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Un pezzo di storia tra le mani
Eccovi il mio recente acquisto , avuto in realta' con lo scambio di un sovrapposto praticamente nuovo Marocchi , che ha il calcio all' inglese e il serbatoio piu' corto , dove , togliendo il fermo in alluminio , ci possono stare 3 cartucce ...... E' monomatricola e ha canna 65 cm 18,4 , 1 stella , che mi han detto in realta' sarebbero 2 , ha delle belle incisioni floreali sulla cassa , dove in fondo nella parte tonda finale vicino al calcio una specie di ghirlanda attornia quel bel FN , ha il paragrilletto , che scende un bel po' nel calcio all' inglese , in una specie di alluminio ed il grilletto color oro .
La matricola e' 445243 , un armiere , dalle Alte di Montecchio Maggiore (VI) , lo ha visto e gli si son illuminati gli occhi , ha detto che e' un pezzo raro e degno di una bella vetrina , ha sparato poco ed e' perfettameente originale e ben conservato . Lo ha valutato 1000, 00 euro , ma mi ha raccomandato di non cederlo , se non dopo aver venduto gli altri miei fucili , piu' recenti e dozzinali , che uno cosi' , dice , non lo riavro' mai piu' ... Ah , mi e' stato detto che il fucile in questione e' stato fermo per molti anni ... Nel calcio ha uno scudetto color rame con le iniziali A N .
In cima all' asta poco prima del tappo presenta una specie di vite passante in ottone che e' perfettamente sagomata alle nervature dell' asta , che , c' e' da dire , non presenta incrinature o crepi , c'e' in corrispondenza una specie di spina internamente , l' armiere dice che e' una cosa fatta dalla casa per preservare l' asta da possibili crepature .
Pesa senza cinghia circa 3180 grammi .
E' bello tenerlo tra le mani ......
Provo ora a postarvi delle foto ---
Re: Un pezzo di storia tra le mani
:bene complimenti Roberto, l' FN Browning Auto 5 in acciaio e' un gran bel fucile che non puo' mancare nella rastrelliera, tovarlo poi pari al nuovo e monomatricola non e' facile e poi se non ricordo male quel Marocchi proprio non lo digerivi :D.......
Re: Un pezzo di storia tra le mani
Citazione:
Originariamente Scritto da
ilfalco
:bene complimenti Roberto, l' FN Browning Auto 5 in acciaio e' un gran bel fucile che non puo' mancare nella rastrelliera, tovarlo poi pari al nuovo e monomatricola non e' facile e poi se non ricordo male quel Marocchi proprio non lo digerivi :D.......
Non lo digerivo per nulla , e per questo e' come nuovo , ma il nuovo proprietario , che e' anche un conoscitore di armi , mi ha chiamato proprio qualche giorno fa' per raccontarmi i tiri lunghi che quel sovrapposto fa' ......
Gli ho risposto che gli avevo detto che tirava molto a lungo , ma lui , sapeva che aveva una lunga gittata , ma non cosi' .....
Io sono contento dello scambio , solo per le sensazioni che quel fucile mi da' solo stringendolo tra le mani e ora ne cerco altri di simili .....
Tra i miei 13 ce ne e' ancora 1 che un pochino non mi va' e si potrebbe afre un altro scambio ed e' un sovrapposto Franchi Alcione L con canne da 68 cm 4 e 2 stelle , in buone condizioni e dalle prestazioni piu' normali del mitico Marocchi , che , pero' , da vicino faceva rosate simili ad una palla , penso che sarebbe una buona soluzione per un cacciatore col cane da ferma ...... Se avete qualche Superleggero Auto 5 , o qualche Benelli con canna S. Etienne fatevi sentire .....
Ciao a tutti da Roberto
l' inglese
Re: Un pezzo di storia tra le mani
Ah , dimenticavo , solo per gli amici del forum accetto anche qualche Cosmi .....:D:clapclap::D:cin
Ciaoooooo
Re: Un pezzo di storia tra le mani
Davvero bello sig. Roberto, perdonate la mia ignoranza, non ne ho mai sentito parlare, sarà perchè di rivenditori Browning qui a Latina non ne conosco (e sinceramente non so neanche se ci siano) ma non ne ho mai visti e mai sentiti, vi dispiacerebbe darmi qualche altra descrizione, che so' anno di costruzione e/o commercializzazione, rendimento balistico, e a che selvatico era indirizzato principalmente.
Grazie a tutti
Re: Un pezzo di storia tra le mani
complimenti gran bell fucile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Re: Un pezzo di storia tra le mani
Citazione:
Originariamente Scritto da
el cazador
Davvero bello sig. Roberto, perdonate la mia ignoranza, non ne ho mai sentito parlare, sarà perchè di rivenditori Browning qui a Latina non ne conosco (e sinceramente non so neanche se ci siano) ma non ne ho mai visti e mai sentiti, vi dispiacerebbe darmi qualche altra descrizione, che so' anno di costruzione e/o commercializzazione, rendimento balistico, e a che selvatico era indirizzato principalmente.
Grazie a tutti
Grazie per il Signor , ma e' meglio che qui' usiamo toni piu' semplici ...
Sono poco esperto pure io , mi e' stato detto che questo e' un Auto 4 , ben piu' raro dell' auto 5 ... Avra' circa 50 anni penso ...
spara molto bene , penso grazie alla sua famosa canna ...
Ho trovato in altro pregiato sito il manuale della Browning con inserito come si regola la ghiera del freno di canna , per far si' che ricarichi senza problemi ...:K :fumo :bene
Ciaooooo
Roberto
l' inglese
Re: Un pezzo di storia tra le mani
Causa impegni .. ehm.. di caccia :fumo ho trascurato un pò il forum,ma il tuo post e relativo thread meritano un pò,anzi molta attenzione.
Bravo Roberto hai preso tra le mani non un pezzo d storia,ma la storia stessa degli automatici da caccia : il mitico Auto 5 prodotto da JOHN MOSES BROWNING !
Una delle difficoltà maggiori che si incontrano quando si ha la fortuna di trovare un auto 5 usato da acquistare è quello di risalire all'anno di fabbricazione dello stesso.Occorre ricordare che il primo esemplare f prodotto oltre 100 anni fa e che la numerazione delle matricole ha subito vari criteri di scelta.Tralasciando di enunciare questi criteri e prendendo come riferimento il peso del tuo gioiellino credo che questi debba essere un modello light la cui produzione inizia nel 1946 senza alcuna sigla distintiva,per poi dal 1953 essere contraddistinta dalla lettera L e H per il modello standard (circa 4 kg ).Questo fa pensare che il tuo fucile possa essere stato prodotto tra il 1946e il 1953: certo una bellissima ed apprezzabile longevità!
La presenza del castello legermente inciso a motivi floreali corrisponde ad una versione di grado 2 (su 4 possibili).
Tutti gli auto 5,tranne i magnum,sono stati realizzati con camera di scoppio da 70 mm (2 e 3/4 di pollice) e anche questo è sinonimo della genialità del suo inventore J.Moses se si pensa che si era alla fine degli anni '800 e tutti i fucili montavano camere più corte.
Dato importante da sottolineare è che dall'inizio della produzione al 1953,ma in Europa anche fino al 1970,è che la canna riportava lo stesso nmero di matricola della carcassa ,magari in aggiunta ad un eventuale proprio numero di serie,e ciò ne aumenta il valore perche testimonia che quel fucile è nato con quella canna.
Si potrebbe dire ancora tanto,tantissimo su questi fucili,ma allargherei troppo il discorso e allora mi limito a dirti qualcosa sul calcio.Ne esistono,ovviamente sempre parlando di calci originali, 3 tipi:
1) all'inglese :un aspetto caratteristico dell'auto 5 e difficilmente,se non mai ,riscontranile in altri semiautomatici;
2) a mezza pistola o principe di galles (round knob);
3)a pistola (flat knob) introdotto in larga scala dagli anni '60.
Per quanto riguarda i legni e i colori possiamo distinguere:
1)in legno francese di colore tendente al rosso fino agli anni 1962/63;
2)poi tendente al miele/biondo;
3)infine con la produzione trasferita (sigh!) in Giappone il colore tende ad essere più scuro.
Per quanto riguarda il calciolo ch etu hai fotografato è quello originale e si distingue per la stampigliatura FN.
Interessante sapere che i primi calcioli originali erano fatti di osso che presentavano il difetto di essere divorati dai parassiti e poi sostituiti da quelli in bachelite e ,solo per i magnum,da quelli ventilati di gomma.
In conclusione Roberto hai un gioiello e il buon Moses Browning starà sorridendo ,lassù da una nuvoletta,vedendo che una sua creatura è ancora così apprezzata tra gli appassionati di armi.
Ad maiora,
spero di averti fatto cosa gradita e di averti dato qualche utile informazione riguardo la tua ennesima meraviglia.
Re: Un pezzo di storia tra le mani
Citazione:
Originariamente Scritto da
fausto l'aquila
Causa impegni .. ehm.. di caccia :fumo ho trascurato un pò il forum,ma il tuo post e relativo thread meritano un pò,anzi molta attenzione.
Bravo Roberto hai preso tra le mani non un pezzo d storia,ma la storia stessa degli automatici da caccia : il mitico Auto 5 prodotto da JOHN MOSES BROWNING !
Una delle difficoltà maggiori che si incontrano quando si ha la fortuna di trovare un auto 5 usato da acquistare è quello di risalire all'anno di fabbricazione dello stesso.Occorre ricordare che il primo esemplare f prodotto oltre 100 anni fa e che la numerazione delle matricole ha subito vari criteri di scelta.Tralasciando di enunciare questi criteri e prendendo come riferimento il peso del tuo gioiellino credo che questi debba essere un modello light la cui produzione inizia nel 1946 senza alcuna sigla distintiva,per poi dal 1953 essere contraddistinta dalla lettera L e H per il modello standard (circa 4 kg ).Questo fa pensare che il tuo fucile possa essere stato prodotto tra il 1946e il 1953: certo una bellissima ed apprezzabile longevità!
La presenza del castello legermente inciso a motivi floreali corrisponde ad una versione di grado 2 (su 4 possibili).
Tutti gli auto 5,tranne i magnum,sono stati realizzati con camera di scoppio da 70 mm (2 e 3/4 di pollice) e anche questo è sinonimo della genialità del suo inventore J.Moses se si pensa che si era alla fine degli anni '800 e tutti i fucili montavano camere più corte.
Dato importante da sottolineare è che dall'inizio della produzione al 1953,ma in Europa anche fino al 1970,è che la canna riportava lo stesso nmero di matricola della carcassa ,magari in aggiunta ad un eventuale proprio numero di serie,e ciò ne aumenta il valore perche testimonia che quel fucile è nato con quella canna.
Si potrebbe dire ancora tanto,tantissimo su questi fucili,ma allargherei troppo il discorso e allora mi limito a dirti qualcosa sul calcio.Ne esistono,ovviamente sempre parlando di calci originali, 3 tipi:
1) all'inglese :un aspetto caratteristico dell'auto 5 e difficilmente,se non mai ,riscontranile in altri semiautomatici;
2) a mezza pistola o principe di galles (round knob);
3)a pistola (flat knob) introdotto in larga scala dagli anni '60.
Per quanto riguarda i legni e i colori possiamo distinguere:
1)in legno francese di colore tendente al rosso fino agli anni 1962/63;
2)poi tendente al miele/biondo;
3)infine con la produzione trasferita (sigh!) in Giappone il colore tende ad essere più scuro.
Per quanto riguarda il calciolo ch etu hai fotografato è quello originale e si distingue per la stampigliatura FN.
Interessante sapere che i primi calcioli originali erano fatti di osso che presentavano il difetto di essere divorati dai parassiti e poi sostituiti da quelli in bachelite e ,solo per i magnum,da quelli ventilati di gomma.
In conclusione Roberto hai un gioiello e il buon Moses Browning starà sorridendo ,lassù da una nuvoletta,vedendo che una sua creatura è ancora così apprezzata tra gli appassionati di armi.
Ad maiora,
spero di averti fatto cosa gradita e di averti dato qualche utile informazione riguardo la tua ennesima meraviglia.
Grazie della tua attenta esamina caro Fausto , mi e' stato detto che il mio non e' un Auto 5 , ma bensi' un ben piu' raro Auto 4 , difatti nell' asta , togliendo il fermo ci stanno solo 3 cartucce e 4 con quella in canna , da qui il nome . Era di un conte mancato alcuni anni fa' , dovrebbero essere sue le iniziali che ci sono nello scudetto nel calcio , fu' preso in uno stock dal mio amico , assieme anche ad una doppietta tipo holland holland e altri fucili che non ricordo ...
Da subito mi piacque e molto , mi venne chiesto allora 1000 euro e non conclusi , sino a questa ultima proposta di scambio che subito accettai . Fatto vedere ad un armaiolo gli si illuminarono gli occhi , lui ha in vendita un Auto 5 , piu' pesante e col calcio a pistola , ma ben piu' usurato del mio , anche se piu' recente e non lo cede a meno di 850 euro , mi ha detto che il mio e' tutta un' altra cosa e di valore collezionistico ben maggiore . Aggiunse che non ne trovero' mai piu' uno di cosi' e di non cederlo assolutamente , se non preso dai morsi della fame e dopo aver venduto tutti i miei altri 12 fucili , a suo dire , ben piu' dozzinali , ma come ho anche una rara Roma 9 della Bernardelli , volevo rispondergli io ... Ahahahahahah
Ciao a tutti da Roberto
l' inglese
Re: Un pezzo di storia tra le mani
Ehiiiiiiii , avete mica qualche Benelli s. Etienne , Auto 4 o 5 superleggeri , o anche dei Cosmi , visto che siamo tra sinceri amici , mi voglio rovinare e accetto , ma solo per voi eh , anche dei cal. 20 , in cambio di quel prezioso Franchi Alcione L con canne 68 cm e 4 e 2 stelle ? :cin:L:19:
Ahahahahahahahhh
Ciao a tutti da Roberto
l' inglese
Re: Un pezzo di storia tra le mani
Ho osservato attentamente tutti i punzoni esistenti nel fucile in questione , in modo che qualche esperto possa trarne le giuste valutazioni , magari l' anno di nascita .nel lato sx c' e' . FABRIQUE NATIONALE D' ARMES DE GUERRE HERSTAL BELGIQUE * acier special - c. 12 cart. 2 3/4 1kg 021 * una k sdraiata e PV un cerchio con una corona al vertice e lg* all' interno , altro cerchio con 12-70 all' interno e sa dentro ad un quadratino .
Sull' attaccatura della canna , quella con l' acciaio a specchio , vi sono gli ultimi numeri della matricola ovvero 5243, la lettera k e PV .
L' occhione . che e' l' anello che ferma la canna al serbatoio dove scorre la molla , ha 3 fori grandi circa come una sigaretta e da un lato ha dei punzoni , piccoli , 2 p h | 4 5 b .
L' asta che ha due scanalature e' lunga 22 cm , verso la base c' e' una sorta di fetta di legno a forma d' anello che ruotando si potrebbe anche togliere , ma non l' ho fatto per paura di romperla dato che e' molto sottile , ci sono impressi 8 e 2 .
A lato della parte finale del salvagrilletto , verso la finestra delle cartucce vi e' una piccola t .
Nella cassa sopra alla finestra c' e' P1 * ed il numero intero di matricola ovvero 445243 .
Grazie a tutti dell' attenzione
Roberto
l' inglese