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facciamoci sentire.
Cari amici, vi informo che purtroppo ci sono giornalisti che ignorando la materia del contendere danno il loro contributo alle associazioni animaliste. Su repubblica la Margherita D'amico ha scritto un articolo che merita di essere letto e commentato, se avete qualche minuto libero fatelo. La Lipu, dalla sua pagina facebook invita tutti gli animalisti a condividere l'articolo in oggetto. Dalle risposte ricevute si evince che le loro pretese sono campate in aria, le loro risposte sono prive di qualsiasi fondamenta. Ci sono persone che si sono schierate con i cacciatori pur non appartenendo al mondo della caccia, questo mi sembra molto positivo. " https://richiamo-della-foresta.bloga...richiami-vivi/ Questo è il link P.S. Volendo lo possiamo commentare anche fra noi.
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ho letto l'articolo ed i commenti. Dire che sono schifato dalle risposte senza senso e prive difondamento di chi si proclama animalista è dire poco. Quello che da sempre contraddistingue questi fanatici è la mancaza assoluta di coerenza e di informazione. Almeno usassero il buon senso distare zitti!
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Questi "signori" non hanno argomenti validi per controbattere, solo ideologia campata in aria e fatta "bere" alle persone comuni come verità assoluta. Penso che per noi 40 anni di silenzio e di sopportazione alle loro menzogne possono bastare, è ora che la gente comune si abitui a sentire anche la nostra "campana". L'unica cosa che sono capaci di fare sono gli Atti delinquenziali, basta vedere alcuni video di tentativi di picchettaggio messo in opera da uno sparuto numeri di animalisti alle entrate delle Expo per la caccia, la pesca e le armi. Il compito di questi "signori" non è quello di contestare è quello di provocare le persone per bene con pesanti insulti che superano abbondantemente il limite della degenza, considerando che alle fiere entrano anche donne e bambini. Sono comunque patetici e ridicoli 15/20 persone che insultano centinaia di migliaia di persone.
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"L'animalismo che vuole condizionare il paese" Sotto questo articolo è scritto invia un commento, sotto ancora c'è una foto di un cacciatore con una volpe morta legata per il collo e appesa al suo braccio con una corda. Volevo inviare un commento ma visto la foto mi sono astenuto. Sono dell'opinione che questo tipo di propaganda non aiuta né la caccia né i cacciatori. Per chi non appartiene al mondo della caccia (non parlo degli animalisti) questo tipo di foto non sono un buon biglietto da visita. Ci dobbiamo far conoscere per quello che siamo, noi non siamo solo l'atto finale delle caccia, il cacciatore non deve essere associato solo all'abbattimento della selvaggina. Bisogna far conoscere tutto quello che viene prima, come la gestione del territori, i censimenti, i foraggiamenti, la creazione di abbeveratoi, i ripopolamenti, spiegare cosa vuol dire caccia di selezione, e altre cose. Questo è più o meno quello che bisogna far sapere alla gente che da anni si "beve" le panzane degli animalisti. Non sono contrario alle foto dei carnieri, sono ricordi che mi fanno rivivere momenti passati di caccia, sono contrario a darle in "pasto" a persone che le potrebbero usare per trarne vantaggio facendoci qualche bel "ricamino" in modo da distorcere quella che è la vera realtà della caccia. Signori la caccia non è la volpe appesa per il collo. Solo chi si adegua sopravvive, i tempi della selvaggina messa in mostra al rientro dalla caccia sui cofani delle macchine con gli applausi della gente è finito. La nostra fortuna è quella che ogni famiglia ha o ha avuto un parente cacciatore o pescatore, però queste famiglie con il passare degli anni ci saranno sempre meno.