Discussione: La malattia di Lyme

Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1 La malattia di Lyme 
    Ho pensato di mettere questo articolo nella sezione degli ungulati ( cervi e caprioli) perché sono proprio loro che, portatori di una zecca diventano con lei veicoli dell’infezione di cui sto per parlarvi. Non bisogna impaurirsi per la presenza di forme batteriche, virali o parassitarie che fanno parte del mondo biologico ma, una conoscenza anche generica delle patologie delle quali questi microrganismi sono agenti serve ad evitarli. Questo è lo scopo del presente scritto
    Se tra i lettori ci fosse un veterinario od un medico che volesse approfondire i temi che stiamo trattando sarebbe un utile aiuto per tutti noi che siamo a contatto con la fauna selvatica e con gli animali domestici.

    Riconosciuta per la prima volta a Lyme nel Connecticut dove nel 1975 alcuni ragazzi furono colpiti da artrite reumatoide giovanile.
    Nel 1982 Willy Burgdorfer individua l’agente della malattia: Spirocheta - Borrelia Burgdorferi.
    Veicolo: la zecca Ixodes Scapularis .Ixodes Ricinus.
    Potrebbe avere carattere potenzialmente invalidante.
    L’individuo si infetta dopo che il veicolo, la zecca infetta da Borrelia, si e’ fissata nella cute.
    Mentre la zecca si nutre del sangue dell’ospite, la B. Burgdorferi si moltiplica nel suo apparato digerente . Passa quindi nel circolo sanguigno della zecca, migra nelle ghiandole salivari e con la saliva nella cute dell’ospite.
    Occorrono quindi 36- 48 ore per essere infettati.

    Sintomi caratteristici
    Il 60% dei pazienti presenta il caratteristico ERITEMA CRONICO MIGRANTE (ECM). Può durare alcune settimane e se e’ peggio solo alcuni giorni . In questo ultimo caso può passare inosservato.
    Altri sintomi
    Brividi, febbre, affaticamento, dolori articolari e perdita dell’appetito.

    Disturbi
    In circa il 20% dei pazienti appaiono disturbi neurologici precoci. In una di queste manifestazioni , la paralisi di Bell, si verifica una paralisi monolaterale o bilaterale del nervo facciale che può durare settimane o mesi e poi si risolve con un totale recupero della mobilità.
    Alcuni sintomi possono essere meningite anticipata da cefalea, rigidità del collo e fotosensibilità, encefalite con sonnolenza, perdita della memoria e cambiamenti di umore. Infine neuropatia radicolare. Questa ultima e’ una irritazione dei gangli delle radici spinali . (Zone dolenti, soggette a formicolii od insensibili).
    Cuore
    Nel 5-10% dei pazienti blocco atrio- ventricolare , una alterazione del ritmo cardiaco. Questo disturbo non e’ permanente ma passa nel giro di 10 giorni.

    Si possono avere anche dolori lievi muscoloschelettrici, dolori vaghi migranti senza tumefazioni che interessano muscoli, tendini ed articolazioni.. Molto diffuso un dolore a livello dell’articolazione temporo- mandibolare..
    Comunque anche questi sintomi scompaiono nel giro di settimane o mesi.

    CONSEGUENZE
    Circa sei mesi dopo l’infezione , nei pazienti che non hanno ricevuto un adeguato trattamento antibiotico , si verificano episodi di artrite conclamata in alcune articolazioni , in particolare al ginocchio , con dolore e tumefazione. Questo normalmente in almeno la meta’ dei soggetti. Al contrario di molte forme di artrite , anche reumatoide, in cui sono colpite le stesse articolazioni ai due lati del corpo, l’artrite di Lyme ha le caratteristiche di non essere simmetrica.

    *******************
    Ceppi differenti di Borrelia Burgdorferi.
    Europa:
    L’artrite cronica e’ rara ma sono molte le complicazioni neurologiche a lungo termine. Deficit cognitivi e demenza.
    E’ presente nel 10% dei pazienti la acrodermatite cronica atrofizzante.

    Stati Uniti:
    Artrite cronica.
    La malattia di Lyme resiste a cure antibiotiche se diagnosticata in fase avanzata con effetti collaterali come induzione ai calcoli biliari. Nota: Ad ogni modo questo e’ da verificare.

    La disseminazione di Borrelia Burgdorferi nell’organismo può provocare patologie pressochè in ogni organo ed apparato. I più colpiti sono: la cute, il cuore, le articolazioni ed il sistema nervoso.
    Sono poco chiari gli eventi molecolari che provocano i sintomi dell’infezione da B. Burgdorferi.
    I sintomi possono essere causati dalla risposta infiammatoria dell’organismo stesso ai microrganismi che hanno colonizzato i siti bersaglio.
    Nella risposta infiammatoria le molecole e le cellule del Sistema Immunitario (anticorpi e macrofagi) migrano verso il tessuto infettato e cercano di attaccare gli invasori.
    Il processo infiammatorio può produrre gonfiore e arrossamento.

    E’ chiaro che e’ importante una diagnosi ed un trattamento tempestivo della patologia di base per evitare effetti gravi.
    La diagnosi, comunque e purtroppo, non e’ facile da formulare specialmente se non e’ presente il caratteristico eritema.
    Test Ematici
    I test ematici disponibili per la diagnosi della malattia di Lyme rivelano anticorpi che, spesso, appaiono in circolo solo dopo diversi mesi dall’inizio dell’infezione.
    Bisognerebbe iniziare il trattamento se il soggetto e’ stato punto dalla zecca.
    Risposta immunitaria
    Quali sono i componenti la Spirocheta che più facilmente inducono una risposta immunitaria? Speciale attenzione viene ora dedicata alle proteine della superficie dell’involucro esterno delle spirochete. Sono certamente le più accessibili al sistema immunitario dell’ospite. ( Osp A e Osp B, Osp C, D, E, F.)
    Scuole di pensiero
    Anche disponendo di un vaccino o di una precoce terapia antibiotica, molti continueranno a sviluppare infezioni che continueranno a progredire fino allo stato cronico. Perché? Forse le spirochete inducono in qualche modo il sistema immunitario a percepire come estranea una delle proteine stesse dell’ospite. Il S. I. comincia ad attaccare il tessuto normale anche molto tempo dopo che le spirochete sono state eliminate.
    Oppure un sottogruppo di spirochete continua a prosperare in quanto e’ sfuggito al S. I.
    Una IMMUNITA’ CONCOMITANTE potrebbe essere alla base dello stato cronico di molte patologie fra cui alcune forme di tumore. Se fosse in atto l’immunità concomitante ci si aspetterebbe di trovare numerosi anticorpi in circolo, segno di una risposta immunitaria in corso e tracce di spirochete nell’organismo segno di una infezione in corso. Ed infatti cosi’ sembra.
    Ricorrere alla PCR , il test che amplifica piccoli frammenti di DNA di B. Buurgdorferi, potrebbe essere una buona variante, ove possibile, al test ematico. (Reazione a catena di polimerasi)
    Nicchia di sopravvivenza ai macrofagi.
    Malattia autoimmune.
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  3. #2 Re: La malattia di Lyme 
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    grazie dell ottima spiegazione
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  4. #3 Re: La malattia di Lyme 
    qunate malattie ci sono ragazzi
    Rispondi Citando  

  5. #4 Re: La malattia di Lyme 
    C'è un approfondimento sulla patologia in oggetto:
    Nota di rilievo potrebbe essere la ulteriore divisione di B. Burgdorferi in tre differenti genospecie:
    B. Burgdorferi sensu strictu, B. Garinii, e B. Afzelii
    Rispondi Citando  

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