Il calibro 22.250 non ha nulla a che vedere con il calibro 22lr. In sostanza è come il .222, pertanto ammesso alla caccia. Si tratta di un calibro con una traiettoria decisamente tesa e che permette tiri anche abbastanza lunghi. Ideale per capriolo e piccoli ungulati.




Ps questa è tratto da un sito riguardante il calibro 22-250 Remington :Pur essendo nata originariamente come cartuccia destinata alla disciplina del Bench - Rest, attualmente il .22 - 250 Remington è utilizzato principalmente nel settore venatorio. Ad ogni modo, la diffusione generalizzata di questa cartuccia si spiega non solo per la sua elevata precisione intriseca, ma anche per la sua elevata facilità di ricaricamento. L'incredibile numero di componenti di ricarica disponibili commercialmente attira l'interesse di moltissimi tiratori, i quali ottengono brillanti risultati, sotto il profilo della precisione, con pochissimo sforzo!! Per quanto concerne l'aspetto pratico, il .22-250 Remington è preciso fino a 250 - 300m, anche se la precisione risulta condizionata dalla presenza di eventuali venti di forte intensità, salvo che non si ricorra ad armi con canne MOLTO lunghe (N.B. non meno di 24") e cartucce caricate con palle "molto" pesanti, cioè di peso non inferiore ai 60grs. (3,9 grammi). Chiaramente, sotto il profilo della precisione pura, un'arma realizzata da un valente artigiano sarà sempre superiore alle migliori creazioni commerciali. Nonostante le sue elevate prestazioni, il rinculo del .22 - 250 Remington è del tutto modesto, il che lo rende particolarmente adatto per i principianti o per tutti i tiratori che non amano cartucce in grado di scatenare intense sensazioni di rinculo. Per chi fosse interessato alla ricarica, quelli che seguono sono alcuni dati che fanno riferimento alle polveri più facilmente reperibili sul territorio nazionale. Le varie combinazioni sono suddivise a seconda del peso di palla. Nasce negli anni Trenta come wildcati (termine che gli Americani usano per indicare cartucce sperimentali ideate, messe a punto e prodotte da appassionati ricaricatori per soddisfare esigenze personali). Il suo ideatore, tale J.E. Gebby, la battezzò inizialmente ".22 Varminter" che, tradotto, suonerebbe come ".22 per nocivi e piccole prede in genere". Solo nel 1965 la Remington, ormai regina incontrastata dei calibri .22 ad alta intensità, non si lasciò scappare l'occasione di introdurre sul mercato, ancora una volta per prima, una cartuccia che avrebbe attirato, negli anni successivi, l'attenzione di tutti i cacciatori di piccole prede a grandi distanze, oltre a quella di costruttori americani ed europei, che avrebbero incamerato in questo calibro vari modelli a otturatore girevole scorrevole. I proiettili impiegati hanno sempre un diametro di 5,69 mm (.224) e un peso variabile da 40 a 60 grani. Le prestazioni sono veramente astronomiche, ben più alte rispetto alla ".222" e alla ".223"; la palla da 40 grani infatti viene spinta a 1.220 m/sec, quella da 55 grani a 1.100 m/sec. Grazie a tali velocità la .22-250 Remington fornisce traiettorie tesissime (tarando il cannocchiale a 200 metri, il punto d'impatto a 100 metri sarà 2,5 cm sopra la linea di mira, mentre a 300 metri sarà sotto di 8 cm, impiegando la palla da 55 grani), che, abbinate a una eccezionale precisione, la rendono ideale per tiri anche oltre i 300 metri su corvidi, volpi, marmotte, tetraonidi eccetera, mentre sul capriolo conviene restare entro i 200 metri per non rischiare spiacevoli ferimenti. Occorre, però, dire che sull'arco alpino la ".22-250" è stata usata con successo anche contro il camoscio, preda coriacea, che ha confermato ulteriormente la micidialità di questo ottimo colpo, senz'altro uno dei migliori, se non il migliore fra 1 .22 ad alte prestazioni.

