Secondo delle indagini ittiologiche, poco più di cento anni fa in provincia di Pavia erano presenti 26 specie di Pesci e 3 di Ciclostomi: storione comune, storione cobice, storione ladano, cheppia, trota fario, temolo, luccio, triotto, pigo, cavedano, vairone, tinca, scardola, alborella, savetta, lasca, barbo comune, barbo canino, carpa, cobite comune, anguilla, bottatrice, pesce persico, scazzone, ghiozzo padano, passera, lampreda di mare, lampreda di fiume, lampreda di ruscello…

Mentre nel 1976 le acque pavesi ospitavano 45 specie di Pesci e due di Ciclostomi…
nelle ultime indagini, condotte dalla Provincia di Pavia a partire dal 1986, nel confermare sostanzialmente questo quadro hanno tuttavia fatto registrare il progressivo aumento dei pesci alloctoni di recente introduzione.
Le modificazioni intervenute nell'ultimo secolo sono consistite nella scomparsa di alcune specie autoctone, nell'acquisizione di altre anch'esse appartenenti alla fauna italiana ma non riscontrate in precedenza e nell'introduzione di numerose specie esotiche….

In riferimento alla fauna autoctona non si registrano più da lunga data segnalazioni di passera, lampreda di mare e lampreda di fiume; non si hanno inoltre da più di un ventennio riscontri diretti della presenza della cheppia, dello storione ladano, dello storione comune e dello scazzone. Sono invece da considerarsi appartenenti all'ittiofauna pavese autoctona trota marmorata, sanguinerola, gobione, spinarello, cagnetta, cobite mascherato e panzarolo….

Nell'ultimo secolo si è registrata l'introduzione di un grande numero di specie esotiche: persico sole, persico trota, pesce gatto, trota iridea, salmerino di fonte, gambusia, siluro, carassio, carassio dorato, carpa erbivora, carpa argentata, carpa testa grossa, pesce gatto punteggiato, pesce gatto africano, lucioperca, pseudorasbora, abramide, blicca, rutilo, acerina, rodeo amaro, cobite di stagno orientale, barbo d'oltralpe, aspio…
Le pratiche ittiogeniche che hanno determinato questa massiccia presenza di specie alloctone sono state effettuate in tempi differenti, dall'inizio del secolo scorso ai giorni nostri, e sono avvenute sia volontariamente, per scopi economico-commerciali, ornamentali, pesca sportiva o lotta biologica, sia involontariamente, con specie sfuggite da allevamenti o specchi d'acqua privati o immesse insieme ad altro materiale da ripopolamento cui erano frammiste….
Oltre ai mutamenti registrati nella composizione del popolamento del complesso delle acque provinciali si sono rilevate profonde e diffuse variazioni nella tipologia e nella consistenza delle comunità ittiche dei singoli corpi idrici, con la riduzione o l'ampliamento dell'areale di distribuzione delle specie indigene e la maggiore o minore diffusione di quelle esotiche….
Escludendo poche eccezioni, si può senz'altro affermare che le specie autoctone hanno notevolmente ridotto la loro presenza mentre parte di quelle introdotte si sono acclimatate e diffuse….
Questa tendenza è particolarmente grave per le numerose specie autoctone endemiche, per gran parte delle quali la scomparsa dal bacino del Po segnerebbe non solo una riduzione della biodiversità locale ma la vera e propria estinzione: lampreda padana, storione cobice, pigo, triotto, vairone, alborella, savetta, lasca, barbo, barbo canino, cobite, cobite mascherato, trota marmorata, ghiozzo padano, panzarolo…
Tra queste ultime, sulla base degli ultimi rilevamenti, appare particolarmente critica la situazione dello storione cobice, della trota marmorata, della savetta, del cobite mascherato e del panzarolo….
Meno drammatico ma comunque grave è lo stato delle popolazioni di lampreda padana, pigo, lasca, barbo canino e cobite…
La drastica diminuzione di altre specie sicuramente importanti dal punto di vista della pesca è invece meno significativa dal punto di vistadi conservazione, perché la loro distribuzione è ben più ampia e si estende almeno all'intera area continentale…. Al riguardo si possono citare anguilla, tinca, luccio, temolo e pesce persico.
Le profonde modificazioni del popolamento ittico delle acque pavesi sono state causate in grande misura dal mutamento degli habitat, determinato dal concorso dei seguenti fattori prevalenti: alterazione degli alvei con drastica riduzione delle superfici di pertinenza fluviale; degrado del livello idroqualitativo; sottrazione d'acqua e artificializzazione dei regimi idrologici….
Alle alterazioni ambientali si sono aggiunte le conseguenze di altre azioni umane: ripopolamenti ittici mal programmati; sovrappesca o pesca abusiva (storione cobice, trota marmorata); introduzione di specie ittiche esotiche. Inoltre, tra le numerose ragioni di diminuzione della fauna ittica nell'ultimo decennio ha assunto un ruolo decisivo il prelievo operato da uccelli ittiofagi, cormorani e in minor misura ardeidi….