Re: Privatizzare il sistema venatorio in Italia
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Rex61
Forse nella formulazione del titolo non sono stato chiaro, per privatizzare intendo una gestione diretta da parte dei cacciatori, come ad esempio avviene in Alto Adige.
Ciao Rex,diciamo che nella mia provincia e anche in quasi tutta l'Emilia Romagna la selvaggina stanziale e' gestita dai cacciatori,in alcune realta' locali anche egregiamente.Certamente l'ottimizzazione di questo progetto ormai consolidato da tempo ha avuto le sue falle,ma appunto gli errori del passato hanno fatto si' che questa gestione sia ottimale.Non so se il discorso si possa estendere anche sulla selvaggina migratoria,ma anche qui ci sono realta' consolidate,vedi valli private,(costosissime)...AZ faunistiche Venatorie dove sempre piu' la selvaggina migratoria viene insidiata con notevoli sforzi per creare gli ambienti,sforzi ovviamente economici,come tu sai qui c'e' una coltura intensiva,ma mentre la selvaggina stanziale(lepri e fagian) si gestisce con zone di ripopolamento,la migratoria per fermarla e poterla cacciare sui nostri territori ha bisogno di ambiente,il che non e' semplice......sul tavolo delle trattative ovviamente c'e' l'entita' piu' prestigiosa e importante l'agricoltore......Certo negli ambiti territoriali da tempo si cerca di sostenere questi interventi con monetizzazione a favore degli agricoltori per lasciare sui propri terreni stoppie,ecc...ecc...ma la strada e' ancora molto lunga......ciao Davide...
Re: Privatizzare il sistema venatorio in Italia
Anche se la privatizzazione avrebbe dei vantaggi, per me sarebbe una sorta di castrazione psicologica. Le riserve ci sono anche ora, ma mi sanno tantodi recinto e la selvaggina assomiglia tamnto a del pollame variopinto.
Meglio una passeggiata senza sparare un colpo!!
Re: Privatizzare il sistema venatorio in Italia
privatizzare ??? non facciamoci male da soli che già ci pensan in molti
Re: Privatizzare il sistema venatorio in Italia
Mi pare dunque di capire che siete tutti soddisfatti di come è gestita ora.
Re: Privatizzare il sistema venatorio in Italia
non dico che sia gestita alla perfezione ma da quel che si può vedere delle riserve gestite da privati se non hai il portafoglio a fisarmonica non puoi cacciare
Re: Privatizzare il sistema venatorio in Italia
il problema principale della caccia in italia non è la selvaggina ma è "l'AMBIENTE", a questo punto, devo dire purtroppo, soltanto alcune zone dell'italia si salvano, una di queste è la zona alpi, e da quì la riuscita della gestione privata, un'altra zona favorevole è l'appennino tosco-emiliano, anche qui la gestione (anche se pubblica) è riuscita, nel resto dell'italia più o meno siamo alle strette, per rendersene conto basta vedere qualche specie più o meno stanziale come ad esempio il passero, sono anni che è chiusa la caccia a questa specie e dovremmo essere letteralmente invasi di passeri, invece ce ne sono meno di quando si potevano cacciare, a mio parere non dipende dalla caccia l'attuale situazione della selvaggina, sia stanziale che migratoria, in italia e si dovrebbe iniziare, a stringere la cinghia su chi fà e disfa l'ambiente a proprio uso e consumo, in primis gli ambientalisti, proseguendo poi con gli agricoltori con il loro uso sconsiderato di anticrittogamici e veleni vari, passando per le amministrazioni locali che ancora non hanno capito che se si vuole veramente dare una mano all'ambiente (veramente) nel punto in cui siamo, la soluzione è di creare il più possibile zone Willderness, cioè delle zone dove la mano dell'uomo non deve arrivare per nessun motivo e forse tra qualche anno si potrebbe iniziare a vedere qualche piccolo miglioramento, in ultima analisi si dovrebbero controllare di più e meglio anche i cacciatori, ma non come è impostato attualmente e cioè che il controllo viene affidato ai verdi animal-ambientalisti ma ad istituzioni serie come il CFS ed anche polizia provinciale in modo che i controlli siano imparziali
Re: Privatizzare il sistema venatorio in Italia
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big hunter
il problema principale della caccia in italia non è la selvaggina ma è "l'AMBIENTE", a questo punto, devo dire purtroppo, soltanto alcune zone dell'italia si salvano, una di queste è la zona alpi, e da quì la riuscita della gestione privata, un'altra zona favorevole è l'appennino tosco-emiliano, anche qui la gestione (anche se pubblica) è riuscita, nel resto dell'italia più o meno siamo alle strette, per rendersene conto basta vedere qualche specie più o meno stanziale come ad esempio il passero, sono anni che è chiusa la caccia a questa specie e dovremmo essere letteralmente invasi di passeri, invece ce ne sono meno di quando si potevano cacciare, a mio parere non dipende dalla caccia l'attuale situazione della selvaggina, sia stanziale che migratoria, in italia e si dovrebbe iniziare, a stringere la cinghia su chi fà e disfa l'ambiente a proprio uso e consumo, in primis gli ambientalisti, proseguendo poi con gli agricoltori con il loro uso sconsiderato di anticrittogamici e veleni vari, passando per le amministrazioni locali che ancora non hanno capito che se si vuole veramente dare una mano all'ambiente (veramente) nel punto in cui siamo, la soluzione è di creare il più possibile zone Willderness, cioè delle zone dove la mano dell'uomo non deve arrivare per nessun motivo e forse tra qualche anno si potrebbe iniziare a vedere qualche piccolo miglioramento, in ultima analisi si dovrebbero controllare di più e meglio anche i cacciatori, ma non come è impostato attualmente e cioè che il controllo viene affidato ai verdi animal-ambientalisti ma ad istituzioni serie come il CFS ed anche polizia provinciale in modo che i controlli siano imparziali
:bene Quoto in tutto... non potevi dare una spiegazione migliore!!!! :clapclap:
Re: Privatizzare il sistema venatorio in Italia
hai ragione
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Originariamente Scritto da
big hunter
il problema principale della caccia in italia non è la selvaggina ma è "l'AMBIENTE", a questo punto, devo dire purtroppo, soltanto alcune zone dell'italia si salvano, una di queste è la zona alpi, e da quì la riuscita della gestione privata, un'altra zona favorevole è l'appennino tosco-emiliano, anche qui la gestione (anche se pubblica) è riuscita, nel resto dell'italia più o meno siamo alle strette, per rendersene conto basta vedere qualche specie più o meno stanziale come ad esempio il passero, sono anni che è chiusa la caccia a questa specie e dovremmo essere letteralmente invasi di passeri, invece ce ne sono meno di quando si potevano cacciare, a mio parere non dipende dalla caccia l'attuale situazione della selvaggina, sia stanziale che migratoria, in italia e si dovrebbe iniziare, a stringere la cinghia su chi fà e disfa l'ambiente a proprio uso e consumo, in primis gli ambientalisti, proseguendo poi con gli agricoltori con il loro uso sconsiderato di anticrittogamici e veleni vari, passando per le amministrazioni locali che ancora non hanno capito che se si vuole veramente dare una mano all'ambiente (veramente) nel punto in cui siamo, la soluzione è di creare il più possibile zone Willderness, cioè delle zone dove la mano dell'uomo non deve arrivare per nessun motivo e forse tra qualche anno si potrebbe iniziare a vedere qualche piccolo miglioramento, in ultima analisi si dovrebbero controllare di più e meglio anche i cacciatori, ma non come è impostato attualmente e cioè che il controllo viene affidato ai verdi animal-ambientalisti ma ad istituzioni serie come il CFS ed anche polizia provinciale in modo che i controlli siano imparziali