ragazzi io non ci sono andato per il semplice motivo del colombaccio vietato,
cmq fa caldo le zanzare sono in agguato e allora aspettiamo con piacere i tordi
un caloroso saluto a tutti.
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ragazzi io non ci sono andato per il semplice motivo del colombaccio vietato,
cmq fa caldo le zanzare sono in agguato e allora aspettiamo con piacere i tordi
un caloroso saluto a tutti.
- 5 giorni all'apertura!
15 Settembre 2013 : 38sima apertura ,ma per la prima volta completamente da solo.Mio padre ha ceduto al peso degli anni e anche se a malincuore ha giustamente rinunciato al rinnovo del PdA...io sono nei soliti posti,ormai così familiari che potrei considerarli come mobilio di caccia e le querce e i mandorli che mi circondano sono sempre quelli di tanti anni fa,solo più alti e con fronde più larghe.L'attesa dei selvatici sembra non terminare mai perché la mente è rivolta a scrutare l'inquietudine che pervade il mio corpo...sensazioni strane mai vissute prime di ora e che tolgono sapore al gusto della caccia come l'ho conosciuto fino ad oggi.Un primo colpo,poi un'altro ed altri ancora per in totale di sedici cartucce esplose ....non c'è gioia e tantomeno felicità,solamente abitudine come se stessi svolgendo un qualsiasi lavoro.
A nulla vale il carniere raccolto, e quando alle ore 10,00 penso bene di abbandonare il capanno e recarmi a casa, intravedo la figura di un uomo che appoggiandosi ad un bastone procede tra i sassi e gli alberi per appostarsi sotto la sua quercia preferita da tantissimi anni,si siede su un piccolo treppiedi e mi saluta silenziosamente con un cenno della mano....capisco che debbo fermarmi ancora un po' :" una volta c'era un bambino che si emozionava dietro al suo padre e sognava un giorno di diventare cacciatore,ora c'è un anziano cacciatore che rivive quei momenti felici attraverso il figlio ormai adulto"
ps. ragazzi, andare a caccia diventa sempre più "pesante"..
il nostro fausto riesce sempre a farmi emozionare, senza troppi giri di parole o roboanti voli pindarici riesce a cogliere l'essenza di "Essere Cacciatore", a l'apertura non si va a caccia per fare carniere ma si va per riallacciare i fili di un discorso interrotto qualche mese prima, per visitare di nuovo quei luoghi per salutare quegli alberi che abbiamo visto crescere negli anni e che oramai consideriamo come amici, si va per dare di nuovo il via a quella liturgia fatta di gesti, parole, scaramanzie che solo chi ha amato e ama questo modo di vivere la natura può comprendere, non mi meraviglio, perché è successo anche a me, che all'apertura si lasci andare via un selvatico, solo per il gusto di vedere l'eleganza e l'istinto che la natura gli ha regalato per mettersi in salvo, e sorridere compiaciuto pensando che non hai sparato ma hai comunque fatto centro perché hai assistito a uno spettacolo, quello spettacolo chiamato natura che tantissima gente crede di apprezzare, capire e rispettare solo perché è abbonato a sky e "non si perde un documentario sui pinguini del madacascar". Grazie a tutti i "fausto" che si emozionano e ci fanno emozionare e che dicono che "andare a caccia è sempre più dura", ma secondo me, per noi, è più dura non andarci.
Alberto grazie a te che spendi qualche minuto a leggermi e a commentare.Felice di non essermi sbagliato sulla tua persona e la stima è sincera.La caccia per me è condivisione di emozioni e la felicità se non condivisa non potrà mai essere assoluta,per questo prediligo cacciare con una piccola e selezionata nicchia di amici che non conoscono invidia e gelosia...purtroppo siamo sempre di meno e non di rado mi trovo a cacciare da solo.
ps: da quando hai superato la la tua proverbiale timidezza iniziale stai scrivendo delle cose che apprezzo molto,anzi moltissimo.
ciao,
fausto
Aspettavo con ansia i tuoi scritti sull'apertura... :clapclap:
Riprendo da dove avevo finito: andare a caccia è sempre più dura.... ma per me è più dura non andarci, a volte preso dalla rabbia, dalla frustrazione di sentirsi mai tutelato, mai capito fino in fondo vessato da istituzioni e associazioni che tutto fanno fuorché tutelare i propri iscritti, da decisioni prese da gente che confonde caccia e bracconaggio non riuscendo a capire le due cose sono inversamente proporzionali, da gente chiamata a legiferare su questioni di cui sono totalmente ignoranti con il solo titolo di occupare una poltrona perché era una delle poche libere. ecco a volte mi è venuto in mente: "ma chi me lo fa fare" oppure "con questi soldi ci potrei fare ......" ma poi mi ricordo di quanta gioia c'è nelle sere precedenti le uscite, quante aspettative nello scegliere le munizioni l'abbigliamento per il posto scelto in accordo con gli amici, l'incontro al mattino, caffé e cornetto al bar e poi via, ma non di corsa, perché le strade potrebbero essere gelate ma soprattutto per dilatare al massimo quei momenti di attesa e di approccio alla battuta di caccia, che propabilmente sara deludente come quella prima, ma che invece questa volta tu speri che sia quella buona, l'attesa del selvatico è interminabile e mentre scruti l'orizzonte ti sorprendi a pensare a tante cose, ai problemi di casa del lavoro della famiglia, pensieri che ti anno accompagnato tutta la settimana, che nella tensione del momento ti hanno anche tolto un po di sonno, ma adesso sei li in campagna, al capanno e tutto ti sembra diverso, e li nel tuo elemento a volte riesci anche a sistemare le cose, e poi pensi "ma sti c...o de tordi quanno passano" e poi uno sparo che ti riporta alla realtà e acuisci i sensi per capire da dove arriva e sperare di vedere un volo selvatico disturbato dal frastuono precedente, eccolo, imbracci, e fai fuoco, attendi per vedere dove cade, esci dal tuo appostamento sperando che sia caduto morto e in posto accessibile. e dopo una mezza mattinata divisa tra appostamenti vari e un "pocket coffe" (io non fumo) con gli amici a una "certa" si riprende la strada di casa un nuovo caffè al bar e via, questa volta più velocemente, e non perché hai fretta ma perché vuoi accorciare il tempo che ti condurrà ad un nuovo venerdi sera e per dare di nuovo vita ad una nuova rappresentazione della "commedia divina" del cacciatore. io penso che andare caccia è sempre più dura ma non andarci lo è di più.
Aspetto con ansia domenica...finalmente l'apertura anche per noi.
Sono emozionata come ogni anno...lo ammetto.
Visto che devo consegnare una relazione a breve domenica mattina lavorerò...ma nel pomeriggio non ci sono incombenze che tengano, anche perchè debutta il mio hunter e sono curiosa di vedere cosa succederà... :)
Alberto, anche io mi chiedo ma chi ve lo fa fare, insomma freddo incredibile, ore di sonno perse, lunghe camminate, tante incaz.....e, bersagliati dai giudizi dei qualunquisti e poi penso all'ansia dell'apertura all'incontro con gli amici, lo squadrone pronto a tutto, che sembra debba conquistare un paese straniero, alle risate e ai discorsi sulla vita...e allora capisco che non si può rinnegare una parte di sè, nemmeno quando provano in tutti i modi a fartelo fare.
Riflettevo anche su di un'altra cosa, la gioia dei miei cani quando escono, sono certa che se gli si togliesse la caccia, loro non vivrebbero in pienezza la propria natura...