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Re: coltura in atto
Citazione:
Originariamente Scritto da
dmirchi
Siamo tutte persone adulte e intelligenti, non credo serva una tabella per farci capire che una coltura è in atto oppure no
permettimi dim...ma questo ragionamento non ha propio senso...preso per capi estremi ,come hai fatto tu del resto, si potrebbe dire che "si capisce che in autostrada non si puo andarea 180km/h" o "si capisce che non si deve rubare in banca" o "si capisce che non posso abbandore un frigorifero nel bosco dietro casa"
La legge c è apposta per evitare i "si capisce..." anche perchè altrimenti la gente NON capisce e fa come vuole, in tutte le cose.
Le leggi esitono (e vanno rispettate) propio per questo motivo, perchè c è bisogno di seguire direttive COMUNI a tutti per evitare fraintendimenti e espressioni tipo "ma io non lo sapevo"
Detto questo la legge 157 prevede che:
Per l'utilizzazione dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia, è dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura della amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente.
3. Il proprietario o conduttore di un fondo che intenda vietare sullo stesso l'esercizio dell'attività venatoria deve inoltrare, entro trenta giorni dalla pubblicazione del piano faunistico-venatorio, al presidente della giunta regionale richiesta motivata che, ai sensi dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, dalla stessa è esaminata entro sessanta giorni.
4. La richiesta è accolta se non ostacola l'attuazione della pianificazione faunistico-venatoria di cui all'articolo 10. E' altresì accolta, in casi specificatamente individuati con norme regionali, quando l'attività venatoria sia in contrasto con l'esigenza di salvaguardia di colture agricole specializzate nonché di produzioni agricole condotte con sistemi sperimentali o a fine di ricerca scientifica, ovvero quando sia motivo di danno o di disturbo ad attività di rilevante interesse economico, sociale o ambientale.
5. Il divieto è reso noto mediante l'apposizione di tabelle, esenti da tasse, a cura del proprietario o conduttore del fondo, le quali delimitino in maniera chiara e visibile il perimetro dell'area interessata.
L'esercizio venatorio è, comunque, vietato in forma vagante sui terreni in attualità di coltivazione. Si considerano in attualità di coltivazione: i terreni con coltivazioni erbacee da seme; i frutteti specializzati; i vigneti e gli uliveti specializzati fino alla data del raccolto; i terreni coltivati a soia e a riso, nonché a mais per la produzione di seme fino alla data del raccolto. L'esercizio venatorio in forma vagante è inoltre vietato sui terreni in attualità di coltivazione individuati dalle regioni, sentite le organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, tramite le loro strutture regionali, in relazione all'esigenza di protezione di altre colture specializzate o intensive.
.......Come vedi ci son regole ben precise per considerare un terreno IN ATTUALITà DI COLTIVAZIONE (i "si capisce" non contan nulla). Detto questo sia ben chiaro il rispetto verso i conduttori del fondo,verso il lavoro altrui,verso l'agricoltura e gli agricoltori....il rispetto tra ESSERI CIVILI che vivono in una società CIVILE.
invito pertanto siròk a informarsi ben benino presso le sedi piu competenti della regione per poter esser tutelato al meglio da una legge che NOI PAGHIAMO....alla peggio amico siròk ci scappa un bel risottino al radicchio rosso (scherzo ovvio!)
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Re: coltura in atto
Forse Sutica mi sono espresso male, leggendo alcuni messaggi prima del mio c'era chi diceva che in alcune regioni i terreni in attualità dovevano essere tabellati in altre no oppure non li tabellavano, il mio si capisce se un terreno è in attualità di coltivazione deve essere inteso in questo modo: secondo me non servono tabelle che ci dicano che il terreno sia in attualità di coltivazione, anche se richiesto dalla legge, noi in campagna ci stiamo spesso e volentieri, anche tutto l'anno per alcuni di noi, per cui dobbiamo saperle c'erte cose, non è che se il contadino non ha messo le tabelle di attualità di coltivazione (nel caso in cui fosse obbligatorio anche dalla legge), noi cacciatori zacc ci introduciamo dentro perchè lui non l'ha tabellato, i contadini spesso sono visti anche in malo modo dai cacciatori, ma spesso coloro che li vedono così non sono cacciatori ma sono i famosi sparatori, e a queste persone io gli farei fare una stagione, non serve tanto altro tempo, una sola stagione a lavorare la terra con tutte le preoccupazioni che ne derivano dalle innumerevoli varianti che si possono incontrare in quel campo lavorativo (meteo e mercato prime fra tutte) poi si capirebbe perchè secondo me non servono le tabelle per indicare il terreno in attualità di coltivazione, se è così non si caccia con o senza il consenso del contadino, a cui si potrà eventualmente chiedere se quel campo verrà raccolto, se mai si riuscisse a valutare lo stato della maturazione dei prodotti, nel caso in cui sia danneggiato il raccolto a causa dell'eccessivo tempo trascorso dopo la maturazione allora si che si potrà chiedere il permesso, ma solo ed esclusivamente in questa particolare e sfortunata occasione. Questo è il mio pensiero.
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Re: coltura in atto
il risottino caro sutica é una bella idea!:D e siccome uno di questi campi é di un amico e mi ha dato il permesso per raccogliere il radicchio ti inviterei anche a mangiarlo!:D comunque si mi sa proprio che mi devo informare bene...perché ho chiesto a più cacciatori qui in zona ma nessuno ha saputo darmi una risposta precisa...
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Re: coltura in atto
Accetto volentieri l'invito per il "risottino", se il tuo amico ti da pure il permesso ben venga uno in piu a tavola....ci manca solo chi porta le donne e poi parto.
Vero dmirchi che manderei anch io molti cacciatori a zappare la terra (se non altro tutti quelli che seminano bossoli). Tuttavia se fosse possibile cacciare solo col permesso del contadino si avrebbe uno squilibrio assurdo, ci sarebbero cacciatori che possono e altri che non possono e questo sarebbe ingiusto...per queste servon le leggi dello stato.
E se lo stato e la legge dice che li non si puo cacciare il contadino non puo avere il potere di far cacciare chi ha il suo permesso, perchè la legge lo vieta.
Ribadisco il concetto (anche se è chiaro a tutti (spero) e a te sta cuore dmi) che ovunque ci troviamo dobbiamo sempre aver rispetto delle regole e dei luoghi in cui ci troviamo...come in ogni cosa inoltre il buon senso dovrebbe farla da padrone sulla voglia di caccia...per cui informiamoci bene e usiamo la testa e le buone maniere.
saluti
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Re: coltura in atto
Si, in effetti se dipendesse solo dal contadino permettere la cacciata o meno, vi sarebbe uno squilibrio...noi in ogni caso, anche se sappiamo di poter entrare in un terreno, chiediamo prima di farlo, o per lo meno avvertiamo che lo stiamo facendo lasciando qualche segno o un messaggio, se non troviamo nessuno...
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Re: coltura in atto
per le donne si combina...:D in ogni caso concordo pienamente con te sustica...il problema è che c'è certa gente che delle regole se ne infischia e il buon senso non sanno nemmeno cosa sia...e di conseguenza veniamo etichettati tutti come distruttori della natura ecc...
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Re: coltura in atto
Scusate,ma io cosa ho detto fino adesso,..?..o non vedete i miei messaggi ..?..in questa discussione tolgo il disturbo..saluti a tutti...Davide...
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Re: coltura in atto
Davide che stavamo solo sostenendo quello che dicevi tu...non te la prendere....le tue affermazioni sono state prese in considerazione come quelle di tutti gli altri!!!forse hai frainteso...
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Re: coltura in atto
Davide resta non andare via ..
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Re: coltura in atto
io nelle mie zone non ho mai visto tabelle che vietano la caccia x coltivazioni,si sa che dove ci sono frutti o coltivazioni non si possa entrare ,poi ci sono i furbi che ci fanno passare noi cacciatori x quelli che rovino,ecc......