Da noi non e' cosi'........le colture in atto dove NON si puo' esercitare l'attivita' venatoria sono nitidamente scritti sul calendario venatorio,....l'agricoltore non ha vincoli di tabellamenti....ciao Davide....
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Da noi non e' cosi'........le colture in atto dove NON si puo' esercitare l'attivita' venatoria sono nitidamente scritti sul calendario venatorio,....l'agricoltore non ha vincoli di tabellamenti....ciao Davide....
Mancata apposizione di tabelle recanti la dicitura “Coltura in atto-divieto di caccia fino al raccolto” in aree già istituite L.R.T. 3/94 art. 42 comma 4 Del. Reg.T. n. 588/94 c. 2 L.R.T. 3/94 art.58 lettera q € 102 ( Provincia che vai Legge che trovi)
se non erro nel lazio affinchè sia valido il divieto deve esserci la tabellatura
beh allora mi sa che devo informarmi qui da noi come funziona..perché di tabelle non se ne vedono e MI PARE che il calendario non dica niente..ma devo leggere meglio...
La coltura in atto non deve venire tabellata. Si tratta di colture su terreni di proprietà dello stesso agricoltore e di conseguenza non deve venire appositamente segnalata. Non dimentichiamo che dietro ad ogni tipo di coltura c'è comunque un lavoro da parte dell'agricoltore, che abbiamo il dovere di rispettare, anche se la legge ci permette l'accesso ai terreni. Ed è proprio qui che secondo me si deve porre l'accento. La legge ci permette l'accesso ma non il danneggiamento, quindi il vero cacciatore deve avere ben chiaro in mente che prima di tutto c'è il rispetto per il lavoro altrui. Poi in alcuni casi ci si può anche accordare con il proprietario e se questo ce lo permette ci si può cacciare. Altrimenti si va da un'altra parte.
La 157/92 cita al paragrafo 2 nelle norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio che:
l'esercizio delle attivita' venatorie e' consentito purche' non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle produzioni agricole...
Rex io non so come sia la legge nella tua regione,ma qui i divieti sono uguali per tutti, se sul calendario venatorio viene vietato di cacciare in zone dove esistono colture in atto l'agricoltore non puo' dare permessi particolari ... noi possiamo fare" prevenzione danni" previa domanda dello stesso agricoltore alla provincia e persone qualificate produrranno benefici per allontanare selvaggina,ma queste situazioni sono assai remote e per colture specializzate e particolari.....e di solito non avviene mai a caccia aperta......ciao Davide..
Siamo tutte persone adulte e intelligenti, non credo serva una tabella per farci capire che una coltura è in atto oppure no, soprattutto se si tratta di ortaggi
d'accordissimo con queste 2 ultime affermazioni...rispetto per il lavoro altrui...la mia era solo una domanda per sapere se c'erano delle norme su questi tipi di colture....
Penso che non ci siamo capiti....anche chiedendo il consenso all'agricoltore su terreni in attualita' di coltivazione non ci si puo' andare,se questi terreni sono menzionati sul calendario venatorio,nessuno potra' esercitarvi la caccia,anche perche' si creerebbe un precedente assi pericoloso,non capisco come possa dare il consenso a esercitare la caccia a un cacciatore a agli altri???...non e' assolutamente cosi'...ciao Davide...