non è niente di grave , ma rileggere il regolamento,ogni tanto, non fa mai male
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non è niente di grave , ma rileggere il regolamento,ogni tanto, non fa mai male
Il problema princpaledei foraggiamenti sono i tempi...mi spiego meglio:sono utili se si svolgono nei tempi utili, cioè partendo in anticipo sulla brutta stagione abbituando così i caprioli ai nuovi alimenti, non fieno(come si dice..il capriolo muore con la pancia piena!)in quanto troppo "legnoso", ma mangimi pellettati appositi o comunque alimenti nutrienti. Non so se mi sono spiegato bene. Il problema è poi sopratutto che non si conoscerà in anticipo come sarà la stagione:innutile foraggiare se non ce ne sarà bisogno, mentre è controproducente foraggiare se la stagione è già avanti!!!!
Conclusioni? Chi vuol tribolare faccia pure, ma visto che il capriolo è un animale che in poco tempo numericamente "si riprende",non ne vedo la necessità.:?
Concordo sul fatto che il capriolo sia un animale che si riprende molto bene. Sulla necessità si è discusso ampiamente ed era appunto questo lo scopo del thread, ossia di conoscere il maggior numero di opinioni possibili.
Per quanto concerne i mangimi pellettati, sono assolutamente contrario in quanto non rispecchiano il foraggio che il capriolo trova naturalmente e quindi a mio avviso, va evitato.
Noi a fine settembre provvediamo a riempire i nostri depositi di fieno (50% di primo sfalcio e il restante suddiviso fra gli altri sfalci in modo da avere un nutrimento ricco di contenuti grassi e quindi nutriente).
Le nostre mangiatoie sono tutte provviste di una sorta di magazzino, ossia in fieno non viene messo direttamente nella mangiatoia, ma è soltanto un aiuto al guardiacaccia che cosi, in caso di neve o inverno rigido, può di volta in volta riempire le mangiatoie prelevando le balle di fieno dal magazzino.
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in questo caso si può notare che oltre alla mangiatoia c'è una sorta di magazzino.