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grande piacere
come c'era da aspettarsi, l'apertura è stata solo il pretesto per rinforcare gli scarponi, gilè e pantaloni mimetici berretto da pescatore prendere qulche cartuccia (poche perchè il piombo pesa e tanto non c'era da sparare niente) rimbracciare lo schioppo (è sempre una grande emozione) e per ultimo ma non meno importante rivedere qualche vecchio amico che a caccia chiusa si frequenta più raramente.... e poi mentre ti riposi all'ombra di un eucalipto, seduto su di un tronco...... squilla il telefono e leggi sul display.... fausto l'aquila..... che spettacolo e che piaere. ecco, come far capire alla gente comune che noi cacciatorii siamo così, ci alziamo presto, ci vestiamo con cose che poi ci faranno sudare e malediremo il fucile che pesa troppo o il fango che si attacca agli scarponi solo per stare a "cazzarare" con un vecchio amico o ricevere una telefonata da uno nuovo.
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Alberto, che mi hai clonato il telefonino con tanto di rubrica!!!! è già, ieri si è ricominciato, ogni volta l'emozione è la stessa, sentire i primi botti da lontano e pian piano avvicinarsi, avanti, indietro, a destra e a manca, segno che che quegli 8 italiani su 10 contrari alla caccia, forse sono nei sogni della Brambilla, perchè ieri tutto sembrava fuorché quello che dicono i tg e tutte le reti televisive, le campagne si erano ripopolate tutte, e dove si guardava si guardava erano presenti cacciatore con fucile a spalla e cani al seguito.
Ma chi c'è lo farà fare .....
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Leggere le vostre storie mi fa sempre piacere, perchè voi siete i cacciatori di cui parlo sempre, quegli uomini che amano la natura e la rispettano.:D
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Sono sempre stato un sostenitore del Cacciatore con la "C" maiuscola, quello che non dorme la notte pensando che la sveglia non suoni, che si prepara tutto il giorno prima, quello che gode dei paesaggi e degli odori della campagna e che ha, come ultimissimo pensiero il suo carniere....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Alberto il cacciatore
come c'era da aspettarsi, l'apertura è stata solo il pretesto per rinforcare gli scarponi, gilè e pantaloni mimetici berretto da pescatore prendere qulche cartuccia (poche perchè il piombo pesa e tanto non c'era da sparare niente) rimbracciare lo schioppo (è sempre una grande emozione) e per ultimo ma non meno importante rivedere qualche vecchio amico che a caccia chiusa si frequenta più raramente.... e poi mentre ti riposi all'ombra di un eucalipto, seduto su di un tronco...... squilla il telefono e leggi sul display.... fausto l'aquila..... che spettacolo e che piaere. ecco, come far capire alla gente comune che noi cacciatorii siamo così, ci alziamo presto, ci vestiamo con cose che poi ci faranno sudare e malediremo il fucile che pesa troppo o il fango che si attacca agli scarponi solo per stare a "cazzarare" con un vecchio amico o ricevere una telefonata da uno nuovo.
Caro Alberto che dirti se non che è stato un piacere farti quella telefonata.La caccia,per come la intepreto io, si vive sotto il segno dell'amicizia e credo di averlo comunicato più volte anche scrivendo dei racconti (vedi sezione Storie di Caccia) che sono permeati di tale valore.Sarà che dove io abito e vivo sono un perfetto SIG.NESSUNO,indipendentemente dall'abito elegante o meno che indosso,o dalla mia educazione e nessuno ti saluta e puoi camminare tra la gente senza che nessuno ti noti...se ti senti male e hai necessità di aiuto difficilmente qualcuno ti presterà soccorso...è la cazzo di vita di un cittadino qualunque.
Quando invece sei a caccia,se non sei stato un coglione,sarai sempre circondato da amici,anche da quelli che ormai purtroppo non possono più partecipare...il significato di ieri era di cacciare insieme anche se io ero a L'Aquila,tu a Pratica di Mare e Daniele a Latina,è bastata una telefonata per essere insieme.Purtroppo questo senso di amicizia non è sentito da tutti nella stessa misura .....personalmente non ambisco ad essere ciò che non sono,ma a rimanere quello che sono: "un ragazzo di 54 anni che ieri ha accompagnato il suo padre di 87 anni nell'ultima apertura di caccia della sua vita ;non aveva importanza alcuna il carniere (altrimenti mi sarei scelto una compagnia meno "limitante") ma solamente condividere quel sentimento "di eterna complicità"che da 45 anni ci accompagna".Purtroppo siamo rimasti rimasti in pochi a coltivare certi valori e basta guardarsi attorno per coglierne (si fà per dire) i risultati..
Con affetto,
fausto l'aquila
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Originariamente Scritto da
fausto l'aquila
Caro Alberto che dirti se non che è stato un piacere farti quella telefonata.La caccia,per come la intepreto io, si vive sotto il segno dell'amicizia e credo di averlo comunicato più volte anche scrivendo dei racconti (vedi sezione Storie di Caccia) che sono permeati di tale valore.Sarà che dove io abito e vivo sono un perfetto SIG.NESSUNO,indipendentemente dall'abito elegante o meno che indosso,o dalla mia educazione e nessuno ti saluta e puoi camminare tra la gente senza che nessuno ti noti...se ti senti male e hai necessità di aiuto difficilmente qualcuno ti presterà soccorso...è la cazzo di vita di un cittadino qualunque.
Quando invece sei a caccia,se non sei stato un coglione,sarai sempre circondato da amici,anche da quelli che ormai purtroppo non possono più partecipare...il significato di ieri era di cacciare insieme anche se io ero a L'Aquila,tu a Pratica di Mare e Daniele a Latina,è bastata una telefonata per essere insieme.Purtroppo questo senso di amicizia non è sentito da tutti nella stessa misura .....personalmente non ambisco ad essere ciò che non sono,ma a rimanere quello che sono: "un ragazzo di 54 anni che ieri ha accompagnato il suo padre di 87 anni nell'ultima apertura di caccia della sua vita ;non aveva importanza alcuna il carniere (altrimenti mi sarei scelto una compagnia meno "limitante") ma solamente condividere quel sentimento "di eterna complicità"che da 45 anni ci accompagna".Purtroppo siamo rimasti rimasti in pochi a coltivare certi valori e basta guardarsi attorno per coglierne (si fà per dire) i risultati..
Con affetto,
fausto l'aquila
Carissimo Fausto, sarò anche ripetitivo ma non posso fare a meno di dirti che rimango sempre rapito dai tuoi scritti, lunghi o dcorti che siano. Si rimane davvero coinvolti a tale punto da proiettarsi dentro le parole e rivivere quegli istanti mai vissuti nella realtà Sono felice di annoverarti tra i miei amici, anche se solo virtuali, tra quegli amici speciali che credono in quei valori che molti hanno perduto ma che ancora vivono dentro di noi.
Con vera stima
Ludwig
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Originariamente Scritto da
fausto l'aquila
Caro Alberto che dirti se non che è stato un piacere farti quella telefonata.La caccia,per come la intepreto io, si vive sotto il segno dell'amicizia e credo di averlo comunicato più volte anche scrivendo dei racconti (vedi sezione Storie di Caccia) che sono permeati di tale valore.Sarà che dove io abito e vivo sono un perfetto SIG.NESSUNO,indipendentemente dall'abito elegante o meno che indosso,o dalla mia educazione e nessuno ti saluta e puoi camminare tra la gente senza che nessuno ti noti...se ti senti male e hai necessità di aiuto difficilmente qualcuno ti presterà soccorso...è la cazzo di vita di un cittadino qualunque.
Quando invece sei a caccia,se non sei stato un coglione,sarai sempre circondato da amici,anche da quelli che ormai purtroppo non possono più partecipare...il significato di ieri era di cacciare insieme anche se io ero a L'Aquila,tu a Pratica di Mare e Daniele a Latina,è bastata una telefonata per essere insieme.Purtroppo questo senso di amicizia non è sentito da tutti nella stessa misura .....personalmente non ambisco ad essere ciò che non sono,ma a rimanere quello che sono: "un ragazzo di 54 anni che ieri ha accompagnato il suo padre di 87 anni nell'ultima apertura di caccia della sua vita ;non aveva importanza alcuna il carniere (altrimenti mi sarei scelto una compagnia meno "limitante") ma solamente condividere quel sentimento "di eterna complicità"che da 45 anni ci accompagna".Purtroppo siamo rimasti rimasti in pochi a coltivare certi valori e basta guardarsi attorno per coglierne (si fà per dire) i risultati..
Con affetto,
fausto l'aquila
Carissimo Fausto leggere cio' che scrivi e' sempre un piacere e tu forse nn ti rendi neanche conto di cio' che scateni nella gente...
e' bellissimo leggere che dopo 45 anni esci ancora con tuo padre,prima lui accompagnava te,ora sei tu che accompagni lui...bellissimo.
la caccia era l'unico legame che avevo con mio padre,ora con la fine della caccia e le idee diverse anche quel legame si e' assottigliato...
anche se nn ho rinnovato il PDA se mi inviti la compagnia te la do volentieri sa'... :p
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Citazione:
Originariamente Scritto da
ludwig
Carissimo Fausto, sarò anche ripetitivo ma non posso fare a meno di dirti che rimango sempre rapito dai tuoi scritti, lunghi o dcorti che siano. Si rimane davvero coinvolti a tale punto da proiettarsi dentro le parole e rivivere quegli istanti mai vissuti nella realtà Sono felice di annoverarti tra i miei amici, anche se solo virtuali, tra quegli amici speciali che credono in quei valori che molti hanno perduto ma che ancora vivono dentro di noi.
Con vera stima
Ludwig
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Originariamente Scritto da
onesimo
Carissimo Fausto leggere cio' che scrivi e' sempre un piacere e tu forse nn ti rendi neanche conto di cio' che scateni nella gente...
e' bellissimo leggere che dopo 45 anni esci ancora con tuo padre,prima lui accompagnava te,ora sei tu che accompagni lui...bellissimo.
la caccia era l'unico legame che avevo con mio padre,ora con la fine della caccia e le idee diverse anche quel legame si e' assottigliato...
anche se nn ho rinnovato il PDA se mi inviti la compagnia te la do volentieri sa'... :p
Miei cari amici nel forum scrivo si con passione per la caccia ,ma dando importanza agli unici sentimenti che contano anche nella vita quotidiana...l'educazione,il rispetto,la riconoscenza verso il prossimo.Ora non sempre è possibile condividere con chicchesia tali principi ma nella lista degli amici del forum VOI ci siete e quindi non mi sorprendo che condividiate molto di quello che scrivo.Gli amici sono "merce" preziosa e per fortuna ho la giusta capacità di individuarli,altri non lo diventeranno mai....
Onesimo,per quanto mi riguarda lietissimo di uscire a caccia anche con i tuoi cani:bene anche perchè così avremo più speranze di reperire qualche degno selvatico perchè la mia Emy patisce le sempre più rare uscite (e non basta la sola volontà) e quelli di Daniele sono afflitti dalla cronaca mancanza di incontri nelle contrade Latine.
Per ciò che concerne il legame tra te e tuo padre ti comprendo benissimo,perchè se non fosse stato pe la caccia anch'io avrei avuto un legame molto più debole con il mio...
ciao e a presto.
ps.Lud,quando tornerò a trovare Totò sarò ben felice di poterti abbracciarecrosss
ciao
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Originariamente Scritto da
fausto l'aquila
Caro Alberto che dirti se non che è stato un piacere farti quella telefonata.La caccia,per come la intepreto io, si vive sotto il segno dell'amicizia e credo di averlo comunicato più volte anche scrivendo dei racconti (vedi sezione Storie di Caccia) che sono permeati di tale valore.Sarà che dove io abito e vivo sono un perfetto SIG.NESSUNO,indipendentemente dall'abito elegante o meno che indosso,o dalla mia educazione e nessuno ti saluta e puoi camminare tra la gente senza che nessuno ti noti...se ti senti male e hai necessità di aiuto difficilmente qualcuno ti presterà soccorso...è la cazzo di vita di un cittadino qualunque.
Quando invece sei a caccia,se non sei stato un coglione,sarai sempre circondato da amici,anche da quelli che ormai purtroppo non possono più partecipare...il significato di ieri era di cacciare insieme anche se io ero a L'Aquila,tu a Pratica di Mare e Daniele a Latina,è bastata una telefonata per essere insieme.Purtroppo questo senso di amicizia non è sentito da tutti nella stessa misura .....personalmente non ambisco ad essere ciò che non sono,ma a rimanere quello che sono: "un ragazzo di 54 anni che ieri ha accompagnato il suo padre di 87 anni nell'ultima apertura di caccia della sua vita ;non aveva importanza alcuna il carniere (altrimenti mi sarei scelto una compagnia meno "limitante") ma solamente condividere quel sentimento "di eterna complicità"che da 45 anni ci accompagna".Purtroppo siamo rimasti rimasti in pochi a coltivare certi valori e basta guardarsi attorno per coglierne (si fà per dire) i risultati..
Con affetto,
fausto l'aquila
posso capire quello che dici quest' anno per vari problemi mio padre non è potuto venire all'apertura,dentro di me mancava qualcosa che mi lega da 30 anni ad oggi,per fortuna che al mio fianco c'era mio compare,il compagno di caccia e di vita che tutti vorebbero al proprio fianco