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Sembra una tecnica che possa portare ad un aumento dei capi cacciabili. Questo moderno metodo cozza violentemente con le mentalità dei cacciatori, infatti non a tutti piace tirare ai piccoli ed alle femmine di cervo o di capriolo. Sinceramente anche io non riesco ad accettarlo e non dico di avere ragione. Il fatto è che urta la mia sensibilità e la mia personale etica di caccia. Mi piacerebbe sapere ll'opinione di altri. Grazie
FernisWolf:confused
scusa ferniswolf, non sono molto ferrato in materia e per risponderti vorrei sapere con più precisione cosa intendi per caccia di selezione, in modo da poterti dare una mia opinione. grazie
ciao ferniwolf, selezione ,dal latino selectio-onis ,participio pass. del verbo scegliere, è l'atto che ha lo scopo di trarre da un gruppo ,gli elementi migliori o più adatti a determinati fini, nella zootecnica ottenere con la riproduzione animali migliori " o più puri" .la caccia di selezione ha lo scopo, dopo un accurato censimento della specie in oggetto, a mantenere una popolazione il più omogenea possibile per favorirne la riproduzione e la convivenza con il proprio habitat.
fin quì mi trovi abbastanza daccordo, se poi mi chiedi se sono favorevole all' abbattimeno dei cuccioli degli ungulati ,a cuor mio ti dico di no :judge:, non sono daccordo neanche in nome della selezione. grazie per avermi dato lo spunto per questa riflessione . :thumb: a presto
Ciao. Ti dirò che ldetta "caccia di selezione" altro non è che la mercificazione della selvaggina nobile. Mi spiego: Si studia a livello scientifico come controllare, studiare e poi abbattere i capi in una zona naturale idonea e dove la selvaggina autoctona possa poi portare ad un tipo di prelievo mirato... a produrre valore!!
L'ars venandi è scaduta da nobile ed etica attività (non sportiva) a mercato della carne.
Giorni fa durante una breve scambio di battute mi avevate chiesto notizie sulle regole di caccia agli ungulati nel nostro comparto alpino (V.C.O. 3). Dato il breve spazio dedicato a quella sezione non ho potuto illustrare queste regole tutte del comprensorio alpino di caccia. Se interessa potrei in questa sezione parlarne più diffusamente ed anche delle eventuali tecniche di caccia al cervo, al capriolo ed al camoscio. Tipiche tecniche delle Alpi. Ciao.
certo ferni :06:
sarebbe molto interessante, ti seguirò con attenzione :clapclap:
Una osservazione. In Alto Adige da sempre si pratica la caccia di selezione e molto spesso la caccia in Alto Adige è stata presa ad esempio per altre realtà. I fatti però stanno dimostrando che sulla carta la caccia di selezione può essere valida, nella pratica però si sta dimostrando esattamente il contrario.
E' inutile non è possibile prelevare le femmine per mantenere un certo equilibrio fra i sessi!
Da noi si sta riscontrando un calo sensibile negli abbattimenti.
Rex ti puoi spiegare meglio....
La caccia di selezione altoatesina, o meglio il modo di applicare la caccia in Alto Adige è stato preso ad esempio da numerose regioni alpine (prima lo stesso Trentino poi a ruota altre regioni) per quelli che parevano essere risultati di tutto rilievo all'inizio.Citazione:
Originariamente Scritto da dmirchi
A lungo andare si stanno però dimostrando alcune pecche di questo tipo di caccia.
Ad esempio l'obbligo dell'abbattimento delle femmine. All'inizio questo teoria poteva essere giusta in quanto effettivamente in alcune parti il rapporto fra i sessi era di 4:1 o addirittura oltre.
Inoltre il nostro piano di abbattimento prevede un prelievo di un ugual numero di femmine che di maschi. Nella nostra riserva di ca. 4800 ha, in 43 cacciatori abbiamo a disposizione un prelievo di 32 maschi e 32 femmine. Quest'anno abbiamo faticato parecchio per riuscire a prendere le femmine. Credo che questo debba far riflettere. Se cominciano a scarseggiare le femmine....è finita!
Rex ti vorrei domandare se tu volendo potresti non abbattere la femmina che ti è stata assegnata?
Parli della femmina di camoscio?
Se è di quella che parli lo posso fare naturalmente, ma questo va ad influire negativamente sul piano di abbattimento dell'anno successivo dove una un certo numero di capi verrebbero tolti
Per quanto riguarda invece il prelievo delle femmine di certo il discorso è diverso perchè sono condizione necessaria per poter aprire la caccia al maschio. Ossia, se prima non vengono abbattute due femmine la caccia al cervo maschio rimane chiusa (2 femmine per ogni maschio). Per quanto riguarda il capriolo, non essendo un capo attribuito singolarmente al cacciatore, in caso di mancato prelievo viene incaricato il guardacaccia ad effettuare il prelievo coattivo.
in poche parole se non lo fai tu lo fanno loro al posto tuo?
Certo, perché il piano di abbattimento va completato!
Da noi ci sono interessi economici dietro, gli agricoltori temono per i danni che gli ungulati potrebbero procurare.
io non mi riferivo agli interessi economici o ad altri scopi, ma pensavo che l'animale assegnato a te lo dovessi portare a termine tu e basta...
In teoria è cosi, ma se tu non sei in grado di portare a termine il piano assegnato, intervengono le autorità.
ha ok, percio va portato a termine ad ogni costo... capito, ma il cacciatore che non ha portato a termine la caccia viene sanzionato in qualche modo?
No non viene sanzionato anche perchè potrebbero esserci dei motivi contingenti, chessò ad esempio malattia, lavoro, annata balenga con scarsità di avvistamenti.
Diciamo che il cacciatore ha il compito di effettuare il prelievo a lui assegnato nei limiti del possibile. La sanzione poi sta nel fatto che l'anno successivo ti decurtano i capi a scapito di tutti i soci anche quelli che hanno portato a termine il piano.
Di conseguenza ogniuno si impegna in tal senso.
ha ok.. adesso mi è più chiaro il tutto...
Mi ricordo un caso di alcuni anni fa, dove in Val Badia, in una riserva (ora non ricordo quale) i cacciatori si rifiutarono di abbattere un certo numero di femmine di cervo.
L'ufficio caccia e pesca della provincia é intervenuto a mezzo dei propri guardacaccia (una decina) e in 3 giorni hanno portato a termine il piano di abbattimento.
ai guardia caccia non pareva vero....
ma bisogna rispettare dei giorni specifici per l'abbattimento?
si ferni ankio non ne capisco di caccia ma credo che i piccolini con le madri andrebbero lasciate stare...................
Per quanto riguarda gli ungulati non ci sono giornate specifiche da rispettare nè esiste l'obbligo di segnare l'uscita sul proprio calendario.
Per quanto invece riguarda la caccia autunnale (lepre ecc) le giornate permesse sono 3 per settimana a liber scelta del cacciatore ed ogni uscita va preventivamente sgnata sul calendario
ho capito... grazie rex :D
Prego Tiziano
Bhe, da dove cominciare...? Innanzitutto gli abbattimenti dovrebbero essere mirati a mantenere il rapporto di circa 1 a 1 fra maschi e femmine e non agli abbattimenti di numero paritario fra i sessi. Gli abbattimenti dovrebbero essere determinati dai censimenti primaverili....Quindi se rispetto all'anno precedente si notasse una diminuzione di capi femminili, i tecnici faunistici che stilano i piani di abbattimento, dovrebbero bilanciare. Qui da noi si abbattono femmine e piccoli nei mesi di gennaio e febbraio con numeri maggiori sui piccoli.Per capirci meglio, ad ogni cacciatore che abbia tutte le carte in regola(censimenti e prestazioni ambientali correttamente effettuati)ha diritto all'accesso al prelievo di
1 capriolo di classe 1
1 capriolo di classe 2/3
1 femmina di classe 1/2/3
2 piccoli
Gli abbattimenti sono effettuati esclusivamente dai cacciatori senza l'intervento delle guardie venatorie in quanto le percentuali degli abbattimenti, sono sempre molto elevati.
Il territorio composto da molti campi coltivati ad erba medica intervallati da siepi e boschi di varie dimensioni permettono densità elevate(a volte anche troppo)di animali, il 90% dei quali caprioli, anche se negli ultimi anni stanno crescendo i cervi
Quoto, tranne che per quanto concerne il rapporto m/f che deve essere di 1:2 oppure 1:3, ossia per ogni maschio 2 oppure 3 femmine.Citazione:
Originariamente Scritto da Cacciatorgentile
Da noi sul capriolo il piano di abbattimento prevede un 50%, ossia per ogni maschio abbattuto va abbattuta una femmina, possibilmente vecchia. Nei cervi, dove il rappporto fra i sessi è molto più sbilanciato, per ogni maschio dobbiamo abbattere 2 femmine!
Gli abbattimenti da noi vengono fatti dal 1.5. al 20.10 per quanto riguarda i maschi e dal 1.5. al 15.12 per quanto riguarda le femmine.
Non riesco a capire la necessità di fare prelievi nei mesi di gennaio febbraio, ossia quando l'ovulazione nelle femmine riprende e quindi con elevato rischio di abbattere femmine gravide.
Chiedo scusa, ma la femmina di capriolo abbattuta ipoteticamente dopo la metà(più o meno)di agasto, non dovrebbe essere già gravida? Questo per le classi 2/3. In fondo il ciclo riproduttivo si è solo temporaneamente interrotto per riprendere (sempre più o meno)con l'inizio dell'anno nuovo. Almeno questo è quello che mi avevano insegnato. Se si abbattesse poi una femmina con piccolo nel mese di gennaio, il giovane non avrebbe problemi di sopravvivenza, cosa non così scontata come se il fatto si svolgesse all'inizio di luglio, momento in cui il piccolo potrebbe ancora essere accucciato nell'erba "lontano" dalla madre, cosa che potrebbe trarre in inganno il cacciatore non proprio esperto!Citazione:
Originariamente Scritto da Rex61
In parte è vero quanto dici, tieni conto che noi abbattiamo le femmine in maggio, ossia quando è molto facile riconoscerne la gravidanza. Nessuno si sogna di procere al prelievo delle femmine ad agosto, anche se ipoteticamente e teoricamente sarebbe ammesso dal calendario. Inoltre, proprio durante il periodo degli amori si andrebbe a rompere determinati equilibri.Citazione:
Originariamente Scritto da Cacciatorgentile
Per cui da noi le femmine si cacciano a maggio e poi a fine settembre fino a dicembre.
Pur essendo vero che ad agosto le femmine potrebbero essere già gravide, va tenuto conto che a settembre/ottobre ossia prima della interruzione della gestazione, non si è ancora formato alcun feto, cosa invece che accade a gennaio febbraio.