancora, anche se non abitiamo piu li, di caccia, quell'odore misto di olio,cuoio,bossoli di cartone sparati ed erbe profumate raccolte fresche nel bosco e messe nei taschini delle camicie o nei tascapani e li' a seccare,li dove mio padre teneva tutto l'occorrente per la caccia,fucili,cartucce ,gilet,scovolini,olio,il tutto scrupolosamente conservato nella confusione di uno sgabuzzino di famiglia, dove tutto il puo'servire viene accatastato li...
...presi la scaletta, aprii l'armadio presi l'olio Singer, oliai per bene l'arma la riposi nel fodero di similpelle secco, perche' se prendevo quello di cuoio con la lana dentro succedeva un bordello...e riposi l'arma nell'armadio, tra i fucili di mio padre,ora bisognava ringraziare nonni e zii al cimitero e poi pomeriggio a caccia con la squadra di mio padre...
...arrivati sul posto tutti uscirono i foderi e anche io,uscii il fucile non senza averlo prima appoggiato col fodero sul cofano della macchina come facevano i grandi che se la ridevano sotto i baffi...
...date le disposizioni, come al solito, anziche' andare con mio padre andai con Peppuccio, lui era il mio mito, non certo per le sue prodezze a caccia ma per la statura (era ed e' un metro e sessanta scarso),aveva il fucille piccolo come il mio (uno Zoli slug che su di lui sembrava uno da Trap) e soprattutto per il suo mitico pugnale che dalla cinta arrivava quasi al ginocchio...
....Peppuccio era un gran padellaro e la colpa ricadeva sempre sulle cartucce,e io ero il suo testimone difensore ...
...dopo aver camminato, io sempre dietro di lui per motivi di sicurezza, ci appostammo dove c'era stato detto e alcuni minuti dopo i segugi salivano lungo il valico verso di noi scagnando, era sicuramente una volpe e Peppuccio girandosi verso di me con l'indice a tagliare il naso i baffi e le labbra mi indicava di star zitto e fermo...e cambio' cartuccia schiacciandomi l'occhio come per dire con queste oggi la fotto!!!...
...i segugi erano sempre piu vicini e Peppuccio comncio' ad alzare il suo slug e a guardare verso il valico...
...ad un tratto vidi con la coda dell'occhio la volpe che era passata dietro di noi ma Peppuccio non si era accorto di nulla, allora alzai la mia doppietta presi la mira e sparai due colpi in rapida successione...dopo essere saltato in aria per lo spavento Peppuccio si giro' verso di me e seguendo la direzione delle mie canne vide la volpe infilarsi tra le felci, si mise a correre per qualche metro e sparo' due colpi alla volpe ormai svanita....
...arrivati in macchina, dovendo giustificare i due colpi sparati ...e come al solito nulla, Peppuccio racconto' tutta la scena, allora tutti rivolsero lo sguardo verso di me che non seppi far altro che esclamare la miticafrase.....
.... sti cartucci su na' minchia....e ci fu' un boato di risate con le lacrime e sfotto'....dopo di che riposi il mio fucile nel fodero e salutai a tutti....
...e tutti o quasi... ancora oggi mi ricordano quel giorno ... e quei periodi che a ripensarci mi viene sempre un gran magone...