Pillole Bulgare....

E' il pomeriggio dell'ultimo giorno di caccia in Bulgaria,il tempo è vistosamente cambiato la temperatura è scesa al di sotto dello zero,ed un fastidioso vento proveniente dalla
Russia, spazza i pianeggianti boschi di noccioli rendendoli inospitali alle regine che si sono rifugiate in luoghi più riparati.La mattinata è trascorsa nella ricerca del posto giusto dove poter concludere il test Bulgaro,abbiamo girato in boschi più fitti ma sempre battuti dal vento con il risultato di 2 soli incontri con un unico abbattimento sulla giovane Cleo che ha imbalsamato una regina in una boschina di Robinie che per andarla a servire si è corso in rischio di rimetterci diversi brandelli di pelle,fortunatamente Elio l’ha stoppata di prima canna. Il buon Kulio(il Forestale)si è prodigato oltre modo per farci divertire e questo gli rende merito,ma manca della giusta esperienza con le Regine, anzi direi della “cattiveria”, nel saper leggere il clima e di conseguenza ne soffre la strategia, allora si entra direttamente in gioco e chiediamo di portarci in depressioni di terreno, che riparino dal vento,possibilmente a est sud-est,dove poter cercare di recuperare la giornata, pare proprio ci abbia capito perchè dopo qualche kilometro raggiungiamo il fianco di una collina boschiva con un fronte di circa 500mt per 200mt. di altezza, non sò perchè ma il posto,pur non essendo grande mi ispira...la vegetazione è assai simile alle nostre cacciate della maremma e forse questo mi fà sentire di giocarmela in casa.Scendo la serie A, lasciando la panchina a riposo, Bianca e Brenda che ieri e questa mattina hanno riposato sono pronte al gran finale, Elio con l’ormai “fatta” Cleo che in questi giorni mi ha fatto tirare a becche servite calde e su un piatto d’argento, anzi qualcuna in verità l’ho pure padellata...ehhhh a una certa....mentre il buon Marcoambrogio decide che di chiuderla lì, si sente soddisfatto, poi i cani sono stanchi e non vuole spremerli oltre modo, quello che doveva vedere l’ha visto ed è contento così, rimarrà alla macchina a vedere cosa combiniamo anche se poi.....,ok si parte, saliamo meno di 50 mt. e Bianca aggancia la prima dentro un fitto di robinie, sono curvo e cerco di raggiungerla, ma la Becca è di quelle che gli piace “passeggiare”, alla faccia dei Fagiani, e fatico nell’intrico di spine a tenere il contatto con Bianca, le giovani non ci sono, sono partite alla grande aprendo come dannate lasciando in terra questa Regina, che però non ha ingannato la “vecchia”che è decisa a non farsi gabbare, chiamo Elio in aiuto per radio,per fortuna è già qui, seguo la cagna che non molla, venti ,trenta, quaranta metri sempre pancia a terra in un gioco di tira e molla, sembra che ci sia un elastico che unisce le due Regine in questo gioco mortale,vedo più sù un chiaro e cerco di aggirare per uscire prima che la becca ci arrivi,sono certo che lì frullerà.... esco e sono pronto con Elio a chiudere la partita, la cagna viene verso di noi poi improvvisamente piega a sinistra e segue, rimanendo nel fitto, l’andamento del chiaro per altri trenta metri quindi esce lungo un filare di cerri in salita,adesso è praticamente al pulito,il terreno è un tappeto di foglie con qualche fustella di grognale spoglio, la scena è da quadro, dico ad Elio di anticipare la cagna che forse la becca è lunga e ci frega lui vola avanti la cagna a chiudere la fuga e sortisce il giusto effetto, la Regina è in scacco, la Bianca è bloccata in terra, tenta l’ultima carta frullando bassa verso la destra ma la vedo bene e riesco a rubargli la vita....
Cordialmente Fabrizio...il Pizzo Lungo.

racconto letto tutto d'un fiato...che bel tango con la regina che hai avuto in bulgaria..

Bel racconto.

Grazie ragazzi troppo buoni....
Il Pizzo.