Beccaccia : "Passione o Dannazione'"
Come già altre volte trascrivo un mp inviato al mio amico Totò in migliori tempi e che ora trascrivo in questa sezione "Storie di Caccia" per lasciare una testimonianza personale riguardo all'interpretazione della caccia,fatta di contraddizioni in cui sentimenti opposti si mescolano e sostituiscono velocemente gli uni agli altri.
------------------------------------------------Beccaccia :"Passione o Dannazione?"--------------------------------------------
Il silenzio del bosco interrotto dal rumore dei passi sulle foglie secche,lo sguardo segue il movimento del setter che ha ancora la bocca impastata di piume. Ho avuto una fortuna sfacciata e tra quelle uccise è stata la terza a regalarmi la soddisfazione maggiore.Pepe aveva avvertito l’agognata emanazione e dopo una filata di 60/70 metri si era bloccato .Entro breve tempo la beccaccia non avrebbe resistito alla tensione e con il suo frullo avrebbe provocato l’irreparabile.Ogni cosa sarebbe sfuggita al suo controllo…la sortita dal tappeto di foglie come il vortice di una tromba d’aria…uno schianto di ali intenso e fragoroso da farmi esclamare:”cazzo questa si che è una Regina!”. Eccola !La vedo apparire sopra i quercioli come una grande foglia scura,leggera sfiora i rami e si confonde nell’ombra,ma non di quel tanto che le serve :è lì sopra la canna del fucile , riesco a scorgere il becco e la testa che si inclina a sinistra in cerca di un pertugio sicuro..quasi quasi non sparo,mi sembra di essere in procinto di compiere un atto osceno e invece sparo.La regina travolta dal piombo esplode in una nuvola di penne che ondeggiano nell’aria sospese dal vento…”Vergogna o esaltazione?”,non riesco a darmi una risposta.Cerco di nascondere i miei dubbi,ho la sensazione di voler fuggire dalla realtà..ho tanto imbarazzo,troppo :”la beccaccia è passione o dannazione?"
Sento una morsa che mi stringe lo stomaco e il disagio interiore aumentare.Guardando i vellutati occhi ancora aperti, ma ormai spenti di vita cerco l’immagine riflessa dei grandi boschi del Nord quasi a voler sollevarmi la coscienza,ma la verità è che ho interrotto un dialogo,rapido e muto,con l’occhio di una beccaccia che ignara aveva compiuto un lungo volo per essere puntuale ad un tragico incontro.
Questo sentimento mi tormenta,ma tuttavia io e Aldo abbiamo cacciato con la solita testarda ferocia,con il consueto impegno ignorando il freddo,la stanchezza,la fame ,i rovi e le spine e ora riprendiamo con la stessa abnegazione.
Procediamo stanchi con le ginocchia doloranti e la schiena rigida sotto il peso dei zaini insaccati nelle spalle.Il sole dipinge ormai lunghe ombre rosse quando il cane scompare per dirigersi in una buca lontana ma ormai a lui nota e mentre diventa invisibile nel sottobosco non ho più dubbi :”Lei c’è!”
Una piccola esitazione nell’aggirare un tronco ,una distrazione minima e sono punito...la beccaccia si solleva disegnando una macchia nera nel cielo rosso dipinto dal tramonto,le scarico addosso l’automatico ma la vedo disperdersi tra quello che rimane delle ormai spoglie fronde degli alberi.
Nessun tormento questo volta,nessuna rimorso e certamente alcuna gioia perché Lei è riuscita a salvarsi...mi ha fregato per non dire che mi ha in******ma solamente un forte dispiacere per aver vanificato il lavoro del cane e rabbia mista a delusione e frustrazione.
“Non ti bastano sette beccacce?”-esclama Aldo
“Sette..cosa?Ah queste….queste non contano un cazzo!Domani torneremo perché queste sette beccacce non sono niente e quella bastarda è tutto”-rispondo incazzato e con sguardo furente..
"La Beccaccia...dannazione o passione?"
ps. per i buon pensanti,rosiconi o chi per loro:il carniere di sette beccacce fu conseguito in 2 dal sottoscritto e da Aldo in terra bulgara,dove non c'è limite.Chi mi conosce sa inoltre che all'estero cacciando con il cane porto solamente 12 cartucce al dì e ogni tentazione è così vana (anche perché io sono un famoso "padellaro").