da noi ultimamente va ``di moda`` la coltivazione di interi campi a radicchio...siccome fagiani e lepri vanno tutti dentro é possibile cacciare dentro questi campi?o é da considerarsi coltura in atto come per la soia?grazie mille!!
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da noi ultimamente va ``di moda`` la coltivazione di interi campi a radicchio...siccome fagiani e lepri vanno tutti dentro é possibile cacciare dentro questi campi?o é da considerarsi coltura in atto come per la soia?grazie mille!!
coltura in atto và dalla semina alla raccolta di qualsiasi prodotto della terra,o dalla fioritura alla raccolta di alberi da frutto ed olivi!
Credo che si debba considerare come terreno di coltura in atto fino alla data del raccolto...per lo meno così ricordo :P
uff...tra soia e radicchio da noi nn si può andare da nessuna parte!!dovrebbero fare degli accordi con i contadini perché lascino qualche incolto o mettano a prato...chiaramente dietro compenso...ma purtroppo non ci arrivano....
Beh, in molti paesi fanno accordi con i cacciatori perchè facciano delle battute di caccia prima dei raccolti, in modo che questi non vengano mangiati dagli animali e spesso vi sono compagnie che organizzano anche viaggi venatori in questi posti!
si ma il radicchio si rovina se ci passano cani e cacciatori, non si può andare, a meno che non sia una stagione pessima per quella coltura e i contadini debbono lasciare il campo incolto (ma spero non gli accada mai perchè so cosa vuol dire sudare in mezzo ai campi e poi dopo tanti investimenti, tanto lavoro poi i pinchi pallini che gestiscono i mercati ti dicono mi spiace ma non c'è mercato)
Purtroppo il "mercato" è piuttosto strano...
Le colture di cui parlavo erano infatti più solide, come uliveti o vitigni nei quali viene concessa la caccia da appostamento.
Come sempre per rispondere a questi quesiti bisogna leggere i divieti imposti sui propri calendari venatori,quali sono le colture in atto dove non si puo' cacciare e quali non considerate in attualita' di coltivazione,ci sono poi colture che dopo una certa data possono essere permesse alla caccia,come da noi l'erba medica....ecc....ecc....ciao Davide...
Colture agricole e caccia con i cani - L'accesso dei cani è vietato nei terreni coltivati a riso, soia, tabacco ed ortaggi. L'uso dei cani è consentito in numero massimo di due per cacciatore (L.R.50/93). L'esercizio venatorio è vietato in forma vagante sui frutteti, vigneti fino alla data del raccolto, coltivazioni di riso, soia e mais da seme (L.157/92).Bossoli delle cartucce - E' vietato abbandonare a terra i bossoli delle cartucce (L.157/92).
se non erro la coltura in atto deve esser tabellata cosi come si fa per i fondi chiusi. Di fatto è l'agricoltore che "toglie" terreno allo stato, terreno che lo stato ha adibito ad attività venatoria. Sempre se non erro l'agricoltore richiedendo la tabella dovrebbe aver l'obbligo di esporre le date per le quali vige il divieto e dovrebbe rinnovare il permesso annualmente.
INformatevi bene presso le sedi competenti perchè non credo si possa "presumere" una coltura in atto.
Ripeto da quello che ho letto io lo "stato di coltura in atto" deve essere segnalato
Da noi non e' cosi'........le colture in atto dove NON si puo' esercitare l'attivita' venatoria sono nitidamente scritti sul calendario venatorio,....l'agricoltore non ha vincoli di tabellamenti....ciao Davide....
Mancata apposizione di tabelle recanti la dicitura “Coltura in atto-divieto di caccia fino al raccolto” in aree già istituite L.R.T. 3/94 art. 42 comma 4 Del. Reg.T. n. 588/94 c. 2 L.R.T. 3/94 art.58 lettera q € 102 ( Provincia che vai Legge che trovi)
se non erro nel lazio affinchè sia valido il divieto deve esserci la tabellatura
beh allora mi sa che devo informarmi qui da noi come funziona..perché di tabelle non se ne vedono e MI PARE che il calendario non dica niente..ma devo leggere meglio...
La coltura in atto non deve venire tabellata. Si tratta di colture su terreni di proprietà dello stesso agricoltore e di conseguenza non deve venire appositamente segnalata. Non dimentichiamo che dietro ad ogni tipo di coltura c'è comunque un lavoro da parte dell'agricoltore, che abbiamo il dovere di rispettare, anche se la legge ci permette l'accesso ai terreni. Ed è proprio qui che secondo me si deve porre l'accento. La legge ci permette l'accesso ma non il danneggiamento, quindi il vero cacciatore deve avere ben chiaro in mente che prima di tutto c'è il rispetto per il lavoro altrui. Poi in alcuni casi ci si può anche accordare con il proprietario e se questo ce lo permette ci si può cacciare. Altrimenti si va da un'altra parte.
La 157/92 cita al paragrafo 2 nelle norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio che:
l'esercizio delle attivita' venatorie e' consentito purche' non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle produzioni agricole...
Rex io non so come sia la legge nella tua regione,ma qui i divieti sono uguali per tutti, se sul calendario venatorio viene vietato di cacciare in zone dove esistono colture in atto l'agricoltore non puo' dare permessi particolari ... noi possiamo fare" prevenzione danni" previa domanda dello stesso agricoltore alla provincia e persone qualificate produrranno benefici per allontanare selvaggina,ma queste situazioni sono assai remote e per colture specializzate e particolari.....e di solito non avviene mai a caccia aperta......ciao Davide..
Siamo tutte persone adulte e intelligenti, non credo serva una tabella per farci capire che una coltura è in atto oppure no, soprattutto se si tratta di ortaggi
d'accordissimo con queste 2 ultime affermazioni...rispetto per il lavoro altrui...la mia era solo una domanda per sapere se c'erano delle norme su questi tipi di colture....
Penso che non ci siamo capiti....anche chiedendo il consenso all'agricoltore su terreni in attualita' di coltivazione non ci si puo' andare,se questi terreni sono menzionati sul calendario venatorio,nessuno potra' esercitarvi la caccia,anche perche' si creerebbe un precedente assi pericoloso,non capisco come possa dare il consenso a esercitare la caccia a un cacciatore a agli altri???...non e' assolutamente cosi'...ciao Davide...
permettimi dim...ma questo ragionamento non ha propio senso...preso per capi estremi ,come hai fatto tu del resto, si potrebbe dire che "si capisce che in autostrada non si puo andarea 180km/h" o "si capisce che non si deve rubare in banca" o "si capisce che non posso abbandore un frigorifero nel bosco dietro casa"
La legge c è apposta per evitare i "si capisce..." anche perchè altrimenti la gente NON capisce e fa come vuole, in tutte le cose.
Le leggi esitono (e vanno rispettate) propio per questo motivo, perchè c è bisogno di seguire direttive COMUNI a tutti per evitare fraintendimenti e espressioni tipo "ma io non lo sapevo"
Detto questo la legge 157 prevede che:
Per l'utilizzazione dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia, è dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura della amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente.
3. Il proprietario o conduttore di un fondo che intenda vietare sullo stesso l'esercizio dell'attività venatoria deve inoltrare, entro trenta giorni dalla pubblicazione del piano faunistico-venatorio, al presidente della giunta regionale richiesta motivata che, ai sensi dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, dalla stessa è esaminata entro sessanta giorni.
4. La richiesta è accolta se non ostacola l'attuazione della pianificazione faunistico-venatoria di cui all'articolo 10. E' altresì accolta, in casi specificatamente individuati con norme regionali, quando l'attività venatoria sia in contrasto con l'esigenza di salvaguardia di colture agricole specializzate nonché di produzioni agricole condotte con sistemi sperimentali o a fine di ricerca scientifica, ovvero quando sia motivo di danno o di disturbo ad attività di rilevante interesse economico, sociale o ambientale.
5. Il divieto è reso noto mediante l'apposizione di tabelle, esenti da tasse, a cura del proprietario o conduttore del fondo, le quali delimitino in maniera chiara e visibile il perimetro dell'area interessata.
L'esercizio venatorio è, comunque, vietato in forma vagante sui terreni in attualità di coltivazione. Si considerano in attualità di coltivazione: i terreni con coltivazioni erbacee da seme; i frutteti specializzati; i vigneti e gli uliveti specializzati fino alla data del raccolto; i terreni coltivati a soia e a riso, nonché a mais per la produzione di seme fino alla data del raccolto. L'esercizio venatorio in forma vagante è inoltre vietato sui terreni in attualità di coltivazione individuati dalle regioni, sentite le organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, tramite le loro strutture regionali, in relazione all'esigenza di protezione di altre colture specializzate o intensive.
.......Come vedi ci son regole ben precise per considerare un terreno IN ATTUALITà DI COLTIVAZIONE (i "si capisce" non contan nulla). Detto questo sia ben chiaro il rispetto verso i conduttori del fondo,verso il lavoro altrui,verso l'agricoltura e gli agricoltori....il rispetto tra ESSERI CIVILI che vivono in una società CIVILE.
invito pertanto siròk a informarsi ben benino presso le sedi piu competenti della regione per poter esser tutelato al meglio da una legge che NOI PAGHIAMO....alla peggio amico siròk ci scappa un bel risottino al radicchio rosso (scherzo ovvio!)
Forse Sutica mi sono espresso male, leggendo alcuni messaggi prima del mio c'era chi diceva che in alcune regioni i terreni in attualità dovevano essere tabellati in altre no oppure non li tabellavano, il mio si capisce se un terreno è in attualità di coltivazione deve essere inteso in questo modo: secondo me non servono tabelle che ci dicano che il terreno sia in attualità di coltivazione, anche se richiesto dalla legge, noi in campagna ci stiamo spesso e volentieri, anche tutto l'anno per alcuni di noi, per cui dobbiamo saperle c'erte cose, non è che se il contadino non ha messo le tabelle di attualità di coltivazione (nel caso in cui fosse obbligatorio anche dalla legge), noi cacciatori zacc ci introduciamo dentro perchè lui non l'ha tabellato, i contadini spesso sono visti anche in malo modo dai cacciatori, ma spesso coloro che li vedono così non sono cacciatori ma sono i famosi sparatori, e a queste persone io gli farei fare una stagione, non serve tanto altro tempo, una sola stagione a lavorare la terra con tutte le preoccupazioni che ne derivano dalle innumerevoli varianti che si possono incontrare in quel campo lavorativo (meteo e mercato prime fra tutte) poi si capirebbe perchè secondo me non servono le tabelle per indicare il terreno in attualità di coltivazione, se è così non si caccia con o senza il consenso del contadino, a cui si potrà eventualmente chiedere se quel campo verrà raccolto, se mai si riuscisse a valutare lo stato della maturazione dei prodotti, nel caso in cui sia danneggiato il raccolto a causa dell'eccessivo tempo trascorso dopo la maturazione allora si che si potrà chiedere il permesso, ma solo ed esclusivamente in questa particolare e sfortunata occasione. Questo è il mio pensiero.
il risottino caro sutica é una bella idea!:D e siccome uno di questi campi é di un amico e mi ha dato il permesso per raccogliere il radicchio ti inviterei anche a mangiarlo!:D comunque si mi sa proprio che mi devo informare bene...perché ho chiesto a più cacciatori qui in zona ma nessuno ha saputo darmi una risposta precisa...
Accetto volentieri l'invito per il "risottino", se il tuo amico ti da pure il permesso ben venga uno in piu a tavola....ci manca solo chi porta le donne e poi parto.
Vero dmirchi che manderei anch io molti cacciatori a zappare la terra (se non altro tutti quelli che seminano bossoli). Tuttavia se fosse possibile cacciare solo col permesso del contadino si avrebbe uno squilibrio assurdo, ci sarebbero cacciatori che possono e altri che non possono e questo sarebbe ingiusto...per queste servon le leggi dello stato.
E se lo stato e la legge dice che li non si puo cacciare il contadino non puo avere il potere di far cacciare chi ha il suo permesso, perchè la legge lo vieta.
Ribadisco il concetto (anche se è chiaro a tutti (spero) e a te sta cuore dmi) che ovunque ci troviamo dobbiamo sempre aver rispetto delle regole e dei luoghi in cui ci troviamo...come in ogni cosa inoltre il buon senso dovrebbe farla da padrone sulla voglia di caccia...per cui informiamoci bene e usiamo la testa e le buone maniere.
saluti
Si, in effetti se dipendesse solo dal contadino permettere la cacciata o meno, vi sarebbe uno squilibrio...noi in ogni caso, anche se sappiamo di poter entrare in un terreno, chiediamo prima di farlo, o per lo meno avvertiamo che lo stiamo facendo lasciando qualche segno o un messaggio, se non troviamo nessuno...
per le donne si combina...:D in ogni caso concordo pienamente con te sustica...il problema è che c'è certa gente che delle regole se ne infischia e il buon senso non sanno nemmeno cosa sia...e di conseguenza veniamo etichettati tutti come distruttori della natura ecc...
Scusate,ma io cosa ho detto fino adesso,..?..o non vedete i miei messaggi ..?..in questa discussione tolgo il disturbo..saluti a tutti...Davide...
Davide che stavamo solo sostenendo quello che dicevi tu...non te la prendere....le tue affermazioni sono state prese in considerazione come quelle di tutti gli altri!!!forse hai frainteso...
Davide resta non andare via ..
io nelle mie zone non ho mai visto tabelle che vietano la caccia x coltivazioni,si sa che dove ci sono frutti o coltivazioni non si possa entrare ,poi ci sono i furbi che ci fanno passare noi cacciatori x quelli che rovino,ecc......
Davide, la legge è uguale per tutti. Non vorrei che si pensasse che in Alto Adige la 157 non venga recepita. Il fatto è che da noi, da sempre esiste un rapporto di reciproca collaborazione fra agricoltori e cacciatori. Per cui, se mi capita di sparare ad un capriolo in mezzo ad un prato e se questi addirittura, non ferito mortalmente si va ad infilare in un campo di mais, io vado dal proprietario e gli spiego l'accaduto. 9 volte su dieci, non solo mi da l'autorizzazione ad entrare nel campo, ma mi accompagna e se necessario taglia del mais per agevolarmi.