anche la Regione Lazio ha varato il suo calendario venatorio per la stagione 2013-2014 ma che ancora non è stato pubblicato sul BURL
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anche la Regione Lazio ha varato il suo calendario venatorio per la stagione 2013-2014 ma che ancora non è stato pubblicato sul BURL
ad una prima rapida occhiata spicca l'anticipo della caccia al cinghiale al 2 ottobre e chiusura al 30 dicembre
Io quello che ho notato subito è che si parla subito dei divieti,ad es. quelli relativi all'esercizio venatorio nel mese di Gennaio oppure la dichiarazione "immediata" del divieto alla Moretta ,ma anche il divieto delle munizioni con pallini di piombo nelle zone umide.Insomma neanche abbiamo iniziato e giù con tutti i divieti possibili:mad:Noto poi che nella lista riguardante il numero dei capi incarnierabili per specie non è menzionato il tordo...evidentemente trattasi di selvatico la cui importanza è trascurabile nel Lazio:confused:Per quanto concerne il cinghiale se passerà l'apertura del 2 ottobre mi viene da chiedere :"ma i cacciatori di penna pagano meno tasse venatorie?" Mi scuso con i cacciatori dell' irsuto maiale nero,ma chi mi conosce sa della mia avversione per tale selvatico.
Comunque non ci resta che attendere le inevitabili modifiche e per il momento IBAL a tutti:clapclap:
secondo il mio punto di vista questa e una bozza provvisoria
perché per legge il calendario venatorio deve venire approvato entro la fine del mese di giugno
e poi verranno fatte le dovute modifiche e varianti anche in base alle provincie ( speriamo):(
purtroppo questo è il calendario venatorio della regione lazio e ne manca soltanto la pubblicazione sul BURL, quindi è questo che abbiamo per la prossima stagione e bisogna sperare soltanto in qualche piccola variazione sui tempi per le singole specie che possono essere apportate dalle singole province
Rispetto a quello dello scorso anno, c'è stato un'ulteriore riduzione del carniere su alcune specie, o addirittura il divieto di alcune specie come la Morette, cacciabile l'anno scorso.
a questo punto spero che almeno, di concedino la preapertura e i 10 gg a febbraio includendo anche specie, come tordi e merli, oltre che i nocivi e i colombacci.
Ciao a tutti.
basterebbe una stagione che tutti i cacciatori in comune accordo non caccino animali nocivi vedi
volpi cornacchie gazza cinghiali
e poi vedere come faranno il calendario successivo
in merito al calendario so pèr certo che prima che venga publicato il decreto del Presidente della Regione Lazio
relativo alle giornate di preapertura della Stagione Venatoria se non verra modificato si ricorrera al tar perché
sia le Ass Venatorie che Agricole avevano mandato in regione la bozza simile al calendario di due anni fa unico
contrario era il wwf che si vede forse conta più di noi e degli agricoltori per cui tutti i documenti sono al vaglio
della regione Lazio
FIDC LAZIO: SUL CALENDARIO VENATORIO UN GIUDIZIO CRITICO
Difficile non rimanere sconcertati di fronte ai contenuti e alle modalità dell’iter amministrativo seguito dalla Regione Lazio nell’emanazione del Calendario Venatorio 2013-14. La Regione infatti ha licenziato un Calendario Venatorio diverso da quello della scorsa stagione, non accogliendo le indicazioni avanzate da ben nove associazioni fra venatorie e agricole. Inoltre, rispetto al Calendario della scorsa stagione, che grazie al supporto motivazionale predisposto dagli uffici regionali in collaborazione col Gruppo di Lavoro di FACE Italia, aveva superato indenne ben due ricorsi al TAR, ha predisposto alcune modifiche penalizzanti per i cacciatori.
Invece di vedere confermato, come tutti ci si aspettava, il CV 2012-2013, con grande sorpresa, si sono lette queste differenze:
· La chiusura alla quaglia è stata anticipata al 31 ottobre invece del 31 dicembre.
· La moretta è stata esclusa dalle specie cacciabili.
· Il carniere di allodole giornaliero è stato dimezzato, passando da 20 a 10 capi.
· Sono stati introdotti limiti di carniere mai richiesti dall’ISPRA per le specie beccaccino, frullino, canapiglia, mestolone, moriglione, marzaiola.
A questo punto sorgono spontanee alcune domande. Quali sono le motivazioni che hanno portato la Regione Lazio a modificare un Calendario che aveva superato ben due ricorsi al TAR? Quali sono le nuove acquisizioni scientifiche che hanno fatto propendere per scelte diverse da quelle assunte e motivate nella scorsa stagione?
Al momento ci sembra che le modifiche apportate siano solo concessioni alle richieste ambientaliste, senza alcun fondamento scientifico, e per di più nemmeno affrontate nel corso delle riunioni del Comitato Regionale Faunistico Venatorio. La gestione di questo organo infatti non è stata in linea con le finalità che gli sono assegnate per legge. Nel corso delle due riunioni indette dalla Regione Lazio non è stata fornita ai componenti una bozza di CV predisposta dalla Regione, così come non sono state sottoposte a votazione né le proposte presentate dalle associazioni venatorie né quelle delle associazioni ambientaliste. La Regione Lazio si è limitata semplicemente a raccogliere le proposte senza far uscire una collegiale proposta di CV approvata dal Comitato. Ciò significa che il Comitato non è stato messo in grado di esprimere il parere che deve necessariamente conseguire alle riunioni.
Per questo Federcaccia Lazio chiede al Presidente Zingaretti di modificare il CV 2013-14 riportando i 4 punti sopra elencati così come nel CV 2012-13 o, in alternativa, di riconvocare il Comitato Regionale Faunistico Venatorio per discutere le eventuali nuove proposte della Regione Lazio.
Federazione Italiana della Caccia Lazio
La notizia deve essere confermata con la pubblicazione sul BURL.
Roma, 27 ago. (Adnkronos) – La Regione Lazio ha decretato un giorno di preapertura alla caccia. Domenica 1 settembre 2013, sul territorio regionale, ad esclusione dei territori ricompresi nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS), sara’ consentito quindi l’esercizio venatorio da appostamento, fisso o temporaneo e senza l’ausilio del cane, dalle ore 5.40 alle ore 19.35 alle specie: cornacchia grigia (Corvus corone cornix), gazza (Pica pica), ghiandaia (Garrulus glandarius), merlo (Turdus merula) e tortora (Streptopelia turtur turtur).
“Il provvedimento, in armonia con le Regioni limitrofe -spiega la Regione Lazio- nell’ottica di una scelta equilibrata, e’ stato fatto in continuita’ con lo spirito che ha portato all’approvazione del Calendario venatorio e del regolamento per la stagione 2013/2014.
L’esercizio venatorio e’ consentito ai cacciatori con residenza anagrafica nella Regione Lazio limitatamente al territorio dell’Ambito Territoriale di Caccia (A.T.C.) dove il cacciatore e’ iscritto come residenza venatoria e/o come secondo A.T.C. e ai cacciatori con residenza anagrafica fuori dalla regione Lazio limitatamente al territorio dell’A.T.C. dove il cacciatore e’ iscritto come residenza venatoria”.
“Per ciascun cacciatore -conclude la Regione Lazio, nella nota- il limite di carniere giornaliero e’ stabilito nella misura di 20 capi complessivi delle specie autorizzate di cui non piu’ di 5 capi della specie tortora (Streptopelia turtur turtur) e 5 capi della specie merlo (Turdus merula)”.