Visualizzazione Stampabile
-
Leishmaniosi cosa fare?
...da qualche giorno abbiamo saputo che il pointer di mio zio e' affetto da leishmaniosi, il cane presenta i chiari sintomi della malattia ma sta bene, ora dovremo iniziare la cura ma sinceramente siamo un po' perplessi perche' anche se non si trasmette in modo diretto il cane e' un portatore e abbiamo paura che gli altri cani possano prenderla....
..voi che fareste datemi un consiglio ...
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
mi viene da dirti portala subito da un veterinario, lui saprà come procedere, tienici aggiornati cmq. in bocca al lupo
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
...gia' fatto, il problema e' che anche curandolo non e' detto che viva e rimane sempre un portatore ...credimi e' una scelta troppo difficile soprattutto per chi si lega molto ai propri cani..perche' da un lato vuoi salvaguardare gli altri dall'altro curare lui..
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
al momento non c'è nulla da fare se non il classico ciclo standard farmacologico per la lesh, il vaccino è allo studio sembra quasi pronto ma ancora non testato in maniera ufficiale.
detto questo i cani al ciclo terapeutico rispondono in modo diverso da cane a cane , si arriva comunque ad una latenza accettabile che non compromette l'efficienza venatoria , dopo aver sistemato il cane non è detto che muoia , almeno 80 % dei cani ci convive tranquillamente, devi sottoporre ad analisi semestrali, meglio quadrimestrali e in caso le analisi non fossero buone ripetere il ciclo terapeutico ..... costo intorno ai 150/200€ dal momento della scoperta alla conclusione del ciclo terapeutico.
nolmalmente la terapia si fa con lo "Zyloric" 2 compresse al giorno da 300mg. (le dosi le da il vet comunque sentite e seguite quanto vi dice non fate mai di testa vostra)
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
...Grazie andrea, ma le terapie le conosco e anche i risultati...il problema e' per gli altri 20 cani con i quali e' a contatto...vorrei sapere se qualcuno ha mai tenuto un cane cosi' in mezzo a tanti altri e se c'e' stata contaminazione...
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
vai tranquillo , non ci sono problemi, la les si trasmette a mezzo pappatacio, ora i rimemi migliori sono lo scalibor, e similari, qualcuno usa il neguvon o il garlic, ma non conosco i risultati,
la trasmissione diretta non è mai stata convalidata
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
....questa potrebbe essere una buona soluzione, grazie.
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
prego , sono contento di esserti stato ulile
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Io il mio pointer lo ho curato per c/a 4 anni poi però è morto la malattia lo ha sopraffatto.
Non sono informata sulla moderna medicina ma penso che una cura che lo faccia guarire ancora oggi non esiste
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
andrea silvagni
vai tranquillo , non ci sono problemi, la les si trasmette a mezzo pappatacio, ora i rimemi migliori sono lo scalibor, e similari, qualcuno usa il neguvon o il garlic, ma non conosco i risultati,
la trasmissione diretta non è mai stata convalidata
verissimo quanto dici ma avere un cane lesmaniotico tra i cani sani aumenta del 70%le possibilità di contagio degli altri ospiti del canile benchè trattati sia con scalbor che advantix o frontline combo....in quanto i pappataci basta che pungano prima il cane malato poi uno sano e la leishmania verrebbe diffusa pure nell'animale sanoionn mi sento di consigliare la soppressione anche se sarebbe la migliore terapia preventiva per il resto del canile ma di tenerlo in un'altro posto è altamente consigliabile,mio caro falco se fossi in te farei fare analisi anche agli altri 20 cani perchè è davvero difficile che di 20 cani solo uno sia stato copito purtroppo!
P.S.ricordiamoci che collari e fialette sono ottimi repellenti ma nn garantiscono protezione totale
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Concordo anche io con quanto detto, tutt'oggi purtroppo non esiste una cura che risolva il problema, però esistono diverse terapie..
Il contagio diretto tra cani e tra cane e uomo non c'è..
Il contagio avviene solo attraverso una particolare zanzara, che punge il cane infettandolo e poi punge gli altri trasmettendo la malattia..
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Scusa Arrilico, un'altra volta abbiamo risp in simultanea!!
Non volevo certo rubarti le parole.. Sorry..
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
lauretta
Concordo anche io con quanto detto, tutt'oggi purtroppo non esiste una cura che risolva il problema, però esistono diverse terapie..
Il contagio diretto tra cani e tra cane e uomo non c'è..
Il contagio avviene solo attraverso una particolare zanzara, che punge il cane infettandolo e poi punge gli altri trasmettendo la malattia..
Citazione:
Originariamente Scritto da
lauretta
Scusa Arrilico, un'altra volta abbiamo risp in simultanea!!
Non volevo certo rubarti le parole.. Sorry..
figurati.....però questa volta ho fatto prima io:30::30:
e nn chiamarle zanzare ma flebotomi....:bravo
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
...una cura definitiva non esiste ci sono 2 tipi di cure una e' l'ultimo nato che e' il Milteforan, l'altra e' L' allopurinolo (Zyloric) con il Glucantime per 60 gg. ...che vanno ripetute annualmente, tutto dipende dallo stadio in cui viene trattata la malattia e dalla resistenza del cane...
....ma il vero pericolo e' il flebotomo che pungendo il cane portatore trasforma il protozoo
nella forma attiva e la trasmette ad un altro cane...
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
se vi volete fare una cultura su questa malattia,o meglio infezione,c'è un sito davvero ben fatto,con una parte per quasiprofani e un'altra più tecnica di diffice comprensione se nn con una preparazione medico-scientifica il sito è leishmania.it
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
non lo so se trovate un vet che sopprimerà il cane solo xchè ha la leshmania
nb:arrilicco, dove hai trovato la percentuale??
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
andrea silvagni
non lo so se trovate un vet che sopprimerà il cane solo xchè ha la leshmania
nb:arrilicco, dove hai trovato la percentuale??
la percentuale l'ho trovata sullibro di parassitologia,nel caso gli altri cani non siano protetti la percentuale di contaggio aumentano!
riguardo alla soppressione il veterinario può rifiutarsi di abbattere il cane ma la legge lo permette!
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Scusate la mia totale ignoranza nel campo, ma potreste spiegarmi quali sono i sintomi di questa malattia? e vorrei porre anche un'altra domanda, la zanzara è portatrice di tale malattia, ok, ma se punge un cane malato tutti gli altri cani o animali che pungerà saranno contagiati, oppure dopo un tot di tempo non sarà più causa di contagio?
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
letta altra discussione, ma se vorreste essere così gentili :grazie
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
dmirchi
letta altra discussione, ma se vorreste essere così gentili :grazie
COSA SUCCEDE AL CANE QUANDO SI AMALA DI LEISHMANIA?
La Leishmania è un parasito che si adatta perfettamente per poter persistere ( sotto la forma d’AMASTOGOTE) e moltiplicarsi nei MACROFAGI per poter così diffondersi nell’organismo del cane.
Il parasito non si moltiplica nel midollo osseo, ma nei macrofagi ( negli spazi parasitospori), negli istiociti, nelle cellule di Kuppfer e i monociti.
Il ciclo evolutivo inizia con la puntura di un ospite( il cane malato di leishmania) da parte del flebotoma. Il flebotoma si contamina con AMASTIGOTI succhiati tramite il sangue e linfa del cane. Questi AMASTIGOTI vanno a moltiplicarsi nel tubo digerente del flebotomo e trasformarsi in PROMASTIGOTI che lo stesso flebotomo inoculerà in altri ospiti ( CANI).
Il flebotomo infestato è un vettore biologico, lo diventa dopo un periodo d’incubazione di quasi 15 giorni e lo rimane per tutta la sua vita.
Dopo che il cane è stato punto dal flebotomo infestato, il PROMASTIGOTA inoculato è fagocitato e fissato sul macrofago, grazie al legamento che si crea tra l'antigene parassitario ( gp63) e il ricevitore della frazione 1 del complimento (CR3). Questa prima fase nel cane ( del quale non si conosce la durata) provoca una stimolazione del sistema immunitario.
Il PROMASTIGOTA inoculato nel cane andrà a moltiplicarsi nei macrofagi, istiociti e cellule di Kuppfeer e si trasforma in AMASTIGOTA, che andranno a diffondersi in tutto il corpo del cane.
La leishmania resiste molto spesso all’azione del sistema immunitario e persiste nell’organismo, moltiplicandosi.
La leishmania utilizza diversi sistemi per sfuggire al compito di distruggerlo del sistema immunitario.
é in questo momento che si mette in marcia, l'insieme del sistema immunitario del cane che produce un iperproteinemia( ipergammaglobulinemia), formazione di complessi immuni circolanti di taglia grande e piccola( che attaccano i reni).
Sfortunatamente, non abbiamo la conoscenza della durata di questo ciclo nel cane, può prendere diverse settimane o mesi secondo la resistenza del cane e del suo stato generale.
E’ molto difficile " blanchir" ( = pulire completamente dalla leshmania) un cane. In altre parole guarirlo definitivamente, perchè la localizzazione della leishmania nei linfonodi e nel midollo osseo lo proteggano degli agenti terapeutici.
Il cane rimane in sostanza portatore tutta la sua vita, ma è contagioso sopratutto, quando la leishmania si concentra nel tessuto cutaneo e quando ci sono piaghe aperte.
La PCR del midollo osseo è esame più affidabile, più che il PCR del sangue, per determinare se un cane ha la leishmaniosi nel corpo.
volevo aggiungere che i sintomi princiali sono perdita di peso e di pelo,piaghe,invecchiamento,e unghie lunghe.
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Nel cane la malattia si manifesta quasi esclusivamente nella forma generalizzata, detta anche «viscero-cutanea». Le forme ad esclusiva localizzazione cutanea, come nel bottone d’Oriente dell’uomo, sono rarissime ed anche in questi casi è stato possibile rinvenire i parassiti negli organi interni. Dunque la leishmaniosi canina è considerata una malattia viscerale in cui le lesioni cutanee sono una conseguenza della disseminazione del parassita (Slappendel et al., 1998).
Nonostante la presenza dei flebotomi nel periodo maggio-ottobre, la malattia non assume un carattere di stagionalità, in relazione al lungo periodo d’incubazione che, sperimentalmente, è risultato variare da un minimo di 1 mese ad un massimo di 4 anni.
Risultano più colpiti i cani adulti (età più frequente 3-7 anni, ma con limiti da 1 a 11 anni), senza distinzione di sesso, razza, lunghezza del pelo, che vivono in ambiente esclusivamente o prevalentemente extradomestico (il 72,4% dei cani colpiti vive in prevalenza all’aperto); il fatto che l’incidenza della patologia nei cani di piccola taglia sia molto bassa, probabilmente è proprio in relazione all’habitat strettamente domestico di questi animali (e conseguente minore possibilità di contatto con i flebotomi, soprattutto nelle ore notturne). Altresì modesta è l’incidenza nei cani anziani e questo fatto può ricondursi alla bassa longevità legata alla malattia stessa.
Febbre
La febbre risulta spesso segnalata in letteratura, ma i pratici riportano l’osservazione di rari casi.
Può presentarsi remittente o intermittente ed è stata descritta come “folle” ed “anarchica” (Pizzirani, 1989).
Probabilmente, quando presente, l’ipertermia si manifesta come periodi di febbre intermittente che facilmente sfuggono all’apprezzamento.
Il decorso è generalmente subacuto o cronico; solo nel 4% dei casi, infatti, è possibile osservare una fase acuta con la comparsa di febbre (che interessa quasi esclusivamente giovani animali già debilitati da altri fattori), a differenza di quanto riportato nell’uomo, in cui l’ipertermia è un elemento pressoché costante come la diarrea e la tosse. Comunque i confini tra le varie manifestazioni cliniche sono sfumati, tanto che possono realizzarsi forme croniche che si acutizzano improvvisamente (i relativi sintomi risultano generalmente legati a patologie immunitarie secondarie all’infezione primaria).
È stata riportata una forma acuta pura (Bourdeau, 1983) con febbre, sintomi nervosi e morte, difficilmente differenziabile da una forma di cimurro nervoso in considerazione della celerità dell’esito.
Nella forma tipica cronica il quadro sintomatologico risulta abbastanza complesso ed oltremodo vario.
Dopo il periodo d’incubazione l’infezione può decorrere, oltre che con diversi sintomi (spesso molto gravi), anche in forma asintomatica, cioè in modo silente o quasi inapparente. Comunque bisogna tenere presente che non sempre ad un quadro clinico grave e conclamato corrisponde una parassitosi altrettanto grave, così come ad un quadro silente può corrispondere una grave parassitosi; si può già comprendere come la diagnosi clinica presenti sempre delle difficoltà.
I sintomi della malattia, inizialmente, possono essere estremamente vaghi, per poi divenire più decisi e gravi, caratterizzati soprattutto da manifestazioni a carico della cute, delle mucose e da sintomi di ordine generale.
La frequenza dei sintomi che si possono osservare in corso di leishmaniosi è ben riassunta nella seguente tabella, basata su una ricerca sulla varia letteratura specifica.
Prevalenza relativa (%) dei differenti segni clinici della leishmaniosi cutanea (sono riportati solo quelli superiori al 4%) (Noli, 1999) Sintomi Prevalenza relativa (%)
Linfoadenopatia generalizzata simmetrica 71,2 - 96,1
Lesioni cutanee 75,0 - 89
Pallore delle mucose 58 - 94,2
Perdita di peso 30,7 - 70
Piressia (febbre, ipertermia) 23,0 - 70
Letargia 18 - 70
Anoressia (assenza d’appetito) 18 - 70
Splenomegalia (ingrossamento della milza) 15 - 53,3
Insufficienza renale 16 - 32
Lesioni oculari 16 - 50
Epistassi (rinorragia: fuoriuscita di sangue dalle narici) 10 - 37
Artropatie 4 - 6,4
Forma acuta di leishmaniosi: febbre e linfoadenopatia generalizzata in assenza di lesioni cutanee 4
Insufficienza renale grave senza altri segni di leishmaniosi 4
L’anamnesi può riferire di un lento ma progressivo dimagrimento, di una lieve o marcata disoressia (”appetito capriccioso”: può essere aumentato o diminuito, a prescindere dal dimagrimento), accompagnata a lesioni cutanee per lo più di tipo furfuraceo, e di un soggiorno più o meno prolungato dell’animale nelle aree endemiche.
In alcuni casi può essere segnalata epistassi così come poliuria e polidipsia, queste ultime indicative di un coinvolgimento renale.
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
prelevato dal sito leshmania.org
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
4.2. Manifestazioni a carico della cute
Prevalenza relativa (%) delle differenti lesioni cutanee sul totale degli animali colpiti Lesione Prevalenza relativa (%)
Dermatite esfoliativa secca 56 - 90,9
Ulcerazione 32,0 - 40
Alopecia periorbitale 18
Alopecia diffusa 14
Onicogrifosi 24 - 54,5
Paronichia 13,6
Dermatite pustolosa sterile 1,6 - 13,6
Depigmentazione nasale 4,5
Ipercheratosi nasale/digitale 4,5
Noduli non ulcerati 4,5 - 16,8
Uno dei primi sintomi osservabili è una certa rarefazione del pelo che può talvolta interessare tutta la superficie corporea (ma in particolare la testa):
* Padiglioni auricolari;
* Zone intorno agli occhi (periorbitali);
* Dorso del naso;
* Collo;
* Punta dei gomiti, dei garretti e delle natiche;
* Base e punta della coda;
* Arti (soprattutto a livello di prominenze ossee).
Link alla pagina delle fotoLink alla pagina delle fotoLink alla pagina delle foto
Link alla pagina delle fotoLink alla pagina delle fotoLink alla pagina delle fotoLink alla pagina delle foto
Link alla pagina delle fotoLink alla pagina delle fotoLink alla pagina delle fotoLink alla pagina delle foto
Col passare del tempo le zone colpite divengono più estese e, dalla semplice rarefazione, si può passare all’alopecia (o all’ipotricosi) più o meno diffusa.
La pelle si presenta poco elastica, grigia, secca, a volte ispessita, anemica e ricoperta da squame biancastre (eczema furfuraceo).
La dermatite furfuracea o amiantacea (dermatite secca esfoliativa), più evidente nei cani a mantello scuro, rappresenta uno dei sintomi caratteristici della malattia: generalmente non è pruriginosa e di solito si manifesta su tutta la superficie corporea, pur essendo ovviamente più evidente nelle zone alopeciche. Le squame, di natura paracheratosica, sono grosse, lamellari, bianche, secche e per lo più aderenti nella parte centrale.
Le aree depilate eczematose possono presentare delle zone squamo-crostose, delle erosioni ed infine delle ulcere; queste, ribelli ad ogni cura locale, si presentano di forma irregolare, non molto estese ed hanno i margini piani su uno sfondo grigio-giallastro infiltrato di essudato siero-purulento. Se le ulcere interessano la cute che ricopre la cartilagine auricolare, la lasciano allo scoperto.
La dermatosi ulcerativa può localizzarsi sulle zampe (in corrispondenza delle prominenze ossee), sui cuscinetti plantari (spesso il segno di forme recidivanti [Pizzirani, 1989]), alle narici.
Altra lesione caratteristica e presente nella maggior parte dei casi, è la crescita abnorme delle unghie (onicogrifosi) quasi a forma di artigli, dovuta alla reazione proliferativa della matrice ungueale stimolata dalla presenza dei parassiti (paronichia).
L’onicogrifosi, lo scadimento organico ed il suddetto peculiare segno rappresentato dalla presenza di alopecia periorbitale bilaterale (lunettes o segno degli occhiali), fanno assumere all’animale il tipico aspetto di cane vecchio.
All’esame della cute è possibile osservare anche la presenza di noduli od ispessimenti non ulcerati e non dolenti di vario diametro (1-10 cm), analoghi alle forme di granuloma macrofagico anergico della leishmaniosi cutanea dell’uomo, in cui l’esame citologico mostra numerose forme di amastigote.
È stata riportata anche una rara forma di dermatite pustolosa diffusa (Pizzirani, 1989).
L’immunodepressione causata dalla leishmaniosi può favorire il sovrapporsi di qudri di rogna demodettica (rogna rossa, demodicosi) anche in cani adulti. Anzi, in caso di demodicosi in un soggetto adulto, la leishmaniosi andrebbe sempre inclusa nelle diagnosi differenziali (Pizzirani, 1989).
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
arrilico
la percentuale l'ho trovata sullibro di parassitologia,nel caso gli altri cani non siano protetti la percentuale di contaggio aumentano!
riguardo alla soppressione il veterinario può rifiutarsi di abbattere il cane ma la legge lo permette!
dato che la questione mi interessa, mi dai il nome del testo che me lo prendo , .... sempre che già non lo abbia
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Altra domanda, nel caso cucciolate i cui genitori, uno o entrambi, siano affetti da questa malattia, la cucciolata è comunque infettata?
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
andrea silvagni
dato che la questione mi interessa, mi dai il nome del testo che me lo prendo , .... sempre che già non lo abbia
è un libro fatto con slide e appunti dalle lezioni dell'università e integrazioni fatte con il libro di parassitologia veterinaria della utet!
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
dmirchi
Altra domanda, nel caso cucciolate i cui genitori, uno o entrambi, siano affetti da questa malattia, la cucciolata è comunque infettata?
l'accoppiamento è da evitarsi per i noti problemi di cui sopra, ma ancora al momento x quanto mi è dato conoscere non si "trasmette " hai cuccioli , però a me è capitato di vedere accoppiamenti solo di uno dei due positivi alla lesh, se tutti e due sono positivi sinceramente ,..... mi parrebbe alquanto strano come accoppiamento
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
andrea silvagni
l'accoppiamento è da evitarsi per i noti problemi di cui sopra, ma ancora al momento x quanto mi è dato conoscere non si "trasmette " hai cuccioli , però a me è capitato di vedere accoppiamenti solo di uno dei due positivi alla lesh, se tutti e due sono positivi sinceramente ,..... mi parrebbe alquanto strano come accoppiamento
scusate ma di tanti buoni riproduttori perchè usare cani malati?non è cmq dimostrato di trasmissione tra padre e progene mentre tra madre e cuccioli si sono riscontrati casi ma nn è chiaro se per trasmissione diretta o contaggio postnatale con il solito vettore
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Credo che il libro cui si riferisce arrilico sia Parassitologia veterinaria, di Urquhart G. M...un bel libro, non complessissimo ma completo.
PS: beato te che sei già arrivato a studiarlo... :cry:
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kyran
Credo che il libro cui si riferisce arrilico sia Parassitologia veterinaria, di Urquhart G. M...un bel libro, non complessissimo ma completo.
PS: beato te che sei già arrivato a studiarlo... :cry:
frequentato il corso.....quindi ho il libro....ma per l'esame c'è tempo
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Ah, bene bene...scusami tanto, ma questa cosa mi solleva un pò...mi stavo deprimendo :D
Ti pagherò una birra per il sollievo :D
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
E' giusto che si utilizzi cani in salute e non malati, però se questa malattia non è ereditaria e non si trasmettesse ai propri cuccioli, perchè perdere una linea di sangue o le caratteristiche di un buon soggetto solo perchè punto da una zanzara:? è ovvio che se invece il contagio è assicurato allora è ovvio che sia meglio evitare tali accoppiamenti.
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
dmirchi
E' giusto che si utilizzi cani in salute e non malati, però se questa malattia non è ereditaria e non si trasmettesse ai propri cuccioli, perchè perdere una linea di sangue o le caratteristiche di un buon soggetto solo perchè punto da una zanzara:? è ovvio che se invece il contagio è assicurato allora è ovvio che sia meglio evitare tali accoppiamenti.
al momento è tutto un ??
non ci sono studi validi su questa situazione..... io eviterei comunque , sopratutto se è una fattrice, per via del decadimento in fase di allattamento ma sopratutto di gestazione
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Oggi ho partecipato ad una conferenza su quest infezione, e sono venuti alla luce nuovi studi in particolare per quanto riguarda le varie trasmissioni: premetto che non sono ancora dati certi, ma sperimentali.
La trasmissione tra madre e feto ha un'incidenza abbastanza alta (a livelli sperimentali, quindi si parla di 30% circa) e inizialmente non era chiaro se questa fosse tramite flebotomi o meno; facendo analisi subito dopo il parto, si è notato che gran parte di questa percentuale era infetta da subito, quindi si parla di infezione nell'utero. TUTTAVIA, di questi cuccioli molto pochi sviluppano poi i caratteri della malattia, ma in essi è solo presente il DNA del protozoo, senza che questi infestino il cane. Nonostante tutto, il pericolo c'è e su un cane di razza io di certo non rischierei.
Per quanto riguarda il contatto diretto, pare che questo possa avvenire in animali con difese immunitarie abbassate, e in particolari condizioni: la trasfusione di sangue o di siero da un cane molto infetto ad uno con le difese abbassate ha una buona percentuale di avvenire, ma è un caso piuttosto remoto.
Detto questo, avendo un cane con l'infezione, che è a contatto o che vive vicino a bambini o ad altri cani di razza, probabilmente non rischierei l'infezione anche verso loro. Questo non vuol dire che consiglio la soppressione, ma una "quarantena" almeno nei periodi di vita del pappatacio non sarebbe male, possibilmente...
Anche io esorto a non considerare i rimedi anti-flebotomi come assolutamente sicuri, in questo caso...
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kyran
Oggi ho partecipato ad una conferenza su quest infezione, e sono venuti alla luce nuovi studi in particolare per quanto riguarda le varie trasmissioni: premetto che non sono ancora dati certi, ma sperimentali.
La trasmissione tra madre e feto ha un'incidenza abbastanza alta (a livelli sperimentali, quindi si parla di 30% circa) e inizialmente non era chiaro se questa fosse tramite flebotomi o meno; facendo analisi subito dopo il parto, si è notato che gran parte di questa percentuale era infetta da subito, quindi si parla di infezione nell'utero. TUTTAVIA, di questi cuccioli molto pochi sviluppano poi i caratteri della malattia, ma in essi è solo presente il DNA del protozoo, senza che questi infestino il cane. Nonostante tutto, il pericolo c'è e su un cane di razza io di certo non rischierei.
Per quanto riguarda il contatto diretto, pare che questo possa avvenire in animali con difese immunitarie abbassate, e in particolari condizioni: la trasfusione di sangue o di siero da un cane molto infetto ad uno con le difese abbassate ha una buona percentuale di avvenire, ma è un caso piuttosto remoto.
Detto questo, avendo un cane con l'infezione, che è a contatto o che vive vicino a bambini o ad altri cani di razza, probabilmente non rischierei l'infezione anche verso loro. Questo non vuol dire che consiglio la soppressione, ma una "quarantena" almeno nei periodi di vita del pappatacio non sarebbe male, possibilmente...
Anche io esorto a non considerare i rimedi anti-flebotomi come assolutamente sicuri, in questo caso...
brutta storia quella del contaggio parentale....
-
Re: Leishmaniosi cosa fare?
Eh si, infatti...resta solo da vedere se si limita ad avere il DNA del protozoo o se poi c'è un'alta incidenza di infezione. Sembra comunque provato che il parassita abbia buona possibilità di passare la barriera placentale...