I latini dicevano: "Ad augusta per angusta" (alle cose eccelse si arriva attraverso i sacrifici)
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I latini dicevano: "Ad augusta per angusta" (alle cose eccelse si arriva attraverso i sacrifici)
Una volta su una rivista specializzata ho letto:"i cecchini mirano,i cacciatori sparano".Non so cosa intendesse di preciso l'autore,ma certamente a caccia non credo che il bersaglio debba essere "seguito" più di tanto,anche perchè se no non lo si raggiungerà mai,e anzi diventerà sempre piu lonTano.
Credo che lei,Kyran,debba fare molta pratica (come detto da altri si eserciti al piattello.Io le consiglio lo skeet) e se possiede un minimo di attitudini vedrà che supererà il suo handicap visivo.
Non mi date del Lei...son ccciovane :D
Scherzi a parte, non riesco a capire quanto la distanza sia realmente un problema in questo tipo di tiro...mi spiego, oggi ho chiuso in volo un tordo a quasi 50 m, sparando così, ma credo ci sia una buona parte di fortuna, nel tiro, anche se la fucilata comunque era giusta...e a circa 35 metri ho preso un colombaccio (che poi è andato via perchè ero ancora carica con n° 10, purtroppo... :( ) però, non ho avuto grandi occasioni di fare più tiri a queste distanze...mah...
Non vorrei scandalizzare nessuno, né rischiare le ironie del prossimo.
Un tordo oltre i 40 m. è molto meno improbabile di quanto si creda. Tutto dipende dal solito trinomio cartuccia, fucile e cacciatore; aggiungendovi un pizzico di fortuna, gli hits sono ancor più frequenti. Una per tutte: con testimoni accanto, tre o quattro anni or sono centrai un merlo che cadde voltandosi su sé stesso; incredulo, lo recuperai a ben 75 passi lunghi, lessato bocconi; sono alto 1.78, cartuccia homemade con Gm3, Super G, g. 32 di 10, Benelli Raffaello con strozzatore esterno **.
Ed allora Kyran, chapeau: mi chiedo come tirerai quando ti sarai abituato a farlo con gli occhi aperti.
ieri sparavo B&P nike a piombo 10 (mattinata secca e senza vento) con canne da 66, ***... e mi ha sorpreso parecchio vederlo cadere...
Trascuravo un particolare: quel merlo entrò alla mia sinistra sfiorando le cime degli ulivi. Un perfetto traversone, proprio come in pedana, con la differenza che non tirai ad occhi aperti (non sono mai riuscito ad abituarmici).