Vi riporto qui di seguito il resoconto di una interrogazione parlamentare per chiarire se e quanti finanziamenti pubblici finiscono agli ambientalisti
interrog.Carrara su finaziamenti ad ambientalisti
SENATO Legislatura 16º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 299 del 10/12/2009
CARRARA – Ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’economia e delle finanze – Premesso che l’8 ottobre 2008 l’interrogante ha presentato l’atto di sindacato ispettivo 4-00638, riguardante i finanziamenti pubblici e i benefici economici delle associazioni ambientaliste, animaliste e anticaccia, che, ad oggi, non ha ancora ricevuto risposta;
considerato che:
per quanto consta all’interrogante, nel corso degli ultimi anni le associazioni ambientaliste, animaliste e anticaccia – in particolare le associazioni Altura, Amici della terra, Animalisti italiani, Ente nazionale protezione animali, Fare verde, Greenpeace, Fondazione mediterranea Falchi, Italia Nostra, Lega per l’abolizione della caccia, Lega anti vivisezione, Legambiente, Lega Italiana per i diritti degli animali, Lega italiana protezione uccelli-Birdlife Italia, Memento naturae, No alla caccia, Organizzazione internazionale protezione animali, Wolf Emergency, Mountain Wilderness, Vas, Associazione vittime della caccia e WWF Italia – hanno ricevuto, a vari titoli, importanti finanziamenti pubblici e benefici economici quali donazioni ed elargizioni;
il Ministero dell’ambiente, ad esempio, si sarebbe avvalso della consulenza dell’associazione Lega italiana protezione uccelli per individuare le Zone di protezione speciale e dei Siti di interesse comunitario;
altre risorse pubbliche sarebbero, inoltre, state destinate ad analoghe associazioni per la gestione dei parchi ed oasi di rifugio,
l’interrogante chiede di sapere:
se e quali contributi siano stati destinati alle associazioni citate in premessa;
quale sia l’importo attribuito ad ogni associazione negli ultimi quattro anni e a quale titolo;
se e quali attività abbiano svolto le predette associazioni;
se e quali risorse siano state assegnate negli ultimi quattro anni alle associazioni WWF, Legambiente, Lega italiana protezione uccelli, Lega per l’abolizione della caccia, Italia nostra per la gestione dei parchi ed oasi di rifugio e di quale entità.
(4-02390)
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CARRARA – Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’interno – Premesso che:
la Lega per l’abolizione della caccia (LAC) ha lanciato sul proprio sito () la notizia del via al cosiddetto “Campo antibracconaggio” nelle valli bresciane in collaborazione con il “Komitee gegen den vogelmord”;
da quanto riportato nell’articolo pubblicato sul sito, alcune decine di volontari giunti da tutta Italia e da Germania, Polonia, Gran Bretagna e Stati Uniti per tutto il mese di ottobre 2009 avrebbero percorso le valli bresciane che, a loro dire, sarebbero costellate di trappole e reti di cattura;
le caratteristiche richieste a chi avesse voluto prendere parte al “Campo” sarebbero state una buona resistenza fisica (essendo prevista una marcia di 6/8 ore al giorno) e capacità di autocontrollo nelle situazioni di contrasto con i cacciatori;
ai partecipanti sarebbe stato inviato un vademecum contenente le regole base predisposte al fine di ottimizzare le forze dei volontari nella ricerca e nella distruzione delle trappole;
considerato che:
la categoria dei cacciatori non è avvezza a tendere né trappole, né reti, come, al contrario, fanno i bracconieri, che non sono cacciatori;
il nostro Paese impegna importanti risorse economiche nella vigilanza del territorio e, in particolare, contro i bracconieri;
considerato, inoltre, che:
per quanto consta all’interrogante, già nel 2006 il Prefetto di Brescia avrebbe ricevuto una denuncia-esposto da parte dell’Associazione cacciatori lombardi (ACL) che segnalava la presenza nelle valli bresciane dei citati “volontari” della LAC;
a seguito di detta denuncia-esposto la Prefettura avrebbe inibito ogni attività alla LAC,
l’interrogante chiede di sapere:
se corrisponda al vero che volontari della LAC e altri cittadini stranieri abbiano effettuato un servizio di antibracconaggio e, in caso affermativo, con quali esiti;
se i volontari siano stati autorizzati a svolgere detta attività e, in caso affermativo, da chi;
se e quali azioni siano state intraprese al fine di evitare che le attività svolte dalla citata LAC interferissero con quelle degli organi di vigilanza e di polizia preposti;
se e quali provvedimenti intendano porre in essere al fine di evitare che episodi analoghi a quello descritto abbiano a ripetersi.
(4-02391)
Tratto da sito del Senato Senato della Repubblica