Gestione venatoria e caccia in alto adige –
26/03/2009,19:27
Tipi di caccia
In montagna si caccia per lo più da soli ed anche quando si è accompagnati da una guida, si parla di caccia singola. Le battute di gruppo con la partecipazione di molti cacciatori sono rare in Alto Adige ma sono molto comuni in tutti gli altri Paesi alpini - non solo alla selvaggina bassa ma anche agli ungulati.
La caccia vagante è ritenuta giustamente la forma più difficile dell'attività venatoria, che richiede buone conoscenze delle abitudini, dei quartieri e dei passi della selvaggina nonchè il costante controllo del vento.
Il procedere silenzioso richiede controllo fisico ed attrezzatura adeguata. Per ottenere buoni risultati sono necessari sensi acuti, capacità di valutare adeguatamente il selvatico e di sparare in tempi brevi, anche a mano libera, e pazienza.
Proprio i cacciatori impazienti tendono alla caccia vagante! Ma il primo comandamento di questo genere di caccia è quello di non avere fretta, di procedere lentamente e con precauzione fermandosi spesso per osservare. Nella caccia vagante si sta più fermi che quanto si cammini.
E' necessaria una buona vista perchè il cacciatore deve avvistare il selvatico prima che esso percepisca la sua presenza o lo veda e si dovrebbe tralasciare la caccia vagante laddove risulti impossibile camminare senza fare rumore. Il tempo migliore è una pioggia leggera. La caccia vagante si esercita al camoscio ed al capriolo, anche al cervo dai sensi acutissimi, disponendo di grande esperienza.
Il cacciatore deve essere abbigliato in modo leggero, nè troppo chiaro nè troppo scuro. Non deve per forza essere un abito verde (gli ungulati non riconoscono particolarmente i colori!) ma comunque non deve frusciare.
Anche il binocolo ed il cannocchiale sull'arma non devono consentire grandi prestazioni. Dato che la valutazione dell'animale ed il tiro avvengono per lo più a distanze brevi, non servono ingrandimenti superiori ai 4.
Un bastone da montagna (senza punta di ferro) è comodo come appoggio per un tiro rapido.
Un cappello ombreggia il viso chiaro.
Una forma particolare della caccia vagante si esercita con la mantella bianca sulla neve in territori aperti o boscati.
La caccia da appostamento è il metodo più corretto col bel tempo, in territori ricchi di copertura (quando risulta difficile la caccia vagante), quiindi sopratutto nel bosco, e per quelle specie di selvatici particolarmente schivi e circospetti come ad es. la volpe ed il cervo. Il cacciatore attende la selvaggina da una postazione elevata (altana) o da un palco, in modo che gli animali non ne avvertano la presenza, o anche da una postazione a terra. Tanto più è attiva la selvaggina (periodo della fregola) e tanto più conveniente risulta la caccia da appostamento. Naturalmente vanno tenuti in considerazione anche in questo caso il vento e la copertura.
Si può dire che la caccia è sempre una questione d'amore.
Il cacciatore è innamorato della selvaggina; i veri cacciatori sono realmente amici degli animali. Mentre è a caccia, il cacciatore oltrepassa il suo ruolo; è infatuato dall'animale che ha avvicinato e che vuole catturare - null'altro esiste per lui, al mondo.
Tania Blixen