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Allegati: 2
Re: Porta a Porta
Il senso del triangolo è semplice, se si vuol vedere il re nudo.
E’ semplicemente uno degli innumerevoli esempi di come i nostri problemi di cacciatori bruciano solo a chi li vive direttamente. Perché, avendo i nostri “rappresentanti” sempre dell’altro di ben più importante di cui occuparsi, non si preoccupano di noi, non ci rappresentano. Neanche quando molti iscritti, vuoi per stare con la logica più logica, vuoi per mancanza di sana informazione, vuoi per dabbenaggine o menefreghismo, s’espongono a rischi concreti ed alla perdita del porto d’armi.
Sperando di non annoiare, lascerò che ad esprimersi siano il testo della letetra resa (vanamente) anche ai compagnissimi gestori del parco ed alla sezione provinciale della mia associazione venatoria. Si noti come i cacciatori delle zone di Bari ed Andria non siano affatto penalizzati rispetto ai nord baresi.
Il parco è delimitato da ombreggiatura esterna.
Allegato 2875
[FONT="Garamond"]L’attraversamento del Parco dell’Alta Murgia, ai cacciatori è consentito optando per solo uno dei tre percorsi indicati dai gestori di codesto Ente:
Corato-Altamura (S.P. 238 Bari-Gravina (S.S. 96 Andria-Spinazzola (S.S. 170, S.P. 234 bis e S.P. 138.
•Coloro che intendessero raggiungere Poggiorsini o Spinazzola dai comuni di Trani, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi, Corato, Ruvo di Puglia sono obbligati a percorrere la S.P. 238 Corato-Altamura, raggiungere Gravina e di lì imboccare la S.P. 230 Gravina-Spinazzola.
•Itinerario illogico, considerando che dalla S.P. 238 si dirama quella S.P. 39 che, dopo soli 16 km., sbocca sulla S.P. 230 accanto alla stazione di Poggiorsini. Percorrendo la S.P. 39, Ruvo dista da Poggiorsini soli 35 km. ca., contro gli almeno 68 km. da sorbirsi attenendocisi al percorso disposto dall’Ente Parco.
Fra andata e ritorno, la differenza è di ben 66 km., con conseguente incidenza su carburante, tempi di viaggio e, dunque, persino sulla permanenza nel Parco.
•Infine, è innegabile che la S.P. 39 consente di pervenire, ben più agevolmente e rapidamente, tanto nella stessa Gravina, quanto a Spinazzola e nella vicina provincia di Potenza.
•La mappa acclusa evidenzia, più di ogni esposizione verbale, l’incongruità di quell’itinerario. Il trian- golo irregolare giallo è definito dalla S.P. 39/cateto minore e dai segmenti delle SS.PP. 238/ipotenusa e 230/cateto maggiore).[/FONT]
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Allegati: 2
Re: Porta a Porta
Allegato 2876
Il perimetro del parco è distinto da ombreggiatura.
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Re: Porta a Porta
A quanto pare i contrari puntano ancora sul fatto che si stia liberalizzando la caccia ed eliminando anche i limiti temporali, forse non hanno capito che devo cambiare le argomentazioni altrimenti si bruciano anche quei quattro cittadini che sono ancora indecisi su come vedere la situazione.
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Re: Porta a Porta
Citazione:
Originariamente Scritto da
dmirchi
A quanto pare i contrari puntano ancora sul fatto che si stia liberalizzando la caccia ed eliminando anche i limiti temporali, forse non hanno capito che devo cambiare le argomentazioni altrimenti si bruciano anche quei quattro cittadini che sono ancora indecisi su come vedere la situazione.
ma perchè hanno altre argomentazioni?vabbè oltre che molti cacciatori sono degli incivili(ma rispecchiano tutta la società nn solo quella venatoria)?
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Re: Porta a Porta
Già, il senso della trasmissione.
●Può anche darsi che vada fuori tema, almeno apparentemente. Ebbene, non dimentichiamo che avevo proposto una lettura della trasmissione in chiave costruttivamente critica nei confronti dei nostri rappresentanti, a cominciare dalle associazioni venatorie; avanzando soluzioni migliorative quanto a qualità dei contenuti ed a comunicazione degli stessi.
Pertanto, avevo asserito che sarebbe saggio cominciare col guardare nella propria casa, prima che in quella altrui. Tradotto: se non mi garantisco innanzitutto dalle manchevolezze dei miei compagni di cordata, al cospetto del nemico sarò più debole. Da chi è de-le-ga-to a rappresentarmi e difendere i miei interessi (percependo pecunia), m’aspetto ed esigo il massimo impegno qualitativo e quantitativo possibile tanto a ‘Porta a porta’, quanto nell’attraversamento d’un parco ed in tutti gli altri casi di vessazioni che subisco in quanto cacciatore! Questo, il senso della trasmissione nella mia visione utopistica di certa realtà. Questo significa, vedere il re nudo.
●Tutti i cacciatori nord baresi sono interessati ad attraversare il parco percorrendo la più breve e lineare via Poggiorsini, piuttosto che il lungo e tortuoso itinerario imposto. Ma, ad agitarsi è SOLO lo scrivente, tanto presso il facente funzioni di responsabile del democraticissimo Ente parco, quanto presso il presidente della sezione provinciale Federcaccia di Bari, sia verbalmente che per iscritto. Come mai il cane-da-guardia-Federcaccia dorme sonni tranquilli? Come mai non vigilano neanche i panzuti cani-da-guardia di tutte le associazioni venatorie? Perché essi non prendono per la collottola il compagnissimo responsabile del parco, costringendolo ad assolvere ai propri compiti con doverosa equità, forti del cosiddetto potere contrattuale che il singolo non può certo vantare?
La stupenderful Federcaccia è presentissima in TV e dove altro possa giovare alla sua immagine, latitante laddove sarebbe scomodo o poco vedibile. Proprio come i politicanti di professione. Interessa forse a qualche tesserato sapere come le associazioni venatorie impiegano i soldini che introitano? La testimonianza del defunto amico già rappresentante sindacale mi mette molte pulci nell’orecchio, anche a proposito di trasmissioni televisive.
●Da anni siamo debitori nei confronti di quell’avvocato presidente provinciale Federcaccia di Lecce, per averci affrancato dalla denunzia delle armi in carta bollata. Fatti tridimensionali, non la solita poltroncinucola all’italiana, purchèssia: chapeau!
Allora, fatta la tara dei bla-bla delle funzioni dei partecipanti, che senso ha avuto quella trasmissione?
Temo d’essermi meritato ancora una volta le affettuose rampogne d’un certo amico conterraneo, membro di questo forum.
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Re: Porta a Porta
no, lasciamoli dire cose sbagliate, tanto a noi non interessa, ma la loro ignoranza sta sotto gli occhi di tutti
cmq sta diventando chiaro quale sia il loro grado di conoscenza delll'argomento e quqnto la gente si fidi di loro da alcuni sondaggi che la rete offre.
su virgilio.it (fonte ufficale presa da un sito), alla domanda abolire la caccia si/no, il 51.8% ha votato, no all'abolizione-
come dico sempre varrà poco, ma le guerre si vincono anche grazie alle vittorie di piccole battaglie apparentemente insignificanti.