queste sono autentiche e vere storie di vita...complimenti e in bocca al lupo per tuo padre.:grazie
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queste sono autentiche e vere storie di vita...complimenti e in bocca al lupo per tuo padre.:grazie
Grazie ragazzi per i vostri racconti, che ci mostrano quanto sia importante per voi la caccia e che motivazioni piene di significato vi abbiano spinto ad accostarvi a questa grande passione..
Anche per me è stato così.. io non ho mai potuto avvicinarmi al mondo della caccia da piccola in quanto mio padre era contrario, ma riuscivo a imparare alcune cose seguendo mio nonno che era un cacciatore devoto..
Crescendo ho sentito sempre più curiosità verso questo mondo..
Poi ho conosciuto anche mio marito e con lui questo cerchio si è chiuso e io ho iniziato a farmi entrare nel sangue questa passione..
però prima che potessi comprenderla e dedicarmici a pieno, mio nonno morì, mi si spezzo il cuore e io sentii che più che mai dovevo continuare ad alimentare il fuoco della mia passio ne e continuare a viverla per tutti e due..
Credo che quando accade una cosa simile, coltivare quella passione sia un pò come ricordare quei momenti e quelle persone...credo che alcune persone lascino il proprio essere più nei posti ai quali erano legati che nel luogo in cui viene deposto il proprio corpo.
Per me la caccia è una passione e come tale è difficilmente controllabile, viene da dentro, probabilmente dal sangue, è amore, perchè solo per amore sei disposto a fare cose che per la maggioranza della gente hanno poco significato.
Mio nonno era cacciatore, ed era anche il mio personale mito, come succede a molti ragazzi ai quali piace anche il lavoro che il proprio nonno fa.
Lui, poteva andare a caccia poco, perchè purtroppo doveva lavorare in quanto era il tuttofare del paese e perciò quando lo chiamavano doveva "correre".
Siccome era sempre impegnato avevo il timore reverenziale di chiedergli di portarmi con lui, cosa che poi, con l'andar del tempo capii quanto sciocco fosse stato; tempo addietro gli chiesi cosa dovessi fare per poter andare a caccia e mi disse tutta la trafila da fare e mi disse che era difficile passare l'esame e non ne feci più niente.
Ha avuto 3 figlie e "non erano tempi" per le donne a caccia, questo ha portato a "saltare" una generazione di cacciatori.
Poi, quasi per scherzo, un giorno assieme ad un mio amico siamo andati a sparare al poligono, da lì sentii ribollere il sangue, ora sono felicemente cacciatore, ma nonno non c'è più, anche se mi accompagna ad ogni uscita.
Difficile riassumere con le parole quello che rappresenta la caccia per me. Quando sono a caccia mi trovo proiettato in un mondo nuovo e nello stesso tempo antico. Mi sento parte indissolubile di un tutto. Ritrovo me stesso in un viaggio interiore che è interrotto solo dallo sparo del fucile. Il resto è il dolce suono dei miei pensieri