se un giovane dovesse iniziare ad entrare nel mondo della cinofilia che consigli gli dareste?con che cane potrebbe iniziare (razza,linea di sangue)?in che nota?
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se un giovane dovesse iniziare ad entrare nel mondo della cinofilia che consigli gli dareste?con che cane potrebbe iniziare (razza,linea di sangue)?in che nota?
Il primo consiglio che darei io sarebbe di scegliere una razza che gli piaccia sia esteticamente sia in termini di lavoro, poi di quella razza deve scegliere un cucciolo che gli piaccia ancor di più, non mi sentirei di dare suggerimenti in merito alla razza, visto che comunque hanno pro e contro tutte le razze, come anche ci sono campioni e brocchi in tutte le razze. Incominciare a frequentare, anche solo da spettatore, il mondo agonistico può aiutare a chiarire le idee sui stili di lavoro e quale sia la razza che più lo appassiona.
Una nota che potrebbe affascinare molto è la caccia su selvaggina naturale, in quanto queste prove si svolgono in varie regioni sul territorio nazionale e quindi sono accessibili quasi a tutti, rispetto a caccia a starne e grande cerca che si svolgono all'estero, dove si sà che la maggior parte dei cinofili-cacciatori italiani non possono seguirle. Altro motivo è l'azione del cane che viene svolta su terreni notevolmente simili a dove si va a caccia; una delle differenza con la caccia che si pratica(io ancora licenza non la possiedo in quanto non ho gli anni giusti per prenderla, ma a caccia mi ci ha portato qualche cacciatore e sono andato a vedere, a parte GC o caccia a starne, prove come caccia su selvaggina naturale, classiche a quaglie e attitudinali) sono i minuti, a caccia il cane svolgendo la sua azione che deve durare per ore, si risparmia l'energie e quindi è durevole più a lungo, mentre nelle prove il tempo va dai 10-15 minuti, quindi il cane deve svolgere il suo lavoro con un certo ritmo e che sia costante nella propria andatura, dato che il tempo concesso è stringato.
Altri tipi di prova sono le classiche a quaglie(dove la maggior parte dei conduttori sono professionisti) e le attitudinali a quaglie(dove la maggior parte dei conduttori sono dilettanti . Sempre accessibili ai cinofili-cacciatori italiani, la differenza con le prove su selvaggina naturale è il terreno dove è quasi sempre pianeggiante, piatto, dove il cane deve essere messo sul percorso in maniera consona alla nota(lacet pressoché perfetti e regolari), solo sento dire che in questi tipi di prova il cane quando partecipa non ha più "fantasia", perchè anche loro capiscono, su un terreno pianeggiante dove la maggior parte delle volte l'erba è bassissima, che il selvatico è difficile che ci si trovi.
Poi ci sono prove specialistiche, come prove a beccacce e beccaccini, molto attraenti.
Senza tralasciare le "garette" estive degli ATC, dove con gli amici del tuo paese e nelle vicinanze puoi confrontarti e stare insieme qualche mattina. Il livello di queste gare è scarso.
La razza da scegliere può essere qualunque, la scelta deve essere fatta, in base alle proprie preferenze estetiche e di lavoro come detto da D_Mirchi. E sempre D_Mirichi ha detto una cosa molto importante, di cominciare a frequentare il mondo agonistico perlomeno da spettatore, io avevo molti dubbi da sciogliere sulle prove di lavoro, ma da quando quest'estate ho assistito a prove, come classiche a quaglie e su selvaggina naturale, le incertezze si sono sciolte e sono fiero di averne preso conoscenze.
In bocca al lupo per il tuo proseguio cinofilo-venatorio.
Luca Sannipoli