Il momento più brutto della caccia
E' da un pò che penso di sottoporre a tutti gli amici del forum questo argomento ed oggi ho deciso di sottoporvelo anche in seguito all'ennesimo episodio che mi è accaduto.
Secondo me, uno dei momenti più brutti di una giornata di caccia è quando devi finire con le tue mani la preda abbattuta ma ancora in vita. L'ultimo episodio mi è successo domenica scorsa quando ho recuperato un beccacciono abbattuto con una fucilata che gli aveva spezzato un ala. Onestamente quando sparo , mi auguro sempre di trovare il selvatico gia morto perchè la fase successiva non mi piace affatto.
E per voi quale è il momento più brutto di una battuta di caccia?
Re: Il momento più brutto della caccia
Non è proprio così, o almeno non lo è così per tutti, lo scopo della caccia è si l'abbattimento o la cattura che dir si voglia, ma la stessa dovrebbe essere senza inutili sofferenze per cacciagione, se si riuscisse ad avere ogni abbattimento la morte immediata si evitano moltissime sofferenze, il che da una parte può far ridere qualcuno, ma se ci si pensa bene, siamo esseri umani, la differenza con gli animali non sta solo nel fatto di comunicare tra di noi o nel fatto di poter creare oggetti a noi comodi, ma sopratutto il provare emozioni o sentimenti, quanti di noi posseggono animali, che siano pesci rossi, canarini, un cane un gatto o una gallina? Sono animali anche loro, a cui siamo affezionati verso cui proviamo sentimenti, mettere fine alla vita di un essere vivente non è una cosa su cui giocarci, altrimenti diamo ragione alle persone anticaccia, deve essere una cosa rispettosa della dignità di ciascun individuo, e il far patire sofferenze inutili ad un animale non è segno di rispetto.
Re: Il momento più brutto della caccia
Citazione:
Originariamente Scritto da
deepakumara
Scusate ma io faccio fatica, nonostante mi sforzi molto, a seguire questo ragionamento. Allora, di che cosa stiamo parlando: di un cane che scova la preda, consente al cacciatore la preparazione allo sparo e per ultimo il recupero del selvatico da parte del cane. Ti preoccupi se muore subito? Se soffre? Se non lo uccidi subito e devi finirlo poi?
Cosa c'entra la gallina, il gatto e compagnia bella. La caccia, a parte la filosofia, e' finalizzata a scovare la preda e ad abbatterla, punto!
Se poi vogliamo filosofeggiare sulla natura umana e le sue debolezze, andiamo tutti al tiro a volo, con la speranza che anche in quel caso non sorga il dubbio se anche minerali hanno un'anima.
scusami ma non concordo,io vado a caccia per il contesto non per portare la ciccia a casa!per quanto io sia abbastanza bestia che non mi faccio problemi a tirare il collo ad un pollo o a sgozzare un'agnello quando uccido un'animale preferisco che questo muoia nel più breve tempo possibile senza troppe sofferenze!il rispetto per la preda dovrebbe essere la prima cosa
Re: Il momento più brutto della caccia
Citazione:
Originariamente Scritto da
ludwig
E' da un pò che penso di sottoporre a tutti gli amici del forum questo argomento ed oggi ho deciso di sottoporvelo anche in seguito all'ennesimo episodio che mi è accaduto.
Secondo me, uno dei momenti più brutti di una giornata di caccia è quando devi finire con le tue mani la preda abbattuta ma ancora in vita. L'ultimo episodio mi è successo domenica scorsa quando ho recuperato un beccacciono abbattuto con una fucilata che gli aveva spezzato un ala. Onestamente quando sparo , mi auguro sempre di trovare il selvatico gia morto perchè la fase successiva non mi piace affatto.
E per voi quale è il momento più brutto di una battuta di caccia?
Ludwing ti capisco perchè vivo le tue stesse sensazioni, anche per me porre fine a un animale ferito con le tue mani non è un bel momento, e per evitare il piu possibile che questo succeda uso strozzature strette (solitamente 2**) e sempre cartucce con il contenitore, ma quando capita cerco di farlo il piu velocemente possibile.
ciao
Re: Il momento più brutto della caccia
Citazione:
Originariamente Scritto da
deepakumara
Scusate ma io faccio fatica, nonostante mi sforzi molto, a seguire questo ragionamento. Allora, di che cosa stiamo parlando: di un cane che scova la preda, consente al cacciatore la preparazione allo sparo e per ultimo il recupero del selvatico da parte del cane. Ti preoccupi se muore subito? Se soffre? Se non lo uccidi subito e devi finirlo poi?
Cosa c'entra la gallina, il gatto e compagnia bella. La caccia, a parte la filosofia, e' finalizzata a scovare la preda e ad abbatterla, punto!
Se poi vogliamo filosofeggiare sulla natura umana e le sue debolezze, andiamo tutti al tiro a volo, con la speranza che anche in quel caso non sorga il dubbio se anche minerali hanno un'anima.
Il gatto la gallina e compagnia bella c'entrano per il semplice fatto che anch'essi sono animali, anch'essi hanno le nostre attenzioni, anch'essi dipendono da noi, era per spiegarti che l'atteggiamento del cacciatore non è uguale verso tutte le specie animali, ma dipende dal contesto in cui ci si trova, si è a caccia, si caccia, non si è a caccia, si tutela.....
Re: Il momento più brutto della caccia
Citazione:
Originariamente Scritto da
ludwig
E' da un pò che penso di sottoporre a tutti gli amici del forum questo argomento ed oggi ho deciso di sottoporvelo anche in seguito all'ennesimo episodio che mi è accaduto.
Secondo me, uno dei momenti più brutti di una giornata di caccia è quando devi finire con le tue mani la preda abbattuta ma ancora in vita. L'ultimo episodio mi è successo domenica scorsa quando ho recuperato un beccacciono abbattuto con una fucilata che gli aveva spezzato un ala. Onestamente quando sparo , mi auguro sempre di trovare il selvatico gia morto perchè la fase successiva non mi piace affatto.
E per voi quale è il momento più brutto di una battuta di caccia?
Ringrazio l'amico Ludwig per l'interessante osservazione che ci darà occasione di valutere come ciascuno di noi vive L'EMOZIONE legata alla caccia.Particolare non trascurabile è che ci permetterà di selezionare anche eventuali contatti personali....
Il momento più brutto legato alla mia esperienza di cacciatore è rappresentato dalle lacrime di Aldo (alias Cane Randagio per chi no lo conoscesse)quando il suo cane ,un pointer di nome Silver,morì in seguito ad un boccone avvelenato....pensare che solo 10 minuti prima ci aveva permesso di realizzare una coppiola su beccacce.
Aldo trasportò sulle spalle lo sventurato compagno di anni di emozioni,felici o non,ma sempre emozioni;a me toccò l'ingrato compito di trasportare il cane al veterinario perchè poi fosse incenerito..
Oggi mi crea rabbia e sdegno l'uso dei richiami elettronici:"ma altrimenti non si ammazza un ca**o",così si giustificano i loro utilizzatori il che ci fa intendere quale sia la direzione della odierna concezione della caccia...
A distanza di tanti anni dalla prima licenza di caccia non mi fa alcun effetto sbagliare un selvatico e non provo motivo di esaltazione nel conseguirlo. Quello che mi preme è essere ANCORA là ,possibilmente in compagnia di un amico,alla ricerca di un mondo che piano-piano,ma inesorabilmente stà svanendo..
Re: Il momento più brutto della caccia
Sono cose che succedono......secondo me uno dei momenti più brutti è quando vedi che "qualcuno" si mette a giocare con la preda ferita e non la finisce.....il "finire" la preda fa parte dell'etica del cacciatore....non si devono infliggere inutili sofferenze all'animale. Però il momento più brutto per quanto mi riguarda è quando la preda non può essere recuperata benchè ferita....non so se vi sarà capitato mai di tirare ad un cinghiale, ferirlo e non poterlo recuperare....:mad::mad:
Re: Il momento più brutto della caccia
Citazione:
Originariamente Scritto da
bova giuseppe
Sono cose che succedono......secondo me uno dei momenti più brutti è quando vedi che "qualcuno" si mette a giocare con la preda ferita e non la finisce.....il "finire" la preda fa parte dell'etica del cacciatore....non si devono infliggere inutili sofferenze all'animale. Però il momento più brutto per quanto mi riguarda è quando la preda non può essere recuperata benchè ferita....non so se vi sarà capitato mai di tirare ad un cinghiale, ferirlo e non poterlo recuperare....:mad::mad:
Allora qui il discorso è MOLTO diverso. Convengo totalmente!
Non è possibile sostenere che all'abbattimento del selvatico, si abbia poi rimorso nel far cessare le ulteruiori sofferenze causate dal ferimento.
Caro D_Mirchi, l'atteggimaneto del cacciatore lo conosco molto bene, essendo io cacciatore da quando ho memoria e prima di me, mio padre, mio nonno e così via.
A caccia conta la lealtà.Punto! Il resto sono solo cobnsiderazione che prestano il fianco a chi non conosce realmente la caccia e specula proprio sui queste considerazioni. A buon intenditor........