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Re: In Apnea a 30 metri.
Innanzitutto complimenti CORVO ! quasi quasi ti scritturo come guardia del corpo ! Solo che se hai scritto sul forum stamane alle 9.15 significa che come me oggi niente pesca (causa cura otite, spero alla fine). Sempre ad ARRILICO e sul tema della discussione dico che in effetti il migliore rendimento fisico si ha a 26 anni (io a quell'età feci un 2° posto ad un torneo nazionale di calcetto ed un 1° posto + capocannoniere in uno locale) e che un conto è scendere a 25-30 metri un conto è pescarci tutta una mattinata, come dice Corvo. Infatti io ai bei tempi pescavo tra i 5 e i 15 mt. in tutta tranquillità, ogni tanto toccavo punte di 18-20, ma a 25 mt. non ci ero mai arrivato, prima di quella pescata a mortorio in cui per poco ci rimango secco. In pratica ho fatto un balzo di 8-10 mt. rispetto alla mia quota ideale che mi ha trovato impreparato dal punto di vista psico-emotivo e il fiato mi è finito quando stavo a fondo ... fatevi un pò 25 mt. a risalire a palla senza più il fiato nei polmoni ! P.S. Io non ho mai fatto nessun corso di apnea, sono sempre stato refrattario ai corsi
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Re: In Apnea a 30 metri.
Corvo io se devo ammettere i miei limiti lo faccio,però ti assicuro che a 25 metri a fine agosto dopo un mese che passo mezze giornate a fare su e giu ci scendo senza problemi,magari non riesco a pescarci per 2 ore ma almeno una 10 di calate ci riesco a farle,capiscimi bene non ho intenzione di affermare di essere un prodigio dico solo che quando una cosa si pratica da tanti anni e magari ci si è un pò portati queste non sono profondità proibitive,magri rischiose ma non proibitive!!!Stefano riguardo alle 1000 stupidagini che si fanno alla mia età ci sono in pieno,dalle moto da cross al salto con l'elastico fino al rafting non mi sono fatto mancare niente pur sapendo che ogni volta si rischia,ma se tutte le cose si fano a scalini i rischi si abbassano,non si eliminano:D
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Re: In Apnea a 30 metri.
Io dico arr. che tu hai un babbo che ti sta vicino nella pesca e questo è importante. Spero tuttavia che quanto ci siamo detti in questo forum sulla pesca in apnea possa essere utile a tanti che, come lo ero io, non hanno nessuno che li controlla e vanno a prendere rischi notevoli ... magari leggendo questa ns. discussione si danno una calmata e si salvano la vita .. allora possiamo dire di essere stati utili una volta tanto
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Re: In Apnea a 30 metri.
Volevo ringraziarvi per le vostre puntuali spiegazioni. Vi assicuro inoltre che sicuramente dalle vostre esperienze e i vostri rispettivi punti di vista, qualcuno che ha voluto farlo ne avraà tratto sicuramente un beneficio.
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Re: In Apnea a 30 metri.
Citazione:
Originariamente Scritto da
stefano mali
Sono delle contrazioni dei polmoni e di tutto il costato che subiscono l'incontrollato comando di respirare da una parte del ns. sistema nervoso, dopo 4 o 5 si subisce una sorta di svenimento, detto sincope e sei fritto in padella. Io risalendo da 25 mt. ne ebbi 3 poi arrivai in superficie e finalmente potei respirare. Ti assicuro che quando ti capita è da paura, perchè sono delle botte violente che sembra che ti squassano il petto e che non riesci a controllare.
Ciao Stefano, effettivamente questo we sono rimasto all'asciutto a causa del gommone (devo fare il tagliando al nuovo motore).
Solo per precisazione volevo dire che le contrazioni di cui si parla non sono polmonari, ma semplicemente contrazioni del diaframma (un muscolo posto sotto la gabbia toracica) e NON è assolutamente vero che dopo 4 o 5 si sviene.
Lo svenimento potrebbe avvenire dopo "n" contrazioni, come avvenire senza aver avvertito alcuna contrazione.
Le contrazioni diaframmatiche, sono un cosiddetto "campanello di allarme",che ci avvisa che l'anidride carbonica presente nel sangue comincia ad essere troppa (lo spiego in maniera molto semplice) e che è ora di respirare. Il problema è che se le contrazioni si iniziano ad avvertire a 20 m, probabilmente avremo ancora poca autonomia prima che avvenga la sincope (anossica). La sincope anossica è un vero e proprio svenimento che il nostro organismo attua per evitare che il cervello rimanga troppo tempo senza ossigeno. Immaginate i danni che potrebbe subire un cervello in carenza di ossigeno. La sincope è un sistema di autodifesa del nostro corpo che però si rivela spesso mortale in quanto lo svenimento avviene in acqua. Detto ciò si può capire l'importanza che rivestono le contrazioni diaframmatiche e la necessità di risalire dal fondo prima che queste vengano avvertite.
Ovviamente se sto pescando in 5 metri, posso anche permettermi il "lusso" di risalire dopo le prime contrazioni vista la modesta profondità.
L'errore più grande è quello di abbassare o annullare questo campanello di allarme in seguito ad iperventilazione.
L'iperventilazione (sconsigliata e pericolosissima) ha come effetto, proprio l'abbassamento delle contrazioni d. se non addirittura l'annullamento. Può succedere che una persona stia sul fondo e si senta bene pensando che ancora non avverte le cd. Il malcapitato ignora che la poca presenza di anidride carbonica iniziale nel sangue, dovuta ad iperventilazione, potrebbe non fargli avvertire le cd mandandolo direttamente in sincope.
Il consiglio è quello di eseguire 3 o 4 atti respiratori profondi e controllati prima di iniziare la discesa, cercando di far durare l'espirazione il doppio del tempo dell'inspirazione (ovviamente parliamo di secondi).
Ho cercato di dare una veloce spiegazione del problema non soffermandomi troppo sugli aspetti scientifici, ma cercando di farvi capire di cosa stiamo parlando.
Il Corvo
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Re: In Apnea a 30 metri.
Corvo, mi sa che devi aprire un centro scuola apnea o un diving :clapclap:
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Re: In Apnea a 30 metri.
se lo fai mi candido primo allievo!
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Re: In Apnea a 30 metri.
Davvero notevole la capacità con cui sei riuscito (Giordano detto Corvo) a far capire, in modo semplice e chiaro, anche a me che (che sono un perfetto ignorante in materia) i rischi che si possono incontrare. Complimenti
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Re: In Apnea a 30 metri.
complimenti Giordano, spiegazione degna di un docente
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Re: In Apnea a 30 metri.
Citazione:
Originariamente Scritto da
big hunter
complimenti Giordano, spiegazione degna di un docente
Vi ringrazio, ma sono cose che bisogna sapere se si sceglie di fare questo tipo di attività. L'apnea è considerato sport estremo e, statistiche alla mano, ogni anno miete più vittime del paracadutismo, apinismo, free climber, kite surf messi insieme.
Io sono stato vicino alla sincope una decina di anni fa, pescavo da solo su un fondale di 19 m e stavo lavorando una cernia sparata male, rimasta incastrata tra le rocce.
Dopo diverse discese cominciavo ad essere stanco e mi sono detto "ok faccio l'ultimo tuffo e poi mollo". Proprio durante quel tuffo la cernia ha dato segni di cedimento e io mi sono trattenuto una manciata di secondi più del dovuto. In risalita ho subito capito che non ce l'avrei fatta, così ho sganciato la cintura dei piombi e la spinta positiva della muta mi ha mandato su più velocemente. Sono emerso in uno stato confusionale e non mi rendevo neanche conto di dove fossi. Probabilmente un paio di secondi ancora e sarei andato in sincope.
La stessa cosa è capitata al mio amico che lavorava una cernia sui 30 m, però lui purtroppo non lo può raccontare.
E' stato ritrovato sul fondo dai sommozzatori.
Ciao Nino!!!
Il Corvo