lento e permaloso:D:D
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InfIne Alberto che non ho quotato per non rileggere la spudorata adulazione:D nei miei confronti.:"ma sei sicuro di quello che hai scritto?Io stà saggezza non la vedo ma posso prometterti che ad ottobre,ma che dico pure a settembre,sarò ben lieto di cacciare assieme a te":bravo
:ciao[/QUOTE]
Caro Fausto, la saggezza è di tutte quelle persone che non si accontentano di praticare una disciplina ma approfondiscono la conoscenza della stessa per guardarla da più angolazioni per godere in pieno delle ore dedicate ad essa. sono sicuro che prima o poi troveremo il modo di cacciare insieme
Quando ho aperto questo thread l'intento era di creare uno spazio dove rivelare e condividere le nostre emozioni,quello che definii un salotto per amici."L'angolo della poesia"non è uno spazio dove scrivere solamente quello che più o meno si avvicina a qualcosa che possa rassomigliare ad una poesia,ma anche uno spazio dove descrivere ad es. una situazione della nostra amata passione cercando di evidenziare ciò che viviamo in quel momento. Io ripensando ad una mia passata esperienza ho cercato di descrivere quella che è per me "l'attesa".L'attesa della cerca ,l'attesa della ferma del cane,l'attesa dell'esito dello sparo.
-------------------------------------------------- "L' Attesa" ---------------------------------------------------------
Intravedo il bosco tra le basse nubi gonfie di nebbia e le cime dei monti imbiancate. La fredda tramontana sembra che mi porti il sapore della neve,gli ultimi rossi dei faggi contrastano il verde sempre più scuro dei ginepri e la mano scivola nella tasca in cerca di una cartuccia,le tocco accarezzandole quasi a garantirmi il loro aiuto per l’esito del colpo .
La giovane setter in prossimità di una depressione circondata da un fitta rogaia ha percepito una debole scia di odore , la testa alta e distesa in avanti a fendere l’aria ricca di profumi acri ed umidi che avvolgono e confondono quella emanazione così inebriante ed appassionante, seguire quel debole effluvio e non perderlo mentre il terreno sprigiona una sottile cortina di umidità che sale nell'aria.
Il campano tace e solo il soffio del vento rompe il silenzio che regna nella valle ,un apparente tranquillità pervade l’animo ma non impedisce l’irrigidimento del corpo,le braccia pronte a portare il fucile in spalla,le orecchie tese a percepire il più piccolo rumore e gli occhi attenti a scrutare il più veloce e fugace dei movimenti.La regina è lì tra un ceduo o sotto qualche arbusto che le garantisce rifugio e protezione ,certo pronta a sfruttare la nostra più piccola disattenzione per regalarsi una via di fuga.Attimi già vissuti, che dovrei conoscere bene, ma che invece hanno sempre la capacità di suscitare un’emozione incontrollata mentre i battiti del cuore diventano più veloci e forti tanto da avvertirne nitidamente la frequenza.
Poi un forte batter d’ali,un movimento deciso delle braccia, un colpo . Il campano riprende a scandire i rintocchi ..l’attesa ricomincia.
fausto l'aquila
Bello scritto Fausto.
Queste parole ci coinvolgono in forti emozioni .....
Sembra di viverli realmente quei momenti.
:clapclap:
complimenti Fausto!, leggendo questa tua mi sembrava di essere nel bosco con te!!!!
Dalla frase che hai quotato si evince che è implicita anche l'attesa della padella perchè l'esito del colpo è sempre incerto.Se poi leggi le ultime parole"..il campano .........l'attesa ricomincia" non si fa alcun cenno riguardo ad abbattimenti,ma solamente che inevitabilmente il cane all'esplodere del colpo ha rotto la ferma e l'attesa ricomincia indipendentemente dal colpire o meno . ...."capito mi hai?"